Lo Hobbit - La desolazione di Smaug |
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Un film di Peter Jackson.
Con Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Benedict Cumberbatch, Orlando Bloom.
continua»
Titolo originale The Hobbit: The Desolation of Smaug.
Fantastico,
Ratings: Kids+13,
durata 161 min.
- USA, Nuova Zelanda 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 12 dicembre 2013.
MYMONETRO
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Superbia, supremo tra i vizi capitali...
di cienfuegosFeedback: |
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domenica 15 dicembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E così anche Peter Jackson, dopo essere stato giustamente osannato per aver dato vita, forma e corpo ai personaggi che hanno accompagnato la crescita e i sogni di migliaia di bambini, in una maniera che nemmeno il buon John Ronald Reuel avrebbe potuto superare, è caduto preda della Superbia. Si, perché un semplice uomo non potrebbe essere mosso da altro per pensare di avere il diritto e -soprattutto- la CAPACITA' di riscrivere il romanzo tolkeniano a suo uso e consumo. Peccato che Tolkien fosse un linguista e un grande esperto di storia medievale, prima che l'autore di un romanzo scritto per suo figlio. Prima di mettere mano allo Hobbit Tolkien aveva dedicato la bellezza di 10 (DIECI) anni, a inventare la lingua degli elfi. E' evidente quindi, che sia difficile che un autore moderno possa fare di meglio. Il risultato, ovviamente, è grottesco: - nani Zoolander-iani (belli belli in modo assurdo) che amoreggiano con elfe femmine dotate dell'intelligenza di una Pamela Anderson con le tette più piccole - re nanici sprizzanti maschio afrore stile Sylverster Stallone ai tempi di Rambo (Thorin sembra avere di quercia ben altro che uno scudo...) - re elfici tronfi e assetati di potere come la brutta copia di Lord Farquaad, solo un pochino più alti e più biondi - elfi biondi sovrappeso, in versione "Blade", che staccano teste di orchi come fossero vampiri (mancano solo schizzi splatter di sangue nero) - draghi sputafuoco che si fanno irretire dal potere dell'Unico Anello, manco fossero lucertole giganti dislessiche come il povero Gollum Questo senza contare la totale perversione di tutti i valori-chiave del romanzo di Tolkien e il massacro dei suoi personaggi più poetici: - Bilbo si salva dal potere dell'Unico Anello, solo grazie al fatto di aver compiuto -al possederlo- un atto di pietà. Se davvero uccidesse per riprenderselo, come appare nel romanzetto fantasy di Jackson, sarebbe presto ridotto alla brutta copia di Gollum - Beorn trasformato in uno scherzo di natura, incapace di avere ragione di due Goblin delle montagne (nel libro la caccia alla compagnia di Thorin finisce tra i suoi artigli: dopo il passaggio di Beorn Thorin e compagni trovano solo RESTI di orchetti) - Bosco Atro trasformato in una brutta copia del tunnel dell'orrore di un Luna Park di provincia, irrorato da fumi d'oppio, il cui attraversamento dura i canonici 10 minuti del tunnel dell'orrore Insomma, la festa -purtroppo- è finita. Non basta la FANTASTICA interpretazione di un bravissimo Stephen Fry (il governatore) a salvare dalla harrypoterizzazione uno dei più bei racconti di fantasia mai scritti. Ma probabilmente il genere "Fantasy" con grandi effetti speciali e un favoloso 3D ultra-tecnologico (bello bello in modo assurdo) rende al botteghino assai di più che un romanzo intramontabile sul senso della Vita, del Bene e del Male.
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