Gli spogliarellisti extralarge sembrano caricature
di Roberto Nepoti La Repubblica
Anche chi ha trovato un po' cafone il burlesque al maschile del primo Magic Mike riconoscerà che il film di Soderbergh (che qui passa la mano) era un efficiente mix di commedia e dramma, con qualche numero di strip, a suo modo, divertente. Posto che un seguito non era strettamente necessario, questo Magic Mike extralarge la butta più decisamente sul comico, raccontando le avventure on-the-road dello stesso gruppo di spogliarellisti (senza Matthew McConaughey però) tra chiacchierate, esibizioni, incontri più o meno picareschi. Tre anni dopo aver lasciato l'attività di stripper, Mike riceve una telefonata dei superstiti "Kings of Tampa". Si lascia tentare e - assieme a Tarzan, Tito, Ken e Richie - parte per la convention di spogliarellisti che si terrà a Myrtle Beach. Il tutto avviene senza troppe complicazioni e il film offre un modesto, ma non disonesto, intrattenimento. Anche se, a onor del vero, i personaggi sono così poco elaborati in sceneggiatura da non superare mai il livello di caricature.
Da La Repubblica, 24 settembre 2015
di Roberto Nepoti, 24 settembre 2015