The Zero Theorem |
|||||||||||||
Un film di Terry Gilliam.
Con Christoph Waltz, Mélanie Thierry, David Thewlis, Tilda Swinton, Matt Damon.
continua»
Titolo originale The Zero Theorem.
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 107 min.
- USA, Gran Bretagna 2013.
- Minerva Pictures Group
uscita giovedì 7 luglio 2016.
MYMONETRO
The Zero Theorem
valutazione media:
3,15
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Acquista »
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Per Terry Gilliam il nostro mondo è il triofo delle solitudini
di Roberto Nepoti La Repubblica
Se in anni recenti l'espressione "fantascienza distopica" è stata ripetuta a tormentone, non si potrà certo tacciare Terry Gilliam di adeguarsi alla moda. È stato lui infatti, nel 1985, a realizzare il capolavoro delle distopie cinematografiche, il cult dei cult Brazil, recidivando poi, una decina d'anni dopo, con L'esercito delle 12 scimmie. Ora arriva (per la verità in ritardo: fu presentato a Venezia nel 2013) The zero theorem, che completa il trittico mettendo le pulsioni visionarie del cineasta al servizio di una storia totalmente nichilista, costruita intorno al vuoto e inghiottita da un buco nero.
Il tecnico informatico Qohen Ledi (Christoph Waltz), impiegatuccio al servizio dell'enigmatico Management e della corporazione Mancom, processa dati da mane a sera, sempre in attesa di una telefonata quella che dovrebbe dare alla sua vita il senso di cui è sprovvista. Per paradosso, Management (lo impersona Matt Damon) lo incarica di dimostrare l'inestricabile Teorema Zero, ovvero la prova matematica che la vita non ha alcun senso. Mentre tenta la missione impossibile, il solitario Qohen si trova accanto due inattesi compagni diviaggio: il figlio del capo, un geek di nome Bob, e un'appetitosa ragazza chiamata Bainsley, con la quale s'incontra in un mondo virtuale generato dall'incrocio dei rispettivi computer. Il tema del dominio delle macchine, connesso con quello del controllo assoluto sugli individui, è tutto fuorché nuovo. Né il film spende su di esso parole inedite: si concentra invece sugli interrogativi metafisici, che però restano piuttosto velleitari. L'interesse di The zero theorem risiede piuttosto nell'universo futuristico degradato e circense, in perfetto stile Gilliam: una città devastata da enormi banner pubblicitari a ogni angolo, che promettono felicità, oggetti di consumo o fedi religiose (incluso il culto della chiesa di Batman Rendentore) a un popolo di asserviti in vestiti da clown. Non ci vuol molto a capire che questa rappresentazione è un commento implicito del regista sulla vacuità del nostro presente, appena travestito da futuro. Lo certifica, soprattutto, la sequenza della festa in cui avviene l'incontro di Qohen e Management. C'è una folla di gente che danza, stipata in un interno ma rigorosamente composta di monadi incomunicanti: immersi negli auricolari dell'i-phone, i ballerini si specchiano ciascuno nel proprio dispositivo elettronico, scattandosi selfìe. Un trionfo della solitudine che GilIiam, ai tempi del pur pessimistico Brazil', non avrebbe nemmeno potuto immaginare. Abbondano altri tratti ironici, come l'invenzione dello psicanalista portatile (un video di Tilda Swinton, in uno dei suoi trip per i travestimenti grotteschi) al quale Qohen confida le proprie angosce esistenziali.
L'ironia sulla deriva narcisistica della nostra società è caustica e beffarda, però manca crudelmente di allegria. Lontano anni luce dalle sue origini accanto ai Monty Python, il regista ci mostra un mondo (il nostro), senza passioni e senza gioia, dominato dalle fobie e dalla solitudine e da cui non s'intravede via d'uscita.
The zero theorem possiede un suo fascino: però è quasi un feel-bad-movie, un 'film per far stare male'.
|
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | writer58 2° | stefano capasso 3° | vanessa zarastro 4° | inesperto 5° | lizzy 6° | paolp78 7° | figliounico 8° | ennio 9° | vincenzo ambriola 10° | filibro 11° | andrea fratini |
Link esterni
Sito ufficiale |