Mistress America |
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Un film di Noah Baumbach.
Con Greta Gerwig, Lola Kirke, Matthew Shear, Jasmine Cephas Jones.
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Titolo originale Mistress America.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 84 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 14 aprile 2016.
MYMONETRO
Mistress America
valutazione media:
3,20
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Due simpaticissimi ritratti femminili a confrontodi FlyantoFeedback: |
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martedì 19 aprile 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Noah Baumbach firma un'altra opera dove, come sempre ed alla maniera un poco di Woody Allen, la città di New York ne è la protagonista principale insieme ovviamente a dei singolari personaggi, per lo più femminili. "Mistress America" così presenta sullo schermo due particolari e simpatiche giovani donne, con circa 10 anni di differenza tra loro, che per una casualità (precisamente il matrimonio tra i rispettivi genitori ormai divorziati dai propri consorti precedenti) entrano in contatto grazie ad una forte simpatia ed intesa reciproca. Da una parte vi è la giovane universitaria, anzi matricola, Tracy, ancora insicura e del tutto inconsapevole dello stile di vita newyorkese provenendo dalla provincia.e dall'altra la circa trentenne Brooke la quale, pur essendo un tipo di persona inconcludente e parecchio svagata nei suoi progetti di vita e professionali, possiede però una personalità talmente forte e particolare da suscitare in Tracy la sua più profonda ammirazione. E' così che le due donne iniziano a frequentarsi ed a vivere episodi nella quotidianità cittadina che condurranno Tracy ad una finalmente maggiore maturità e Brroke a riconoscere nelle varie persone di cui si circonda gli affetti sinceri da quelli più superficiali ed indistinti che la Grande Mela offre quotidianamente.
Senza alcun dubbio Noah Baumbach con questa pellicola ha centrato in pieno il suo obiettivo e cioè di parlare della sua New York frenetica ed intellettuale che, si evince, egli ama tantissimo, e della sua gente, per lo più, appunto, personaggi femminili, a volte un poco nevrotici, a volte ancora un poco ingenui, a volte addirittura stralunati ma sicuramente di buon cuore. Intorno a loro, poi, una vasta umanità di intellettuali, finti amici, personaggi di successo o meno che servono a mettere bene in luce e risaltare i protagonisti principali, il tutto perfettamente condensato in poco più di un'ora e mezza di proiezione che risulta essere la misura temporale più adatta per raccontare tali tipi di storie e realtà.
Occorre anche sottolineare che in "Mistress America" compare nuovamente, nella parte del personaggio di Brooke, la musa ispiratrice di ormai tutte le ultime opere di Baumbach, cioè Greta Gerwig, la quale, sempre simpatica ed efficace nei suoi ruoli, funge anche da sceneggiatrice insieme al regista, ideando e costruendo una serie di dialoghi quanto mai brillanti e divertenti.
Da non perdere per chi apprezza le storie minimaliste e la regia particolare di Noah Baumbach.
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