flyanto
|
domenica 1 maggio 2011
|
mio commento personale
|
|
|
|
Film sull'incontro di due solitudini. Poetico e malinconico. Brava Ambra Angiolini ed ancor più, come sempre del resto, Giuseppe Battiston. Memorabili le scene ambientate nella Villa di Adriano a Tivoli, trionfo di una bellezza classica ormai non più esistente ma sempre incisiva e sconvolgente. Eccezionale la colonna sonora.
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
laurah2o
|
venerdì 29 aprile 2011
|
il modo poetico di affrontare l'attualitá
|
|
|
|
Film interessante e mai banale, recitato da bravissimi attori e con temi di estrema attualitá affrontati in modo poetico. Complimenti!
|
|
[+] lascia un commento a laurah2o »
[ - ] lascia un commento a laurah2o »
|
|
d'accordo? |
|
giuliacanova
|
venerdì 29 aprile 2011
|
un racconto velato di malinconia
|
|
|
|
Il film mi è piaciuto innazitutto proprio per il suo andamento minimalista, per la semplicità dei dialoghi e la storia delicata. Battiston bravissimo nel delineare un personaggio ritagliato proprio per le sue corde recitative. Devo dire che invece Ambra Angiolini non ha dato abbastanza credibilità ad un personaggio che meritava più spessore anche dal lato strettamente espressivo se non proprio recitativo. Il film ci racconta una storia malinconica e fuori dal tempo con una inusuale delicatezza, e creando quella intimità che si crea quando si legge un racconto. Ma senza una presenza determinante come quella di Battiston ad interpretare il bizzarro personaggio del "professore" forse sarebbe stato un film meno riuscito.
|
|
[+] lascia un commento a giuliacanova »
[ - ] lascia un commento a giuliacanova »
|
|
d'accordo? |
|
angelo umana
|
venerdì 29 aprile 2011
|
notizie dagli ultimi
|
|
|
|
L’idea è buona: unire la vita di uno sguattero factotum in una casa d’appuntamenti, il “professore” Giuseppe Battiston (ma ... è diventato così panciuto per esigenze sceniche?) a quella di una prostituta che nella casa ci lavorava, la “marchesa” Ambra Angiolini. Entrambi vanno ricercando un rapporto “normale”, non prezzolato, una vita d’affetto: una sera, forse un sabato, il “professore” si ferma ad osservare “le vite degli altri” nei locali all’aperto, che si divertono, discorrono, intessono relazioni. Lui invece è uno così sfiduciato in sé stesso che non s’aspetta che una donna possa avvicinarlo, “che compagnia ti posso fare io?” dice alla “marchesa” che reclama la sua compagnia nell’ospedale dove è ricoverata.
[+]
L’idea è buona: unire la vita di uno sguattero factotum in una casa d’appuntamenti, il “professore” Giuseppe Battiston (ma ... è diventato così panciuto per esigenze sceniche?) a quella di una prostituta che nella casa ci lavorava, la “marchesa” Ambra Angiolini. Entrambi vanno ricercando un rapporto “normale”, non prezzolato, una vita d’affetto: una sera, forse un sabato, il “professore” si ferma ad osservare “le vite degli altri” nei locali all’aperto, che si divertono, discorrono, intessono relazioni. Lui invece è uno così sfiduciato in sé stesso che non s’aspetta che una donna possa avvicinarlo, “che compagnia ti posso fare io?” dice alla “marchesa” che reclama la sua compagnia nell’ospedale dove è ricoverata. E’ tenero questo innamorarsi di uno apparentemente stupido, inoffensivo, molto naif, tenero a sua volta o non aggressivo. Due indifesi che si uniscono.
Questa è l’idea buona. Ma cosa c’entrava lo spot ripetuto e statico ai preziosi sassi dell’antica Roma? La cosa deve avere qualche relazione con il contributo per l’interesse culturale che il film ha ricevuto, riconoscimento descritto nei titoli di testa, ma non può non far pensare alla ministro “autoreggente” per il Turismo, Brambilla, o al suo capo-benefattore che in un analogo spot crede di essere più convincente coi turisti, oppure ancora al penoso inglese dell’ex ministro Rutelli (quanto ci sarà costato in corsi d’inglese somministrati al poveretto quel “pliiiis caam tu Italy”?). Per reclamizzare Villa Adriana e Roma questo film vale più di quelle costose pubblicità.
All’inizio il film zoppica, non scorre per la scarsa spontaneità del “professore”, in fondo è difficile far lo scemo sul serio. Alla fine i due protagonisti piangono un pianto liberatorio, si scrollano di dosso i clichés che la società o loro stessi si sono attribuiti e finalmente si sorridono l’un l’altra dentro una vetrina. Urgerebbe lettura del libro di Lucentini, ma libri da leggere ne abbiamo troppi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a angelo umana »
[ - ] lascia un commento a angelo umana »
|
|
d'accordo? |
|
paola di giuseppe
|
venerdì 29 aprile 2011
|
ancora "una storia semplice"
|
|
|
|
Con "Notizie degli Scavi" l’Accademia dei Lincei informa la comunità degli studiosi sugli scavi archeologici a partire dalla fine del XIX secolo.
Il cosiddetto “professore” (Battiston) non è uno studioso, eppure c’è in lui un’attrazione imprevedibile verso il reperto archeologico, che si rivela ancor prima che il suo umile lavoro di uomo tuttofare per la casa di appuntamenti di Via Principe Eugenio a Roma lo porti a Tivoli ad accompagnare una delle prostitute, e dove, per passare le due ore di attesa, fa un bel giro a Villa Adriana.
Ci sono dei frammenti marmorei a bassorilievo nell’atrio dell’ospedale dove andrà spesso a trovare la “marchesa” (Ambra Angiolini), prostituta ricoverata per tentato suicidio, e lui s’incanta a guardarli.
[+]
Con "Notizie degli Scavi" l’Accademia dei Lincei informa la comunità degli studiosi sugli scavi archeologici a partire dalla fine del XIX secolo.
Il cosiddetto “professore” (Battiston) non è uno studioso, eppure c’è in lui un’attrazione imprevedibile verso il reperto archeologico, che si rivela ancor prima che il suo umile lavoro di uomo tuttofare per la casa di appuntamenti di Via Principe Eugenio a Roma lo porti a Tivoli ad accompagnare una delle prostitute, e dove, per passare le due ore di attesa, fa un bel giro a Villa Adriana.
Ci sono dei frammenti marmorei a bassorilievo nell’atrio dell’ospedale dove andrà spesso a trovare la “marchesa” (Ambra Angiolini), prostituta ricoverata per tentato suicidio, e lui s’incanta a guardarli.
Sembra che sotto gli enormi strati di adipe che arrotondano il suo corpo si nasconda un bozzolo che non è riuscito a svilupparsi, ed è lì, bloccato nella sua solitudine senza parole che non siano quelle di un gergo quotidiano scarnificato.
Il “professore” non ha neppure un nome, solo questo appellativo, le donne della casa lo trattano come il nulla che è, a lui basta che non lo mandino via, ricorda per qualche tratto Chance il giardiniere di Oltre il giardino, ma la sua non è una metafora, è vita reale nella Roma degli sfigati, dove un giorno tira l’altro alla meno peggio.
Eppure, niente che dia la sensazione di ambienti sordidi e vite di malaffare in questo film che Emidio Greco trae da un racconto di Lucentini, letto nel ’64 e girato 47 anni dopo.
Si può parlare di prostituzione, disperazione, solitudine e minorazione psichica lasciando che prevalga una strana dolcezza, scontrosa e gentile insieme, che emana da quel corpo enorme con un viso di bambino, che racconta a suo modo la visita agli scavi alla donna che lo guarda, e vede in lui quell’umanità di cui ha perduto il ricordo.
E’ un breve epigramma, Notizie degli scavi, ne ha la leggerezza dolente e il sorriso smarrito, non racconta, non indaga, è fatto di sottili vibrazioni e musiche dolcissime, come il secondo movimento del Concerto 20 K.466 - Romance di Mozart, che commenta le stupende riprese di Villa Adriana immersa nel sole dorato dell’estate romana, una scelta musicale perfetta, nel tema sereno e idilliaco affidato al Si bemolle maggiore che scandisce con intervalli ampi tensioni armoniche di grazia sorprendente.
Il “professore” e la “marchesa” riflettono i loro visi nella vetrina illuminata di una strada buia di periferia.
“Glielo fai adesso un sorriso a questa signorina?”
E lui sorride, per la prima volta.
Poi tornerà il buio…
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paola di giuseppe »
[ - ] lascia un commento a paola di giuseppe »
|
|
d'accordo? |
|
g_andrini
|
venerdì 29 aprile 2011
|
bel film
|
|
|
|
E' un film semplice, dalla parte maschile, complesso riguardo la femminilità. Mi piace perchè è originale, semplice nella trama, ma a mio parere sufficientemente profondo da non far pensare di averlo visto inutilmente. Consigliato.
|
|
[+] lascia un commento a g_andrini »
[ - ] lascia un commento a g_andrini »
|
|
d'accordo? |
|
gold82
|
venerdì 29 aprile 2011
|
una bellissima poesia di 90 minuti
|
|
|
|
Un magistrale Emidio Greco dirige in maniera egregia questi due giovani attori italiani. Battiston da il meglio di se vestendo i panni del professore, ragazzo poco più che trententenne forse ingenuo, sicuramente non intelligente che sopravvive ad un'esistenza piatta e colorata allo stesso tempo. Ambra ancora una volta stupisce. Interpreta in modo delicato una fragile donna che vive nella sua solitudine angosciata e piena di paure. i due si prendono per mano in un percorso ideale che li porterà a sorridere davanti ad una vita spesso troppo difficile e pesante da portarsi sulle spalle. Ne esce fuori un piccolo quadro con eccellenti pennellate fatte di dialoghi profondi ed eleganti.
[+]
Un magistrale Emidio Greco dirige in maniera egregia questi due giovani attori italiani. Battiston da il meglio di se vestendo i panni del professore, ragazzo poco più che trententenne forse ingenuo, sicuramente non intelligente che sopravvive ad un'esistenza piatta e colorata allo stesso tempo. Ambra ancora una volta stupisce. Interpreta in modo delicato una fragile donna che vive nella sua solitudine angosciata e piena di paure. i due si prendono per mano in un percorso ideale che li porterà a sorridere davanti ad una vita spesso troppo difficile e pesante da portarsi sulle spalle. Ne esce fuori un piccolo quadro con eccellenti pennellate fatte di dialoghi profondi ed eleganti.
Un film con un ritmo tutto suo, che alterna ai momenti intimi di questa strana coppia ad immagini bellissime di Villa Adriana a Tivoli. 90 minuti da passare piacevolmente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gold82 »
[ - ] lascia un commento a gold82 »
|
|
d'accordo? |
|
mattia longobucco
|
venerdì 29 aprile 2011
|
la potenza comunicatrice delle rovine antiche
|
|
|
|
Ho visto il film e ne sono rimasto particolarmente contento, soprattutto per la delicatezza, velata di profonda malinconia, con cui Giuseppe Battiston (Secondo me uno dei migliori attori italiani) e Ambra Angiolini sono riusciti ad interpretare questa straordinaria quanto strana coppia di due uomini abbandonati a se stessi, impauriti e spaventati per il proprio futuro (Ricordiamo Ambra piangente, che grida:"Ma dove vado io, eh?!" per dimostrare la sua solitudine)! Mi sono piaciuti entrambi i personaggi perché hanno saputo sostenersi a vicenda e rendersi grandi con umiltà: il "Professore" (Come ironicamente veniva chiamato dalle donne della casa) che, da servitore di una donna che lo tratta con indifferenza, con la sua semplicità e la sua passione per la storia romana, riesce a strappare pochi, ma spontanei sorrisi non solo alla "Marchesa" (Un nome apparentemente così nobile, simbolo di fortezza d'animo e di caparbia, affibiato amaramente ad una prostituta), ma anche alla compagna di stanza in ospedale della donna.
[+]
Ho visto il film e ne sono rimasto particolarmente contento, soprattutto per la delicatezza, velata di profonda malinconia, con cui Giuseppe Battiston (Secondo me uno dei migliori attori italiani) e Ambra Angiolini sono riusciti ad interpretare questa straordinaria quanto strana coppia di due uomini abbandonati a se stessi, impauriti e spaventati per il proprio futuro (Ricordiamo Ambra piangente, che grida:"Ma dove vado io, eh?!" per dimostrare la sua solitudine)! Mi sono piaciuti entrambi i personaggi perché hanno saputo sostenersi a vicenda e rendersi grandi con umiltà: il "Professore" (Come ironicamente veniva chiamato dalle donne della casa) che, da servitore di una donna che lo tratta con indifferenza, con la sua semplicità e la sua passione per la storia romana, riesce a strappare pochi, ma spontanei sorrisi non solo alla "Marchesa" (Un nome apparentemente così nobile, simbolo di fortezza d'animo e di caparbia, affibiato amaramente ad una prostituta), ma anche alla compagna di stanza in ospedale della donna. Il fascino delle bellezze dell'antica Roma (La Villa Adriana a Tivoli e i Fori Romani) risulta così essere davvero attuali e a trasmettere un senso di elegante maestosità, che si trasmette nei due personaggi, per il Professore attraverso gli occhi, che guardano con ammirazione il passato, per la Marchesa attraverso le parole dell'uomo. Gli scavi non trasmettono solo notizie storiche, ma trasudano poesia e desiderio di rinnovamento (Notare le inquadrature sui volti e sui corpi delle perfette statue e cariatidi romane). I due uomini si sono, così, creati un mondo personale, ad immagine e somiglianza delle vecchie rovine, in cui essi si trovano in armonia e in corrispondenza biunivoca tra loro, anche se entrambi temono i giudizi altrui (Ricordiamo Ambra che chiede alla sua compagna di stanza di uscire affinché potesse salutare il Professore) e sono intimiditi dai conoscenti (Battiston, quando parla con la ragazza bionda, fissa costantemente il bignè alla crema), ma la loro condizione risulta essere effimero, illusorio, apparente, come i loro sorrisi riflessi nella vetrina della scena finale (Se non sbaglio, tra l'altro, è la vetrina di un negozio di antiquariato). La loro unione simboleggia il loro essere riaffiorati alla luce dopo una vita di tenebre, come le vecchie rovine, che si ergono sullo sfondo di una città che sembra ormai troppo moderna, tecnologicamente avanzata. Il messaggio degli antichi diventa così di conforto per due vite sfortunate, che si trovano a rivivere ciò che gli antichi poeti e scrittori latini e anche greci tramandavano nelle loro opere, ancora oggi di grande attualità come la stessa villa di Adriano. Da consigliare per questo messaggio di speranza e di dolcezza, sentimenti che si fondono tra le mura di una città così fiera portavoce di antichi valori come Roma, e per l'interpretazione straordinaria di tutti gli attori, bravissimi e candidi nei loro ruoli, che riescono a intenerire gli spettatori e a trasportarli nel loro mondo di malinconici sorrisi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mattia longobucco »
[ - ] lascia un commento a mattia longobucco »
|
|
d'accordo? |
|
algernon
|
giovedì 28 aprile 2011
|
il professore e la marchesa
|
|
|
|
film bello e delicato, tratto da un romanzo di Franco Lucentini. narra di un uomo (Battiston) familiarmente chiamato "il professore" dalle prostitute di una casa di tolleranza in via principe amedeo. la "signora" della casa (Iaia Forte) concede al professore vitto e alloggio in cambia di piccoli lavori, fare la spesa, accompagnare le ragazze, e così via. ma quello che colpisce è la semplicità di quest'uomo cosiì ingenuo e impreparato per la vita, e i suoi pensieri un po' infantili recitati ad alta voce. le ragazze gli vogliono bene, altrimenti non sopporterebbero la sua pedanteria. la "marchesa" (Ambra) è ricoverata perché ha tentato il suicidio per una delusione amorosa, il prof la va a trovare più volte e fra i due si svolge un dialogo delicato.
[+]
film bello e delicato, tratto da un romanzo di Franco Lucentini. narra di un uomo (Battiston) familiarmente chiamato "il professore" dalle prostitute di una casa di tolleranza in via principe amedeo. la "signora" della casa (Iaia Forte) concede al professore vitto e alloggio in cambia di piccoli lavori, fare la spesa, accompagnare le ragazze, e così via. ma quello che colpisce è la semplicità di quest'uomo cosiì ingenuo e impreparato per la vita, e i suoi pensieri un po' infantili recitati ad alta voce. le ragazze gli vogliono bene, altrimenti non sopporterebbero la sua pedanteria. la "marchesa" (Ambra) è ricoverata perché ha tentato il suicidio per una delusione amorosa, il prof la va a trovare più volte e fra i due si svolge un dialogo delicato. il prof fa la cronaca degli avvenimenti e fa anche un appassionato resoconto di Villa Adriana, che ha visitato mentre aspettava l'altra ragazza che aveva accompagnato a Tivoli, "per servizio" per così dire. veramente bella l'interpretazione dei due attori. ottimo Emidio Greco, un regista molto valido del quale vale la pena rivedere anche i film precedenti
[-]
|
|
[+] lascia un commento a algernon »
[ - ] lascia un commento a algernon »
|
|
d'accordo? |
|
|