Il ragazzo passa molto tempo su Oz: un mondo virtuale che permette di svolgere qualsiasi attività grazie ad avatar che rappresentano in tutto e per tutto le persone che li controllano.
La differenza che separa il mondo reale da quello di Oz è talmente sottile che qualsiasi cosa succeda ad uno di questi due universi ha ripercussioni sull'altro.
All'inizio delle vacanze Natsuki, una ragazza molto popolare, chiede a Kenji di accompagnarla al novantesimo compleanno della nonna.
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“Summer Wars” racconta la storia di un sedicenne di nome Kenji, genio della matematica e dell'informatica, ma con molti problemi nel socializzare.
Il ragazzo passa molto tempo su Oz: un mondo virtuale che permette di svolgere qualsiasi attività grazie ad avatar che rappresentano in tutto e per tutto le persone che li controllano.
La differenza che separa il mondo reale da quello di Oz è talmente sottile che qualsiasi cosa succeda ad uno di questi due universi ha ripercussioni sull'altro.
All'inizio delle vacanze Natsuki, una ragazza molto popolare, chiede a Kenji di accompagnarla al novantesimo compleanno della nonna. Senza sapere molto altro il giovane accetta. Una volta raggiunta la casa in campagna dove si svolgeranno i festeggiamenti si scopre che Natsuki ha portato Kenji per spacciarlo come suo fidanzato e come suo probabile sposo. Il timidissimo ragazzo quindi verrà sobillato di domande imbarazzanti dai parenti dell'amica, ma piano piano si scioglierà ed imparerà a relazionarsi e ad imporsi anche su persone che conosce appena.
Contemporaneamente un'intelligenza virtuale si è impossessata dell'avatar del protagonista e sta distruggendo il mondo di Oz, mandando in confusione dispositivi come GPS, satelliti, semafori e molto altro, creando il panico tra la popolazione. La nonna novantenne sfruttando le sue conoscenze sprona tutti a dare sostegno alle persone bisognose e di non farsi intimidire da questa situazione.
Intanto il nostro protagonista con le sue capacità informatiche deve trovare un modo per fermare questa intelligenza virtuale per ripristinare l'ordine in Oz tra mille difficoltà e mille imprevvisti, ma con l'aiuto incondizionato, o quasi, dei parenti di Natsuki.
Dopo “La ragazza che saltava nel tempo” Mamoru Hosoda torna dietro la sua virtuale cinepresa e ci delizia con un film godibile e tutto sommato ben riuscito, anche se non all'altezza del suo precende lavoro.
Il punto forte di “Summer Wars” sono sicuramente i disegni, di chiara ispirazione ghibliana, molto curati dai colori brillanti e vivaci quando l'azione si svolge nella campagna rigogliosa, mentre quando siamo in città i colori si fanno più grigi e depressi. Azzeccata l'idea di rappresentare il mondo virtuale di Oz in maniera geometrica e squadrata in contrapposizione con il mondo reale raffigurato con linee dolci e più stondate, giusto per far sembrare, solo apparentemente, questi due universi diversi e distaccati.
Purtroppo però né la caratterizzazione né la trama sono all'altezza della grafica.
Infatti nessun personaggio è analizzato profondamente, anzi le informazioni che passano allo spettatore sono funzionali solamente allo sviluppo della vicenda e non alla comprensione interiore del soggetto in questione. L'intenzione del regista era sicuramente quella di far focalizzare l'attenzione sulla trama. Nonostante la storia sia intrigante e ben articolata manca di imprevedibilità e di effetto sorpresa: infatti i colpi di scena sono veramente pochi e il finale pecca un po' di banalità.
Quindi la regia di Hosoda non è esaltante e coinvolgente come nel suo precedente film, si limita a far fluire gli eventi modo troppo lineare e aspettato senza quel pizzico di caos che caratterizzava “La ragazza che saltava nel tempo”.
Comunque sia vengono proposti messaggi importanti come l'importanza della famiglia e la solidarietà nei momenti di difficoltà. Kenji ci insegna a credere nelle nostre capacità e a non sottovalutarci mai.
Tirando le somme “Summer Wars”scorre bene senza intoppi, anche se presenta qualche lacuna importante è un film più che gradevole.
VOTO: 6.5/10
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