Nonostante il mio entusiasmo per il secondo capitolo di una delle mie saghe cinematografiche preferite, sono rimasta particolarmente delusa da questo film.
Non mi aspettavo così tanti errori, soprattutto di tipo tecnico.
Luci sbagliate, effetti speciali banali resi male… forse devo ringraziare il fatto di averlo visto in 2D e non in HFR.
Nonostante la mia attenzione non sia mai calata in nessuna delle scene, ho notato che anche le riprese spesso e volentieri sono state fatte in modo diverso rispetto al solito.
Un esempio può essere la scena delle botti lungo il fiume: completamente inverosimile e troppo lunga, non ho apprezzato i passaggi dalla visuale dall’alto a quella dei nani.
Le uniche scene salvabili di tutto il film sono quelle con Martin Freeman, e purtroppo ce n’erano veramente poche nonostante sia il protagonista. (della serie: chi è quello là dietro? Ah, giusto! E’ Bilbo!)
Inoltre, troviamo diversi attori nuovi che nonostante abbiano fatto un lavoro discreto, non erano tutti all’altezza di un film di Peter Jackson. Ho visto il film anche in inglese, e purtroppo devo ammettere che anche il doppiaggio (se non per le uniche eccezioni di Smaug e Bilbo) non era perfetto come negli altri film. Non parliamo della traduzione perché in certe scene c’era da strapparsi i capelli dalla testa…
Uno dei pochi punti di forza della regia è stato il drago Smaug, a dir poco spettacolare.
Ho apprezzato di più il doppiaggio di Benedict Cumberbatch che è riuscito a caratterizzare perfettamente il drago, ma anche quella di Luca Ward ha reso benissimo.
Di conseguenza, l’unica scena che mi è piaciuta veramente tanto è stata quella del dialogo tra Bilbo e Smaug, nonostante fosse continuamente interrotta per seguire le vicende degli altri personaggi (cosa che a un certo punto ha iniziato a pesarmi).
La colonna sonora era strepitosa come era prevedibile che fosse, anche se in un paio di scene non l’ho trovata abbastanza coerente con quello che si vedeva. Ho dovuto, inoltre, tapparmi un orecchio perché non ho apprezzato molto l’utilizzo dello stesso tema presente nel signore del anelli ogni qualvolta veniva inquadrato l’anello.
Ho letto il libro diversi anni fa, e non ho voluto rileggerlo prima di vedere il film per non rovinarmi eventuali colpi di scena visto che non ricordo proprio tutti i particolari della trama, ma Tauriel… non ho parole per descrivere uno scempio del genere.
Mi dissocio completamente dalla scelta di aggiungere questo personaggio, e soprattutto della sua storia d’amore con un nano.
Non si è mai vista una cosa del genere in un’opera di Tolkien che, a questo punto, penso si stia rivoltando nella tomba.
Orlando Bloom, a mio parere, ha caratterizzato in modo diverso il suo personaggio, rendendolo più cupo rispetto al Signore degli Anelli e non ne vedo il motivo.
Nonostante nel primo film ci siano battute e scene simpatiche, non mi sono piaciute per niente quelle di questo film.
Le battute non mi hanno fatto ridere, e l’unico momento un po’ più ‘divertente’ è stata la ricerca dell’Arkengemma da parte di Bilbo.
Ho adorato particolarmente Martin Freeman in questa scena per la sua bravura nel riuscire a far capire allo spettatore quello che stava pensando esclusivamente con le sue espressioni facciali.
Non parliamo, invece, della scena dei ragni nel bosco: personalmente penso che nonostante Martin Freeman abbia reso magistralmente quali siano gli effetti dell’anello sul suo personaggio, sia stata una scena un po’ affrettata.
Passando ai costumi, non posso dire che mi abbiano colpita particolarmente. Sinceramente, all’inizio ho avuto l’impressione che Bilbo fosse in accappatoio quando entrava dentro alla montagna.
Conoscendo Peter Jackson, spero e credo che l’ultimo film di questa trilogia sarà migliore di questo che ,per quanto mi riguarda, è stata una vera delusione.
In conclusione, do tre stelle su cinque solo per l’interpretazione magistrale di Martin Freeman, il doppiaggio di Benedict e la scenografia.
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