danyer1204
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mercoledì 3 giugno 2015
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partenza intrigante, svolgimento penoso...
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Un inizio coinvolgente e altrettanto curioso, la resurrezione dei morti mediante brillanti metodi biotecnologici, un fattore decisamente motivante nel film che ne caratterizza le scene iniziali.
Purtroppo l'interesse verso il film cala sempre di più andando avanti con morti inutili e banali, uno dopo l'altro, che lascia l'amaro in bocca già a metà film, quando sei ormai consapevole di come il film si terminerà.
Poteva decisamente svilupparsi meglio, con più ragionamenti, tentativi, sentimenti e rimpianti.
Invece il film vi spetterà le classiche morti a birillo.
Peccato.
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filippotognoli
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domenica 31 maggio 2015
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perche' girarlo cosi'?
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"Lazarus effect" e' un classico film di genere horror dove anche gli amanti piu' sfrenati non possono che rimanere profondamente delusi dal prodotto finale.La storia non spicca certo per originalita'.Il tema trattato ricorda molto da vicino quello di "Linea mortale" ( ottimo,anche se quello era un thriller), mischiato a classici horror quali "Cujo" e su tutti "Pet Semetary", entrambi tratti da ottimi romanzi di King (ma modestissimi film).Nella prima parte pero', parte benino, gli attori sono credibili e la produzione e' all'altezza.Pur se in maniera gia' vista e banale, ha un buon ritmo e si lascia vedere.Fino a quando la "solo" bella Olivia Wilde, incidentalmente muore.
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"Lazarus effect" e' un classico film di genere horror dove anche gli amanti piu' sfrenati non possono che rimanere profondamente delusi dal prodotto finale.La storia non spicca certo per originalita'.Il tema trattato ricorda molto da vicino quello di "Linea mortale" ( ottimo,anche se quello era un thriller), mischiato a classici horror quali "Cujo" e su tutti "Pet Semetary", entrambi tratti da ottimi romanzi di King (ma modestissimi film).Nella prima parte pero', parte benino, gli attori sono credibili e la produzione e' all'altezza.Pur se in maniera gia' vista e banale, ha un buon ritmo e si lascia vedere.Fino a quando la "solo" bella Olivia Wilde, incidentalmente muore.La svolta tanto attesa, anziche' migliorare e sviluppare la pur esile trama, fa' letteralmente crollare il film in un pessimo horror quasi da B movie.Non ci resta che subire una serie di uccisioni inutili e noiose, senza che venga sviluppata in maniera sufficiente la storia degli incubi ricorrenti della protagonista.Il fatto che sia stata vittima/carnefice di un terribile incendio in cui sono morti i genitori, il senso di colpa e la incapacita' di superare il trauma sono solo accennati, in maniera davvero frettolosa e scadente.Il finale, del tutto gratuito, (per quale motivo dovrebbe voler resuscitare i suoi compagni, dopo averli lei stessa uccisi ???), lascia intendere un possibile sequel.Spero che i bassi incassi facciano tramontare tale ipotesi....
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gianleo67
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venerdì 3 luglio 2015
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la signora frankenstein ha bisogno di un compagno
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Un gruppo di ricercatori medici testa con successo su di un cane un siero neurologico in grado di riattivare le connessioni sinaptiche, resuscitandolo così dalla morte. Quando una componente del team rimane uccisa in un incidente di lavoro, il compagno e collega decide di rianimarla utilizzando proprio quel siero. L'essere che torna indietro però sembra essere molto diverso dalla persona che conoscevano.
Se l'immaginario ed i pretesti etici di un thriller-horror che gioca a rinverdire i fasti della tradizione gotica mitteleuropea messa a confronto con il tabù della morte e della resurrezione (dalla leggenda del 'Wurdelak' di Tolstoj al dramma neo-scientista del 'Frankestein' di Mary Shelley, per tacere del 'Nosferatu' di Bram Stoker e della lunga tradizione vampiresca) non è sicuramente un soggetto cinematografico che manca di adattamenti più o meno memorabili (dal 'Dovevi essere morta' - 1986 di Wes Craven al 'Pet Cemetery' - 1989 di Mary Lambert tratto da S.
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Un gruppo di ricercatori medici testa con successo su di un cane un siero neurologico in grado di riattivare le connessioni sinaptiche, resuscitandolo così dalla morte. Quando una componente del team rimane uccisa in un incidente di lavoro, il compagno e collega decide di rianimarla utilizzando proprio quel siero. L'essere che torna indietro però sembra essere molto diverso dalla persona che conoscevano.
Se l'immaginario ed i pretesti etici di un thriller-horror che gioca a rinverdire i fasti della tradizione gotica mitteleuropea messa a confronto con il tabù della morte e della resurrezione (dalla leggenda del 'Wurdelak' di Tolstoj al dramma neo-scientista del 'Frankestein' di Mary Shelley, per tacere del 'Nosferatu' di Bram Stoker e della lunga tradizione vampiresca) non è sicuramente un soggetto cinematografico che manca di adattamenti più o meno memorabili (dal 'Dovevi essere morta' - 1986 di Wes Craven al 'Pet Cemetery' - 1989 di Mary Lambert tratto da S.King), questo ennesimo epigono in salsa sci-fi finisce per non aggiungere nulla al già nutrito repertorio di una deriva demiurgica sul potere della scienza e della tecnologia, e nello stempo tempo pare non sottragli nulla cercando una sua derivativa originalità nei complicati risvolti di una metamorfosi che ammicca apertamente alle ossessioni telecinetiche alla David Cronenberg ('Scanners' - 1981) od all'estro action-fantasy dell'ultimo Besson ('Lucy' - 2014). Fondato su di un impianto narrativo abbastanza scontato e sui trasalimenti orrifici di sussulti decisamente telefonati, la creazione della tensione è demandata al cortocircuito tra realtà e allucinazione che ribalta l'assunto dell'omologo film di Joel Schumacher ('Linea mortale' - 1990), passando dalle esperienze pre-mortem a quelle post-mortem e solleticando tanto l'assunto drammaturgico di una sottotrama amorosa (per una volta che avevamo avuto una scusa per farla fuori prima del matrimonio!) quanto l'emergere di paure ancestrali più legate all'inconscio ed ad un mai sopito senso di colpa che alle suggestioni inferiche dell'horror italiano degli anni 70-80 (vedere per credere 'Dèmoni' - 1985 di Lamberto Bava e soprattutto 'Inferno' - 1980 di Dario Argento con tanto di citazione che sostituisce con l''Aria della regina della notte ' dal Flauto Magico di Mozart la famosa scena del 'Va pensiero' dal Nabucco di Verdi in una memorabile sequenza presto diventata un vero e proprio cult). Forse questo non basta per risollevare la mediocrità di un plot che si esaurisce nella resa dei conti di un massacro annunciato (il potere è sempre malvagio sembra dire il film), ma la misura del metraggio (solo 83') e l'accortezza di non scadere nelle trappole del non-sense fantasmatico lo rendono un prodotto accettabile oltre ogni più pessimistica aspettativa. Finale a sorpresa: perchè anche la moglie di Frankenstein ha bisogno di un compagno! Distribuito in Italia da Notorious Pictures a partire dal 21 maggio 2015.
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mrfranktodd
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lunedì 30 maggio 2016
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il virus del qualunquismo ha colpito ancora.
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The Lazarus Effect. Una mia amica mi aveva parlato di questo film descrivendolo come "una figata paurosa". Ecco, diciamo che... no. Ma andiamo con ordine.
Il film racconta delle gesta di un team di scienziati intenti a creare un siero che prolunga le funzioni vitali affinchè un paziente ferito gravemente riesca ad essere operato in tempo senza morire. Solo che, per colpa di un incidente, una del team (Olivia Wilde) rimane fulminata e decidono di iniettarle il siero dentro di lei e riescono a riportarla in vita. Ma da lì in poi strani eventi cominciano ad avvenire.
Dalla trama riassunta che si legge qui sopra, il concept del film non è dei più originali, ma è presentato in un modo diverso dal solito, e questo giova molto al film (specialmente per il suo genere).
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The Lazarus Effect. Una mia amica mi aveva parlato di questo film descrivendolo come "una figata paurosa". Ecco, diciamo che... no. Ma andiamo con ordine.
Il film racconta delle gesta di un team di scienziati intenti a creare un siero che prolunga le funzioni vitali affinchè un paziente ferito gravemente riesca ad essere operato in tempo senza morire. Solo che, per colpa di un incidente, una del team (Olivia Wilde) rimane fulminata e decidono di iniettarle il siero dentro di lei e riescono a riportarla in vita. Ma da lì in poi strani eventi cominciano ad avvenire.
Dalla trama riassunta che si legge qui sopra, il concept del film non è dei più originali, ma è presentato in un modo diverso dal solito, e questo giova molto al film (specialmente per il suo genere). I problemi vengono dopo. Nella seconda metà di film comincia a diventare il più grande tripudio di clichè della terra (e considerando che il film dura 84 minuti e lei viene resuscitata a 30 minuti, anche il più inesperto del genere capisce che quello è troppo). Il che è triste, perché dal concept si potevano tirare fuori molte belle cose. Bah. Poi vorrei far nota riguardo al finale del film. Non ha alcun senso, è inutile perché fa supporre che ci sarà un sequel, ma in cuor loro sanno che non sarà così; vi è una necessità forzata di fare un cliffhanger a qualsiasi costo. Perché?
In conclusione, se non volete rimanere delusi, abbagliati da una speranza che non verrà mai, non vi consiglio di guardare il film.
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elgatoloco
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domenica 29 maggio 2016
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inconsistente
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NOn certo esaltante, questo"The Lazarus Effect"di David Gelb, dove il mito dell'immortalità(non concessa agli umani, questa la tesi del film...in quanto essa sarebbe stata persa con l'infrazione del divieto divino detta"peccato originale")viene riproposto e attribuito, solo per il nome, al personaggio biblico(NT)di Lazzaro, forse"apparentemente morto", comunque risuscitato da Gesù, almeno, appunto, nei Vangeli canonici, ma, dopo un inizio che insegue i film pseudo-documentaristici, il tutto diviene un horror con rilfessi demoniaci(appunto perché si è consumatata la"nuova infrazione"ossia il tentativo di rinnovare l'immortalità con strumentazioni tecnico-mediche)decisamente scadente, in quanto affidato ad effettacci, ma anche tutt'altro che sostenuto da interpreti di qualità più che dubbia.
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NOn certo esaltante, questo"The Lazarus Effect"di David Gelb, dove il mito dell'immortalità(non concessa agli umani, questa la tesi del film...in quanto essa sarebbe stata persa con l'infrazione del divieto divino detta"peccato originale")viene riproposto e attribuito, solo per il nome, al personaggio biblico(NT)di Lazzaro, forse"apparentemente morto", comunque risuscitato da Gesù, almeno, appunto, nei Vangeli canonici, ma, dopo un inizio che insegue i film pseudo-documentaristici, il tutto diviene un horror con rilfessi demoniaci(appunto perché si è consumatata la"nuova infrazione"ossia il tentativo di rinnovare l'immortalità con strumentazioni tecnico-mediche)decisamente scadente, in quanto affidato ad effettacci, ma anche tutt'altro che sostenuto da interpreti di qualità più che dubbia. In complesso, un vero fallimento, dove credo non importi neppure calcolare le presenze nelle sale. Il film è molto debole e si vede, con scarsissimi, se non inesistenti, spunti di una certa consistenza. El Gato
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eleonora panzeri
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domenica 25 settembre 2016
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giocando a fare dio
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Un team di scienziati sta ufficilmente lavorando ad un siero per prolungare l'attività cerebrale dei pazienti in coma. I risultati tuttavia vanno oltre le aspettative ed il team si avventura in un campo controverso ed al limite dell'etica, vincere la morte. Il gruppo è formato dal capo progetto, Frank Walton, la sua fidanzata Zoe e due giovani assistenti Clay e Niko che verranno poi affiancati da Eva, una giovane reporter incaricata di fare riprese video sul progetto. Il gruppo riesce nell'impensabile impresa e riporta in vita un cane defunto, Rocky.
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Un team di scienziati sta ufficilmente lavorando ad un siero per prolungare l'attività cerebrale dei pazienti in coma. I risultati tuttavia vanno oltre le aspettative ed il team si avventura in un campo controverso ed al limite dell'etica, vincere la morte. Il gruppo è formato dal capo progetto, Frank Walton, la sua fidanzata Zoe e due giovani assistenti Clay e Niko che verranno poi affiancati da Eva, una giovane reporter incaricata di fare riprese video sul progetto. Il gruppo riesce nell'impensabile impresa e riporta in vita un cane defunto, Rocky. L'animale sembra sin dal principio insolitamente mansueto ed inappetente; dalle prime analisi viene alla luce che qualcosa non sta andando come previsto: il siero, che avrebbe dovuto infatti restare in circolo nel soggetto per poche ore, non svanisce rendendo anomala e preoccupante l'attività cerebrale del povero cane. Da questo punto in poi la trama compie una virata confusa: il team, spiato non si capisce bene da chi, si vede inspiegabilmente revocata l'autorizzazione a continuare il progetto e così l'accesso ai laboratori. Frustrato per essere stato privato del potenziale successo di una scoperta di tale portata, Frank convince i suoi compagni ad introdursi abusivamente nei laboratori sequestrati e a replicare l'esperimento per poterne rivendicare la paternità. Qualcosa però va storto e Zoe muore. Frank, che in poche perde le cose più importanti della sua vita, il suo progetto e la donna che ama, decide di fare qualcosa di estremo, usare il siero su di lei. Il richiamo alla religione è frequente ma solo accennato, direi quindi sotto le aspettative visto il titolo stesso del film: la nuova Zoe ha difatti qualcosa in comune più con un essere demoniaco riportato indietro dagli inferi che con un esperimento scientifico andato male. Nel complesso il film è alla fine della fiera poco originale, tuttavia gli attori sono molto bravi ed il regista riesce a creare la giusta suspance per un horror/thriller che si lascia guardare fino alla fine. Particolare l'epilogo per nulla scontato che lascia sgomenti e stupiti.
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