Quando Hollywood scade nella retorica persino su un delfino
di Roberto Nepoti La Repubblica
Ritrovata sulle coste della Florida, la delfina Winter è trasportata in un acquario dove volontari generosi si prodigano per salvarla. Un incidente, infatti, l’ha privata della coda, senza la quale un delfino non è mai sopravvissuto. Sawyer, rampollo depresso di, nadre single, cambia d’umore a contatto con l’animale. Mostra un certo pudore, la distribuzione italiana, a rititolare L’incredibile storia di Winrer il delfino quello che, in origine, era semplicemente “Il racconto del delfino”. Il film, infatti, è ispirato a una storia autentica (testimoniata, sui titoli, da shot documentari); però il modo in cui la racconta è un concentrato di tutta l’improbabile retorica del film hollywoodiano per ragazzini: animalismo; vecchi saggi; ragazzini induriti che non cessano mai di credere in se stessi; invalidi di guerra aperti al futuro; successo finale quando tutto sembrava andare a rotoli. Nell’epilogo c’è addirittura un capitalista illuminato: il mondo, insomma, come dovrebbe essere e come non è. Il supporting-cast di veterani offre parti simpatiche a Morgan Freeman e Kris Kristofferson.
Da La Repubblica, 13 gennaio 2012
di Roberto Nepoti, 13 gennaio 2012