La città ideale |
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Un film di Luigi Lo Cascio.
Con Luigi Lo Cascio, Catrinel Marlon, Luigi Maria Burruano, Massimo Foschi, Alfonso Santagata.
continua»
Drammatico,
durata 105 min.
- Italia 2012.
- Cinecittà Luce
uscita giovedì 11 aprile 2013.
MYMONETRO
La città ideale
valutazione media:
3,13
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La crescita idealedi enterthemaxFeedback: 6 |
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sabato 7 settembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Forse la chiave di volta per compendere questo film è in un aforisma del gigante Carl Jung, che recita pressappoco così: tutto ciò che negli altri ci irrita può portarci alla comprensione di noi stessi. Ma in realtà questo film di spunti ne ha tanti: dalla vacuità del nostro concetto di "fatto" (addirittura identificato - sofisticamente - con la parola, il Verbo) all'uranica, metafisica perfezione della città di Siena che, come in un dipinto di De Chirico, priva i propri cittadini della loro umanità (chiaramente Siena intesa come "città ideale", un po' come Palermo che è intesa come città ctonia, materna, ancestrale), passando per il simbolo onirico dell'Incubus, istruttivo ed allo stesso tempo illuminante e che, se accettato, costituisce una svolta per la crescita del personaggio. Perchè di CRESCITA si sta parlando, di individuazione: non è - come ricorda il savio, barbuto avvocato - un essere umano colui che non accetta la propria natura sotterranea, inconscia, anche crudele (come "crudeli" sono i ragni, i coccodrilli che dipinge la bella inquilina, anch'essa simbolo di sensualità). La realtà è sporca, come il fango che traborda dalle tasche, dall'anima di Michele durante la sua unica, vera confessione. Una crescita in quanto la perfezione non esiste, non fa parte della natura, non può essere logicamente dimostrata, ma solo dialetticamente dedotta: esattamente come la Verità. Nel momento in cui il serafico, inumano architetto accetta questa natura ambivalente del proprio Sè, precipitando dalla spirale di ingiustizia trascendentale che lo sta per dissolvere (anzi, negando la perfezione che sta alla base dell'idea di giustizia), finalmente ritorna umano tra gli umani, parte di quella gigantesca catena che compone la nostra specie. Ed è, finalmente, salvo.
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