guiznuk
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lunedì 20 gennaio 2014
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la fine della parodia
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Non avendo di meglio da fare, mi affido alla speranza e decido di andare al cinema a vedere questo film, sperando che le battute che vengono presentate nel trailer non siano le uniche un po' divertenti. I creatori del film sono gli stessi di altre parodie: Epic Movie, Disaster Movie, 3ciento e Mordimi. Angry Games segue la fila dei precedenti e stavolta, come si può facilmente capire, nel mirino troviamo Hunger Games. Dopo qualche battuta, non viene posto il problema di descrivere una situazione introduttiva e si passa immediatamente alla 'mietitura', momento in cui sono scelti i candidati che dovranno affrontare gli Hunger Games. Dopo la scelta della coppia, che deve essere obbligatoriamente uomo-donna, si procede subito con delle veloci interviste ai malcapitati.
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Non avendo di meglio da fare, mi affido alla speranza e decido di andare al cinema a vedere questo film, sperando che le battute che vengono presentate nel trailer non siano le uniche un po' divertenti. I creatori del film sono gli stessi di altre parodie: Epic Movie, Disaster Movie, 3ciento e Mordimi. Angry Games segue la fila dei precedenti e stavolta, come si può facilmente capire, nel mirino troviamo Hunger Games. Dopo qualche battuta, non viene posto il problema di descrivere una situazione introduttiva e si passa immediatamente alla 'mietitura', momento in cui sono scelti i candidati che dovranno affrontare gli Hunger Games. Dopo la scelta della coppia, che deve essere obbligatoriamente uomo-donna, si procede subito con delle veloci interviste ai malcapitati. Ora si entra nel vivo e dopo dieci minuti mi rendo conto che era meglio non essere ottimisti: questo film non può essere definito una parodia. Infatti come l'inizio aveva promesso male, successivamente si continua peggio con scene del tutto casuali, spesso distaccate totalmente dalla trama. Gli ingredienti per creare roba del genere sono semplici: prendi un film divenuto molto famoso, considera la trama in generale e poi pensi alle cose più disparate e senza senso da aggiungere. Non mi lamento della volgarità, eccessiva, che ormai è caratteristica ovvia di questi film, ma della infantilità e banalità. Battute come Otto Culor e Ello Pis mi hanno messo in dubbio di essere lì in sala per sbaglio e che la pellicola fosse indirizzata a bambini. Si inizia con la nonnina da curare che si rivela uno scheletro su una sedia a dondolo, si continua con la protagonista nell'atto di defecare come principale motivo dell'innamoramento di Gale, e infine citazioni a caso: Harry Potter, LMFAO, Lady Gaga e così via. E poi la pubblicità, ovunque, infilata dappertutto: l'Apple domina con iPhone e iPad, la Nike e il McDonald's. Tutto questo miscuglio segnala che non solo non si riesce a non ricorrere alla parolaccia per far ridere (ma che botta di cul'... et similia), ma che nemmeno si hanno in questo caso le capacità di riuscire a scrivere una trama. Si svia sempre dal filone principale e ciò ha come conseguenza un rallentamento dei fatti che serve per riuscire a raggiungere almeno gli 82 minuti di riprese. Il prendere cantanti o altro a caso dimostra come Friedberg-Seltzer, di fronte a poco più di due ore del film originale, non riescano a compiere una parodia solida, nonostante tutto il materiale disponibile. Tra l'altro, merito del doppiaggio italiano, mi chiedo per quale motivo aggiungere il sottotitolo 'la ragazza con l'uccello di fuoco' quando questa accozzaglia si basa sul primo film di Hunger Games, e non sul secondo (Hunger Games - La ragazza di fuoco). Ma perché gli autori continuano ad insistere con questo filone? Perché si guadagna, sempre. Al pubblico piace essere spettatore di film che mettono in dubbio la sua intelligenza. E soprattutto: perché molti hanno portato al cinema i propri figli? Il trailer suggeriva di tutto tranne che non fosse un film poco volgare. Eppure sono loro che si sono divertiti di più, mentre i genitori non si preoccupavano che i loro pargoli guardassero anche scene di sesso. Unica consolazione? Non solo noi italiani riusciamo a creare 'opere' di questo livello con i cinepanettoni.
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ultimoboyscout
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domenica 15 novembre 2015
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razzies assicurati!
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Che dire di uno dei film più brutti e insensati di sempre? E' ambientato in un futuro imprecisato e apocalittico in cui si svolgono gli "Starving Games" nei quali è coinvolta Kantmiss Evershot, ragazza dal nome più che emblematico. "Hunger Games" è il modello principale di ispirazione, ma tra le tante caricature non mancano omaggi a "I mercenari", ad "Avatar" ai vari "Lo Hobbit" e a "The Avengers" senza dimenticare il maghetto Harry Potter e l'investigatore Sherlock Holmes. Si vorrebbe far riflettere, scherzando, sul potere dei media e dei social, ma non ci si va nemmeno vicini e gli intenti naufragano ben presto.
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Che dire di uno dei film più brutti e insensati di sempre? E' ambientato in un futuro imprecisato e apocalittico in cui si svolgono gli "Starving Games" nei quali è coinvolta Kantmiss Evershot, ragazza dal nome più che emblematico. "Hunger Games" è il modello principale di ispirazione, ma tra le tante caricature non mancano omaggi a "I mercenari", ad "Avatar" ai vari "Lo Hobbit" e a "The Avengers" senza dimenticare il maghetto Harry Potter e l'investigatore Sherlock Holmes. Si vorrebbe far riflettere, scherzando, sul potere dei media e dei social, ma non ci si va nemmeno vicini e gli intenti naufragano ben presto. Friedberg e Seltzer hanno costruito la loro carriera sugli spoof flicks, ovvero film che inanellano scenette comiche e assurde basate sulle parodie di altri film, ma anche stavolta falliscono. Il concept che si ripete è prevedibile, il problema reale è che questa pellicola non fa mai ridere ne sorridere, le gag sono vecchie e stanche, molte annunciate, alcune volgarissime. Il genere comico-demenziale è finito con John Landis e Mel Brooks (geni assoluti, maestri del genere, lontanissimi dal duo di registi di questo film), il resto sono solo scorie impazzite che dimostrano la totale mancanza di idee e sono sintomatiche di una certa involuzione cerebrale. La carneficina è accompagnata da dalle melodie funebri di Taylor Swift ma il premio per la vittoria èambitissimo: un vecchio prosciutto, un buono per uno sfilatino e un cetriolo smangiucchiato...l'importante è partecipare ma per vincere!
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mauritaz
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giovedì 16 gennaio 2014
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una bella parodia!
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Chi non ha senso dell’umorismo di sicuro non capirà questo film, che è davvero uno dei più divertenti dell’ultimo periodo. Un po’ perché prende in giro la saga di Hunger Games tanto amata dai ragazzini, e un po’ perché davvero di film dentro ce ne sono tanti, AngryGames è davvero molto divertente, con una storia ben costruita che vale la pena di vedere quando si è in vena di trascorrere una giornata in comapgnia degli amici a schrzare. Diretto dal duo che ha dato vita a Mordimi e Treciento, non delude assolutamente le aspettative.
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hollyver07
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venerdì 17 gennaio 2014
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parodìa e sarcasmo a mani basse
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Ciao. Mica male, davvero! Supponevo che avrei visto un film da guardare essenzialmente a cervello spento, giusto per fare qualche sghemba risata scacciapensieri ma... ho dovuto ricredermi. In questa occasione, Friedberg e Seitzer, sono andati sul "pesante", non limitandosi solo alla riproposizione dei consolidati parametri grottesco/surreali tipici delle loro produzioni. Altresì, come correttamente evidenziato dal recensore G. Zappoli, hanno cinicamente ridicolizzato i sistemi di comunicazione contemporanei le loro "manifestazioni mediatiche", i format d'intrattenimento ed implicitamente scopi ed obbiettivi (ormai non esclusivamente... monetari).
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Ciao. Mica male, davvero! Supponevo che avrei visto un film da guardare essenzialmente a cervello spento, giusto per fare qualche sghemba risata scacciapensieri ma... ho dovuto ricredermi. In questa occasione, Friedberg e Seitzer, sono andati sul "pesante", non limitandosi solo alla riproposizione dei consolidati parametri grottesco/surreali tipici delle loro produzioni. Altresì, come correttamente evidenziato dal recensore G. Zappoli, hanno cinicamente ridicolizzato i sistemi di comunicazione contemporanei le loro "manifestazioni mediatiche", i format d'intrattenimento ed implicitamente scopi ed obbiettivi (ormai non esclusivamente... monetari). Altrettanto cinica è la grottesca proposizione degli aspetti romantici contemporanei, visti in chiave adolescenziale, tanto cari al filone "ebeti del fantasy-amoroso". In questo caso, i personaggi di Dale e Peter Malarky diventano gli efficaci archètipi dell'idiozìa larvale profusa e promossa nei film dei generi di riferimento. Dunque un film girato, come da consuetudine, a grana un pò grossa ma in grado di proporre qualcosa d'interessante al di fuori della pura e semplice parodìa. Consigliabile per coloro che sappiano glissare su qualche volgarotto aspetto ed apprezzino il sarcasmo più acuto (non solo quello di maniera). Buona visione e saluti
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[+] p.s. dimenticavo....
(di hollyver07)
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giusen
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giovedì 16 gennaio 2014
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un film divertente, davvero!
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Finalmente si torna indietro nel tempo alla comicità e alle battute dei primi, indimenticabili, Scary Movie, quando le trame erano ben costruite e i personaggi divertenti. Questa è una parodia davvero riuscita, coerente e divertente, con momenti in cui si ride davvero e tanto. Da vedere assolutamente per passare un pomeriggio divertente e svagarsi un po’.
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