Dietro i candelabri

Ciao pepito1948. Intanto, un sincero grazie per l'immeritata attenzione che hai dedicato al mio post; onestamente son solo un estemporaneo cultore della storia di Liberace, grazie al film ed i miei scarsi rimandi della memoria. In merito al processo... sbaglio o sostanzialmente affermiamo la stessa cosa?! Del resto i "danni collaterrali", quali che fossero, sarebbero stati comunque disastrosi per Liberace. "Occhiegginado" in giro... (per provare a chiarirmi le idee) ho trovato alcuni brani del libro "Preghiera per un amico" di John Irving. Riassumendo gli elementi principali, Liberace querelò un giornalista inglese, reo di aver fatto insinuazioni sui gusti sessuali dell'artista. Al processo, svoltosi nel 1959, Liberace attestò (quindi fornì una falsa testimonianza giurata) d'essere contrario all'omosessualità. Liberace vinse la causa e fu risarcito. Ora non son certo di poter affermare che la mendace, per quanto comprensibile, testimonianza avrebbe realmente portato in cella Liberace, oltre a distruggere la sua vita, non conosco le allora vigenti leggi dello stato dove avvenne la disputa, altresì... quando negli USA si parla di denaro e fraudolenza... mi risulta che le porte delle prigioni si spalanchino a velocità siderali. Grazie ancora e saluti a te