paolo salvaro
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martedì 17 febbraio 2015
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brutto film, buona idea (scopiazzata)
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Parliamoci chiaro: se si guarda Project X dal punto di vista tecnico, esso è vuoto sotto ogni punto di vista: regia, montaggio, trama ed inquadrature sono fatte, letteralmente, a seconda di come vengono senza troppe pretese. Tuttavia penso si debba intendere il film appunto come un non film, piuttosto come una sorta di finto documentario d'una serata d'ordinaria follia. L'idea di base è chiaramente ispirata a Superbad di Greg Mottola, una commedia decisamente migliore di questa. Ed essendo stata quella una buona idea, lo è anche in questo film che ne stravolge lo spirito e la modalità di ripresa.
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Parliamoci chiaro: se si guarda Project X dal punto di vista tecnico, esso è vuoto sotto ogni punto di vista: regia, montaggio, trama ed inquadrature sono fatte, letteralmente, a seconda di come vengono senza troppe pretese. Tuttavia penso si debba intendere il film appunto come un non film, piuttosto come una sorta di finto documentario d'una serata d'ordinaria follia. L'idea di base è chiaramente ispirata a Superbad di Greg Mottola, una commedia decisamente migliore di questa. Ed essendo stata quella una buona idea, lo è anche in questo film che ne stravolge lo spirito e la modalità di ripresa. Ciò gli consente, almeno a mio avviso, di guadagnare una stella e di collocarsi su di un livello più alto rispetto allo zero assoluto.
Lo si può guardare, purchè non ci si aspetti chissà cosa.
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freshit
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martedì 4 novembre 2014
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film pessimo. festa indimenticabile.
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Uno dei film secondo me più scadenti che siano fatti negli ultimi periodi. Regia inesistente, fotografia assente, montaggio semplicissimo ( anche se è giusto sia così in questi film), attori mediocri, messaggi inesistenti, sceneggiatura abbastanza buona, anche se è un po' copiata da super bad. Quindi se da una parte si presenta come un pessimo film, dall'altra si presenta come una fantastica festa, assolutamente memorabile, che penso sia nei sogni di tutti i giovani. Sicuramente film di grande intrattenimento per i ragazzi. Il film quindi se è considerato come tale, è abbastanza penoso, ma se viene considerato come festa filmata, diventa un capolavoro, festa assolutamente indimenticabile.
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Uno dei film secondo me più scadenti che siano fatti negli ultimi periodi. Regia inesistente, fotografia assente, montaggio semplicissimo ( anche se è giusto sia così in questi film), attori mediocri, messaggi inesistenti, sceneggiatura abbastanza buona, anche se è un po' copiata da super bad. Quindi se da una parte si presenta come un pessimo film, dall'altra si presenta come una fantastica festa, assolutamente memorabile, che penso sia nei sogni di tutti i giovani. Sicuramente film di grande intrattenimento per i ragazzi. Il film quindi se è considerato come tale, è abbastanza penoso, ma se viene considerato come festa filmata, diventa un capolavoro, festa assolutamente indimenticabile. Consigliato esclusivamente a giovani.
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kondor17
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domenica 6 luglio 2014
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ben fatto. ma da non emulare
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Tempo fa lessi su un giornale di una festa a Londra, postata per errore come pubblica sui social, che invece di 50 persone se ne vide arrivare 5000. In questo caso il mitico Costa organizza per Thomas volutamente una cosa del genere, col pretesto del suo compleanno e della sua casa libera, per dare una svolta epica epocale alle loro vite da nerd sfigatelli. Coadiuvato dall'oscuro Dax con la handycam e da due divertentissimi security di 12 anni, Costa decide quindi di dar fiato alle trombe, invitando anche prime basi del baseball e lanciando messaggi promo alle radio. Dopo una partenza ad handicap, dove non sembra arrivare un cane, la cosa invece inizia bene, non fosse per il vicino incazzato, lo gnomo trafugato ed il nano infornato.
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Tempo fa lessi su un giornale di una festa a Londra, postata per errore come pubblica sui social, che invece di 50 persone se ne vide arrivare 5000. In questo caso il mitico Costa organizza per Thomas volutamente una cosa del genere, col pretesto del suo compleanno e della sua casa libera, per dare una svolta epica epocale alle loro vite da nerd sfigatelli. Coadiuvato dall'oscuro Dax con la handycam e da due divertentissimi security di 12 anni, Costa decide quindi di dar fiato alle trombe, invitando anche prime basi del baseball e lanciando messaggi promo alle radio. Dopo una partenza ad handicap, dove non sembra arrivare un cane, la cosa invece inizia bene, non fosse per il vicino incazzato, lo gnomo trafugato ed il nano infornato. Ma ci sta tutto, assolutamente tutto. Il film non è ne stupido né demenziale, come altri scrivono, ma è invece uno spaccato di vita vissuta e plausibile, da non emulare magari, ma assolutamente più che godibile. 2000 ragazzi strafatti non potevano fare altrimenti, anche se i veri danni li hanno poi fatti il nano e lo spacciatore derubato. festa comunque riuscitissima.
Complimenti al regista e a tutti i bravi attori. 3 ++
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dandy
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martedì 27 maggio 2014
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una festa che spacca tutto direi.
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Prodotto dal regista di "Una notte da leoni",un originale teen movie una tantum intelligente e goliardico.Ripreso interamente in found fotage(le riprese dei protagonisti mischiate via via a quelle su smartphone e telecamere dei partecipanti alla festa),fin dall'inizio sembra qualcosa di più del solito ritratto ebete e ipocrita di adolescenti infoiati e decerebrati,come in "Suxbad"(con cui va in parte confrontato):i protagonisti sono azzeccati e i dialoghi irriverenti(l'illustrazione di J.B. sui vari modi di usare le dita con una ragazza).Ma mentre il grande evento prosegue inizia a spuntare una riflessione seria e impietosa sulla proliferazione indiscriminata e incontrollabile dell'informazione su Youtube e Faceboock,di cui la gioventù odierna è schiava.
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Prodotto dal regista di "Una notte da leoni",un originale teen movie una tantum intelligente e goliardico.Ripreso interamente in found fotage(le riprese dei protagonisti mischiate via via a quelle su smartphone e telecamere dei partecipanti alla festa),fin dall'inizio sembra qualcosa di più del solito ritratto ebete e ipocrita di adolescenti infoiati e decerebrati,come in "Suxbad"(con cui va in parte confrontato):i protagonisti sono azzeccati e i dialoghi irriverenti(l'illustrazione di J.B. sui vari modi di usare le dita con una ragazza).Ma mentre il grande evento prosegue inizia a spuntare una riflessione seria e impietosa sulla proliferazione indiscriminata e incontrollabile dell'informazione su Youtube e Faceboock,di cui la gioventù odierna è schiava.E per la quale la fama effimera(a scuola così come altrove)va raggiunta tra l'altro riprendendo compulsivamente,spiando e postando tutto ciò che di appetibile può esserci.Il regista,al suo esordio,sa amministrare egregiamente l'escalation drammatica del caos.Ma non trascura mai il lato comico(i vicini imbucati che si sfasciano,il nano sempre incazzato,il cane di Thomas che spunta fuori ogni tanto)e sa inquadrare(in tutti i sensi)le pulsioni autodistruttive della generazione incosciente ma in fondo smaniosa di comprensione,nel caso dei tre protagonisti.Che nel finale(dove si mostrano le spassose conseguenze sui loro destini a lungo termine) saranno mitizzati da quegli stessi compagni che con tutta probabilità non li avevano mai nemmeno notati prima:un'altra frecciata non comune(e spero non involontaria).Rimane fisso al suo genere,ma è una spanna sopra tutti quei penosi epigoni di "American Pie" di cui probabilmente non ci libereremo più ormai.Il doppiaggio italiano infarcisce i dialoghi di gergo da due soldi,rovinando parte del divertimento.
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simone magli
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venerdì 27 settembre 2013
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anarchia generazionale
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Una commedia su di giri (anche troppo) che andrebbe vietata ai minori (ma quanto sono minori, i minori di oggi?).
Uno sballo completo e senza regole che intrattiene bene e diverte, ma preoccupa.
Fa comunque riflettere e questo non è poco.
Anarchia generazionale.
[+] moralista... :)
(di tommyuntouchable)
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onufrio
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lunedì 10 giugno 2013
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era solo una festa di compleanno
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Thomas si appresta a compiere 17 anni, gli amici più cari, ovvero Dax,JB ma soprattutto Costa, decidono di organizzare nella sua villa una festa megagalattica,il tutto ripreso sin dai preparativi con una telecamera dal misterioso Dax. L'obiettivo della serata è quello di realizzare una festa storica, con un solo chiodo fisso: "scopare"; mi affido ad un termine volgare poichè il film si mantiene su codesti toni dall'inizio alla fine, il che comunque non porta alla scandalo, poichè questa è la società d'oggi,o per lo meno una fetta sociale, non c'è dunque da scandalizzarsi se si vedono ragazzini che bevono fiumi di alcool, fumano qualsiasi erba, e quando alla rottura del nano da giardino vi trovano dentro addirittura l'ecstasy vanno in delirio totale; e dunque una semplice festa tra amici, diventa un festone con più di 2000 invitati e con un evolversi di danni apocalittici al quale anche il fido amico Costa, che in un primo momento sembra avere tutto sotto controllo, verrà risucchiato da questo vortice di pazzia giovanile.
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Thomas si appresta a compiere 17 anni, gli amici più cari, ovvero Dax,JB ma soprattutto Costa, decidono di organizzare nella sua villa una festa megagalattica,il tutto ripreso sin dai preparativi con una telecamera dal misterioso Dax. L'obiettivo della serata è quello di realizzare una festa storica, con un solo chiodo fisso: "scopare"; mi affido ad un termine volgare poichè il film si mantiene su codesti toni dall'inizio alla fine, il che comunque non porta alla scandalo, poichè questa è la società d'oggi,o per lo meno una fetta sociale, non c'è dunque da scandalizzarsi se si vedono ragazzini che bevono fiumi di alcool, fumano qualsiasi erba, e quando alla rottura del nano da giardino vi trovano dentro addirittura l'ecstasy vanno in delirio totale; e dunque una semplice festa tra amici, diventa un festone con più di 2000 invitati e con un evolversi di danni apocalittici al quale anche il fido amico Costa, che in un primo momento sembra avere tutto sotto controllo, verrà risucchiato da questo vortice di pazzia giovanile. Le scene con la musica mentre riprendono l'evolversi della festa sembrano dei veri e propri videoclip musicali dei giorni nostri, dove tutto è lecito tutto è consentito. Trovo questa commedia nel suo genere molto simpatica e divertente, magari il piromane è un pò troppo, ma è sempre e comunque un film, ed in una festa (ed in un film) del genere tutto è lecito.
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cenox
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martedì 18 dicembre 2012
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quando la distruzione è sinonimo di popolarità
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Tre ragazzi come tanti, diciamo non proprio popolari nella scuola che frequentano, vogliono festeggiare il compleanno di uno di loro, e approfittando di un viaggio d'anniversario dei suoi genitori organizzano una festa. Festa però sarà un termine assai riduttivo per definire questo evento...infatti questa sarà la giusta occasione per riuscire a farsi conoscere da tutti e divenire una leggenda locale! La festa sarà pubblicizzata da chiunque e complici internet ed i social network, la voce si spanderà fin troppo. Ma in fondo era proprio quello l'obiettivo no? Peccato che una volta arrivata la folla sarà davvero difficile far rispettare un minimo di regole ed evitare caos e disastri vari.
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Tre ragazzi come tanti, diciamo non proprio popolari nella scuola che frequentano, vogliono festeggiare il compleanno di uno di loro, e approfittando di un viaggio d'anniversario dei suoi genitori organizzano una festa. Festa però sarà un termine assai riduttivo per definire questo evento...infatti questa sarà la giusta occasione per riuscire a farsi conoscere da tutti e divenire una leggenda locale! La festa sarà pubblicizzata da chiunque e complici internet ed i social network, la voce si spanderà fin troppo. Ma in fondo era proprio quello l'obiettivo no? Peccato che una volta arrivata la folla sarà davvero difficile far rispettare un minimo di regole ed evitare caos e disastri vari. Il film è interamente girato in presa diretta (ed io ribadisco che come spesso accade si tratta di una forzatura piuttosto inutile) e pur senza avere una trama complessa (tutt'altro) riuscirà a evidenziare tutto ciò che non si deve fare (se preso per vero diventa piuttosto diseducativo). Da sottolineare l'evidente irrealtà della reazione dei genitori al ritorno..
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bartleby corinzio
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mercoledì 14 novembre 2012
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la pietosa metafisica del tutto
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Potrei sbilanciarmi con un ammanto alcolico di accelerazione interna ma preferisco leggere quello che mi son scritto sul palmo della mano con il pennarello. Una citazione di Foucault che dice all'incirca così: "Noi moderni cominciamo a renderci conto che sotto la follia, la nevrosi, le inadattabilità sociali, circola una comune esperienza dell'angoscia." E, usando un'espressione che dal mio punto di vista non è proprio entusiasmante, Foucault parla di fascino della "sragione" per l'uomo classico. Fascino che cede invece sotto il rigetto attuato dall'uomo moderno, atto liberatorio dalla "sragione" simboleggiato dall'intenzione da parte di Pierre Paul Royer-Collard di cacciare de Sade dall'ospizio di Charenton, ove è imprigionato per oscenità.
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Potrei sbilanciarmi con un ammanto alcolico di accelerazione interna ma preferisco leggere quello che mi son scritto sul palmo della mano con il pennarello. Una citazione di Foucault che dice all'incirca così: "Noi moderni cominciamo a renderci conto che sotto la follia, la nevrosi, le inadattabilità sociali, circola una comune esperienza dell'angoscia." E, usando un'espressione che dal mio punto di vista non è proprio entusiasmante, Foucault parla di fascino della "sragione" per l'uomo classico. Fascino che cede invece sotto il rigetto attuato dall'uomo moderno, atto liberatorio dalla "sragione" simboleggiato dall'intenzione da parte di Pierre Paul Royer-Collard di cacciare de Sade dall'ospizio di Charenton, ove è imprigionato per oscenità. Il Marchese de Sade, "il suo solo delirio è quello del vizio, e questa specie di vizio non può essere represso in una casa consacrata alla cura medica dell'alienazione". La crisi, nonché la filosofia della crisi, può anche essere speculare alla "sragione", nonché -andando un po' più nei crismi di Foucault - alla "metafisica" del potere. Studiare il potere ed impedire che si tramuti in dominio, contrastarlo anche con occasionali eresie e pungolate eccedenze. Ora, queste sono solo indicazioni di sorta o di scorta, ma dal mio punto di vista -seppur nella loro stramba incompletezza - possono essere una chiave di lettura. Il potere è un'arma che nasce anche dalla contestazione su di esso, contrasto il potere e divengo io potere. Una insidia concreta no? Ora, tutto ciò è paradigmatico di una festa che degenera in caos: una risposta.
Il festeggiato è quello che anche gli stessi genitori riconoscono come uno sfigato. E' uno sfigato, alla sua festa verranno in cinque o sei. Non abbiamo di che preoccuparci e soprattutto, poverino, è giusto che cerchi di divertirsi. I genitori partono per festeggiare - loro sì - l'anniversario di matrimonio e lasciano la casa al figlio e ai suoi due migliori amici. Ed è grazie ad uno dei due amici (quello meno incline a cedere alla sfigataggine di cui godono) che gli invitati supereranno di gran lunga il numero di quattro gatti. Lo svolgersi degli eventi è raccontato grazie alla telecamera di un uomo ombra, l'unico nel gruppo a non bere alcolici e grazie, successivamente, alle riprese fatte da cellulari e altri mezzi. Una sorta quindi di finto documentario sugli eventi e di per sé -anche se stra-abusata- questa è una trovata assai calzante. Il film è il racconto della nascita e del concretizzarsi di una degenerazione. Una generazione in degenerazione. Tette, culi, birra, cannucce, salti, balli, vomiti. Eppure, e datemi pure dello psicopatico, io in tutto questo ci ho visto un che di profondo.
Tecnicamente il film è ben girato e quindi un punto a favore di partenza ma è poi il resto a destare attenzione. Il documentato è un delirante salto heideggeriano, non fate caso se è singolare o inquietante ma dobbiamo saltare dal familiare al non familiare, saltare sul saldo suolo delle nostre vite. Saltare per arrivare dove già siamo, sull'adesso. Solo che l'adesso è critico. Economicamente critico, politicamente critico, socialmente critico. L'altro aspetto sostanziale di una bolgia ubriaca e festaiola è che, per quanto all'apparenza essa rappresenti una massa di pecore in realtà è una forma di singolarità-plurali. Quando si cede agli effluvi alcolici, quando il muro della ragione viene violentemente rotto si è faccia a faccia con noi stessi. Non si è massa, si è nettamente nell'auto-imposizione di me a me. Parafrasando in modo volgare sento di chiamare questa condizione la spontanea autonomia kantiana. Stabilire un principio di comportamento ("vado alla festa e mi sbronzo"), determinare la modalità di azione e seguire il principio scelto. Bevo responsabilmente, ossia mi prendo la responsabilità di sbronzarmi come se non ci fosse un domani. E mi infilo nella comunità non vestito della debolezza delle mie idiosincrasie ma nudo nella forza del mio me a me. Incontro facce, struscio su corpi, capelli femminili sul mio collo, capezzoli femminili sulle mie labbra, sento odori, fumo e scambio il fumo, verso da bere, mi versano da bere. Ciao, come ti chiami? Ciao, posso chiederti una sigaretta? Le sovrastrutture strozzate sul nascere.
La pietosa metafisica del tutto piomba come un macigno il giorno dopo, quando nulla è stato concretizzato a livello dell'oggi. A livello "politico" vi è stato un momento d'aggregazione e di risposta coerente alla crisi abbracciando un'altra crisi: quella singolare nel mondo plurale irrazional-economico. Dalla cenere, o dal vomito, restante si raccoglie un grappolo di tristezza. Per quanto ci siamo scatenati nulla là fuori ha subito il colpo, anzi, siamo stati spinti ancora più indietro e forse ci giochiamo anche un futuro responsabile. E quindi allora che fare se non pensare ad un nuovo appuntamento con il contatto? Oltre all'amaro sbatter la faccia sull'adesso v'è comunque ciò che a livello umano conta di più: l'intersoggettività, il toccarsi, il curarsi l'uno dell'altro, il non restar da soli anche solo per il momento della vomitata all'aperto.
Sì, ben donde, può esser che magari tutto ciò l'ho visto solo io in questo film. Ma mi auguro di no (sempre per parlar di condivisione). Le uniche note critiche sono sulla scarsa introspezione dei personaggi, non dico una ponderosa analisi psicologica ma un pochetto di più avrebbe impreziosito il film che, ripeto, per me è solo apparentemente un film di gente 'embreaca. E, altra nota critica, è per alcuni elementi nel finale. Ma sono piccolezze per un'ora e mezza scarsa di spassosa follia giovanile ove non può che nascere nella diegesi una certa e, mi auguro, comprensiva invidia a partire da un cartello a bordo piscina che dice "solo ragazze nude"; invidia ovviamente non per il cartello ma per la piscina.
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lindo
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sabato 10 novembre 2012
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una festa che spacca le balls
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una stella per il nervoso che mi ha fatto prendere questo abominio di film, anche se secondo me non è un film.
nessuna risata, nessun sorriso, solo sbigottimento per le infinita di volgarita' che dicono i protagonisti e il loro contorno.
una festa da schifo, piena di mignotte, droga e gente incivile che spacca tutto.
se mio figlio dovesse fare una cosa del genere in futuro, lo manderei carcerato personalmente.
da non vedere assolutamente, manco da affittare!
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petersmith
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martedì 30 ottobre 2012
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tutti gli adolescenti andrebbero a una festa così.
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Film molto divertente a mio parere, degno di nota, lo stile di "una notte da leoni" c'è ma comunque non c'entra niente, è stato molto divertente dal punto di vista adolescenziale, infondo trovatemi un adolescente che non andrebbe a una festa del genere ?
Durante la festa è molto difficile da capire chi è che registra con la videocamera, anche se passa da una scena all'altra, ma penso che sia uno dei pezzi forti del film perché non ti annoia, cambiando scenario da un momento all'altro, ti fa veramente capire che è festa.
Film anche divertente con battute e scene che mi hanno fatto molto ridere, chi non vorrebbe infilare un nano nel forno ? ho trovato fantastica quella scena.
Film divertente pollice in su a mio parere.
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(di cenox)
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