nalipa
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mercoledì 5 ottobre 2011
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battiston, grande e non solo per la stazza...
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si conferma uno degli attori italiani più completi.
Un uomo "il professore" - Battiston - (forse di mezza età) lavora come tuttofare in una appartamento in cui esercitano alcune prostitute.
Tra le tante commissioni, un giorno qialcuno lo invita a visitare "la marchesa" - Angiolini - una prostituta un tempo frequentatrice della casa, che dopo un tentato suicidio é ricoverata in ospedale.
Tra l'uomo e la donna apparentemente tanto diversi inizierà una strana relazione....di scambi...quati surreale|
Due anime in pena con evidenti difficoltà si trovano, bravi entrambi gli interpreti ma Battiston é un gradino più in alto!
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astromelia
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venerdì 30 settembre 2011
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ni
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alternante tra ritmo lento e buona recitazione,il film galleggia grazie ai due attori,battiston sempre eccellente ma qui non nella parte migliore,il film langue in alcuni momenti e le sequenze sulla villa e in mezzo alla gente forse un pò lunghe e non allacciate al contesto,la fine può lasciare intendere l'avvio di un'amicizia oppure la consolazione nel trovare qualcuno che ascolta quando una persona è sola,anche se questo qualcuno non è in grado di esserne all'altezza.
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riccardo76
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mercoledì 13 luglio 2011
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un'umanità negata
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Tratto dall’omonimo racconto di Franco Lucentini, Notizie degli Scavi racconta la maturazione del personaggio chiamato semplicemente “Professore”, interpretato da uno straordinario Giuseppe Battiston, il quale vive in una casa di appuntamenti. In cambio dell’ospitalità, egli svolge lavoretti e commissioni per la maîtresse, detta “ La Signora”, e le altre ragazze. Nerd, in sovrappeso e isolato dagli altri, con i quali è impossibilitato ad instaurare rapporti che vadano al di là di semplici commissioni, egli spesso, anche nelle poche occasioni di conversazione, tende ad rinchiudersi nel suo mondo personale, fatto di pensieri e fantasticherie, spesso futili, suscitate dall’osservazione di oggetti che attraggono la sua attenzione e lo spingono a restare immobile con lo sguardo assente, fisso su di essi.
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Tratto dall’omonimo racconto di Franco Lucentini, Notizie degli Scavi racconta la maturazione del personaggio chiamato semplicemente “Professore”, interpretato da uno straordinario Giuseppe Battiston, il quale vive in una casa di appuntamenti. In cambio dell’ospitalità, egli svolge lavoretti e commissioni per la maîtresse, detta “ La Signora”, e le altre ragazze. Nerd, in sovrappeso e isolato dagli altri, con i quali è impossibilitato ad instaurare rapporti che vadano al di là di semplici commissioni, egli spesso, anche nelle poche occasioni di conversazione, tende ad rinchiudersi nel suo mondo personale, fatto di pensieri e fantasticherie, spesso futili, suscitate dall’osservazione di oggetti che attraggono la sua attenzione e lo spingono a restare immobile con lo sguardo assente, fisso su di essi. Tuttavia, anche da parte degli altri non c’è un reale interesse ad instaurare un vero e proprio rapporto con lui, ricercandolo esclusivamente nel momento del bisogno, come se egli fosse soltanto un mezzo, uno strumento, anziché un essere umano.
Ma qualcosa cambia nel momento in cui al Professore viene commissionata un’ambasciata alla “Marchesa”- un’intensa Ambra Angiolini - una ragazza ricoverata all’ospedale per tentato suicidio d’amore, che egli conosce perché in passato aveva fatto parte dello “staff” della Signora: a lui l’arduo compito di avvertirla della decisione della compagna/convivente di lasciarla e di andare a vivere all’estero per un’occasione di lavoro. Nel momento in cui rincontra la Marchesa, per la prima volta nella sua vita qualcuno non gli chiede di vederlo per una commissione, ma soltanto per avere della compagnia. Tutto ciò provoca uno sconvolgimento non indifferente nell’animo del Professore, che stupito le chiede: “Come posso farti compagnia io??!!”, ritenendosi incapace di interazioni umane. La dolcezza e la solitudine della Marchesa, racchiusa negli occhi intensi di Ambra, riusciranno a far intraprendere al protagonista un viaggio alla scoperta della propria umanità. Le “notizie degli scavi” della Villa di Adriano a Tivoli simboleggiano così la possibilità di riscattare la propria esistenza fatta di solitudine, fornendo argomento di conversazione per poter instaurare un rapporto con la Marchesa, la quale è l’unica disposta ad ascoltarlo interessata. Ella inoltre, rivendicherà l’umanità del Professore, pregandolo di portarla “dove ti pare”, riconoscendogli quindi la possibilità di compiere un’azione secondo il proprio desiderio e non quello di altri. Il viaggio alla scoperta della propria umanità è ormai intrapreso, e per tale motivo il protagonista può ritenersi felice, oltre che per il fatto di aver trovato una persona che sappia apprezzarlo. Per la prima volta, il Professore può dunque sorridere di gioia, e con lui lo spettatore, con la battuta finale di Ambra: “ E faglielo un sorriso a questa signorina!”.
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poldino
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venerdì 3 giugno 2011
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scavi sospesi nel tempo
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Dopo l'inguardabile l'uomo privato, Emidio Greco torna al cinema con un vecchio progetto datato 1964, quando scrisse l'adattamento cinematografico dell'omonimo racconto di Franco Lucentini. Il regista non segue un andamento lineare della storia, ma predilige una sospensione temporale. Anche se questo è apprezzabile da un punto di vista poetico-cinematografico, porta lo spettatore, però ad allontanarsi dalla storia, che risulta troppo inverosimile e forzata in alcuni momenti e decisamente fiacca e monotona in altri. Buone le interpretazioni degli attori protagonisti, ma questo non basta per farne un film riuscito.
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melania
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venerdì 27 maggio 2011
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delicato,poetico
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Ho apprezzato molto questo film sia per il contenuto insolito che per l'ottima interpretazione di Battiston e di Ambra Angiolini.un film che scorre leggero ma che emoziona.Fortemente empatico e tenero il personaggio del "professore".Da consigliae a chi ama i film minimalisti e non banali.
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chiarialessandro
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lunedì 9 maggio 2011
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tema: “si può trasformare una bella idea in un bru
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Peccato; Emidio Greco ha cucinato un piatto stopposo i cui principali ingredienti sono lentezza, monotonia, lungaggine, monotonia, vuoto. La sceneggiatura è latitante, quasi inesistente e questa mancanza è probabilmente foriera di conseguenze negative che vanno dalla necessità di inserire scene difficilmente comprensibili (era proprio indispensabile tediarci vari minuti per mostrarci la frenesia vitale della gente normale – sottolineata dal ritmo martellante della musica – come contrappunto alla mancanza di vitalità che contraddistingue il personaggio di Battiston?) a quella di allungare sino all’esasperazione la durata delle scene per fare in modo che il film eviti una durata lillipuziana.
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Peccato; Emidio Greco ha cucinato un piatto stopposo i cui principali ingredienti sono lentezza, monotonia, lungaggine, monotonia, vuoto. La sceneggiatura è latitante, quasi inesistente e questa mancanza è probabilmente foriera di conseguenze negative che vanno dalla necessità di inserire scene difficilmente comprensibili (era proprio indispensabile tediarci vari minuti per mostrarci la frenesia vitale della gente normale – sottolineata dal ritmo martellante della musica – come contrappunto alla mancanza di vitalità che contraddistingue il personaggio di Battiston?) a quella di allungare sino all’esasperazione la durata delle scene per fare in modo che il film eviti una durata lillipuziana. Conclusione: in questo marasma annegano malinconicamente anche i due (altrove bravi) attori principali.
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renato volpone
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mercoledì 4 maggio 2011
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il professore e la marchesa
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Uno sguardo su una casa di appuntamenti, un uomo un po' autistico, "il professore", e le donne: la "signora", le ragazze...e la "marchesa", che ha tentato il suicidio perchè abbandonata dalla compagna di vita. Tra un servizio e l'altro il protagonista va a trovare la ragazza in ospedale fino a che lei rientra nella casa. Piano piano li accomuna la disperazione di una vita solitaria e si ritrovano abbracciati in un pianto liberatorio. La storia si sviluppa lentamente facendo entrare lo spettatore nell'animo dei protagonisti rendendo normali queste vite un po' al limite. Convincente Battiston che esce dai suoi ruoli usuali e si perde nella bellezza di una visita a "Villa Adriana", con le sue "notizie dagli scavi", anche se la lunga permanenza nel luogo annoia non poco.
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Uno sguardo su una casa di appuntamenti, un uomo un po' autistico, "il professore", e le donne: la "signora", le ragazze...e la "marchesa", che ha tentato il suicidio perchè abbandonata dalla compagna di vita. Tra un servizio e l'altro il protagonista va a trovare la ragazza in ospedale fino a che lei rientra nella casa. Piano piano li accomuna la disperazione di una vita solitaria e si ritrovano abbracciati in un pianto liberatorio. La storia si sviluppa lentamente facendo entrare lo spettatore nell'animo dei protagonisti rendendo normali queste vite un po' al limite. Convincente Battiston che esce dai suoi ruoli usuali e si perde nella bellezza di una visita a "Villa Adriana", con le sue "notizie dagli scavi", anche se la lunga permanenza nel luogo annoia non poco. Comunque un buon film.
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domcana
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mercoledì 4 maggio 2011
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quando l'anima si riempe
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Una bella storia dal sapore delicato e un pò nostalgico. Sono rimasto piacevolmete coinvolto dal film, in quanto se pur scorreva in maniera lenta e senza sussulti, lasciava però allo spettatore il desiderio di sapere come maturava il dialogo tra i protagonisti.
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eljmukka
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mercoledì 4 maggio 2011
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un film delicato
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Buon film delicato e poetico interpretato da bravissimi attori.
Bellissima anche la regia.
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everyone
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mercoledì 4 maggio 2011
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una bella sorpresa.
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Un momento intimo delicato opposto all'odierno comune sentire è ciò che questo film comunica.Non vi succede molto nei 90 minuti di durata ma ciò che lo spettatore al contrario riceve è tanto.Gli interpreti sono bravi credibili,le riprese esterne esteticamente assai belle specie quelle girate a Villa Adriana che ci fanno riflettere sulla bellezza del passato in rapporto alla bruttezza di certi luoghi"moderni"delle nostre città attuali....
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