Solo gli amanti sopravvivono

Opera in tono minore per un regista come Jim Jarmush che apprezzo tantissimo nella sua filmografia.
In un ritmo lisergico/ipnogogico assistiamo alla "vita" di due vampiri secolari Adam ed Eve, stanchi dei cambiamenti del mondo, sempre così dannosi e destinati alla distruzione, creati da parte di coloro che i vampiri chiamano zombi (gli uomini).
Adam è dedito alla depressione cosmica e al collezionismo di strumenti musicali, tra cui tante chitarre storiche e dischi rari, tra tentativi suicidari mai andati a buon fine, tra le macerie di Detroit.
Eve si è rifugiata a Tangeri insieme al vecchio vampiro Christopher Marlowe.
Tutti si nutrono di sangue puro, trafugato dagli ospedali o procurato da discepoli devoti, la coppia si rifiuta di uccidere o trasformare altri in vampiri.
Ma l' arrivo della sorellina di Eve, più dedita al "vampirismo classico " riporta gli amanti a fuggire e trovare modalità di preservazione.
Film visivamente interessante, non riuscito nel suo tentativo intellettuale di proporci una visione altra di "vitalità ".
Direi che è poco appassionante.