Belle Dormant - Bella Addormentata |
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Un film di Adolfo Arrieta.
Con Niels Schneider, Agathe Bonitzer, Mathieu Amalric, Tatiana Verstraeten.
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Titolo originale Belle Dormant.
Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 82 min.
- Francia, Spagna 2016.
- Zomia
uscita giovedì 14 dicembre 2017.
MYMONETRO
Belle Dormant - Bella Addormentata
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La bella addormentata flirta con la modernità
di Roberto Nepoti La Repubblica
Nuovo film del regista "cult" Ado(lfo) Arrietta dopo sette anni di silenzio, Belle dormant rappresenta I'eccezione alla regola in un'offerta natalizia abbondante quanto povera di novità. Proprio per questo gli tocca un'uscita limitata; in qualche caso bisognerà avere la pazienza di cercarselo, ma si verrà premiati. Il film è un adattamento della seminale fiaba di Perrault e dei Grimm, con in più tutto l'immaginario sedimentato attraverso altre cento rielaborazioni. Egon, viziato principe ereditario di Letonia, passa le notti a suonare la batteria e non pensa che a una cosa: entrare nel regno di Kentz, dove si narra che, all'interno di una foresta impenetrabile, dorma da cent'anni una bella principessa oggetto del sortilegio di una cattiva fata. È convinto che solo il suo bacio potrà risvegliarla. Con l'aiuto di una fata buona, Maggie Jerkins, archeologa dell'Unesco, ci riesce. E, come arriva, comincia a fare foto con lo smartphone. A prima vista l'idea può non sembrare nuova: quante storie archetipiche sono state "attualizzate" variandone l'epoca e le relative tecnologie? Però il settantacinquenne regista spagnolo, attivo in Francia dove riparò ai tempi del franchismo e influenzato dal surrealismo di Bunuel e Cocteau, fa una cosa molto più intelligente. Collocando il sonno centenario della principessa Rosemunde tra il 1900, anno dell'Expo internazionale di Parigi, e il 2000 mette a confronto due mondi mostrandoci gli effetti di una mutazione epocale che sembra distanziarli di anni-luce. Quindi smartphone, elicotteri e computer, lungi dall'essere semplici oggetti scenici, rappresentano in concreto l'invasione delle fiabe da parte della modernità. Ma è in grado di resistere, l'universo fiabesco, a questa intrusione violenta? Sì, sembra proprio che l'anziano signore creda ancora alle fiabe. Il fascino del suo film bello ed eccentrico risiede, soprattutto, nella volontà di flirtare col classicismo della fiaba arcinota (che anche un bambino potrebbe apprezzare) insinuando nei dettagli il "diavolo" di una rilettura inedita e assolutamente personale. Per il resto, mette in scena il regno della Bella Addormentata come un antico quadro fiammingo, immutato per colori e luminosità; e così, nella nostra epoca incredula, ci dimostra che i miti atemporali sono duri ad arrendersi. I segni della modernità hanno un bel dilagare ovunque: la fiaba ha il dono magico di poter attraversare tutti i tempi senza farsene stravolgere, mantenendo inalterate le sue funzioni narrative, i suoi buoni e i suoi cattivi, il suo valore pedagogico.
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