Lebanon |
||||||||||||||
Un film di Samuel Maoz.
Con Oshri Cohen, Michael Moshonov, Zohar Shtrauss, Reymond Amsalem, Itay Tiran.
continua»
Drammatico,
durata 90 min.
- Israele, Germania, Francia, Libano 2009.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 23 ottobre 2009.
- VM 14 -
MYMONETRO
Lebanon
valutazione media:
3,57
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
…sopra la terra nera…di Paola Di GiuseppeFeedback: 25414 | altri commenti e recensioni di Paola Di Giuseppe |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 1 novembre 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
6 ottobre ’73, festa dello Yom Kippur, Israele contro Siria ed Egitto; 6 giugno 1982, prima guerra Israele/Libano. Amos Gitai, Ari Folman, Samuel Maoz le hanno combattute e ce le raccontano. Eran Riklis ha raccontato, un anno fa, la “guerra” dei limoni che, dopo “La sposa siriana”, ha parlato di confini, segnati da un muro o bruciati da odio etnico, fa lo stesso, comunque confini. Il conflitto arabo/israeliano si sta avvicinando al top delle classifiche quanto a rappresentazione cinematografica della guerra nel mondo del secondo dopoguerra, il mondo, cioè, pacificato dagli accordi di Yalta. Superato finora solo dalla guerra del Vietnam, quasi a pari merito con la crisi dell’ex Jugoslavia, si potrebbe stabilire un confronto non più numerico ma sul grado di orrore che si è capaci di rappresentare al cinema. O, forse, meglio stabilire parallelismi fra i modi che, di volta in volta, ognuno ha scelto per esorcizzarlo, quell’orrore. La coloratissima scena d’amore body painting, che apre e chiude Kippur, aiuta a dimenticare il monocromatismo del fango fetido in cui affondano i barellieri di Gitai, in una esasperante lentezza di movimenti da incubo claustrofobico; la storiella raccontata dentro il carro di Lebanon sulla morte del padre e sulla maestra che consola l’orfanello e gli dà una mano a liberarsi dall’angoscia, strappa una risata alla sala, attanagliata da ossessivi rumori sferraglianti,visioni di bassa macelleria, primissimi piani di occhi terrorizzati e facce annerite e sudate. O, forse, si può ricordare il giardino di limoni di Sama,che continua a frusciare al vento davanti alle torrette di guardia del muro di Gaza, o la musica di Bach che scende pietosa sul corpicino del bambino terrorista straziato dal carro armato del Valzer con Bashir. O, infine, il campo di girasoli a perdita d’occhio su cui la macchina da presa resta ferma a lungo, in apertura di Lebanon, sotto un cielo fermo di immobile fissità, che si riempie, in chiusura (stessa ring composition di Kippur) di un carro armato che copre quasi tutto l’orizzonte. Sembra abbandonato, ferraglia (come dice la scritta sul fianco) però quante belle corolle gialle avrà schiacciato! Dicono che sopra la terra nera // la cosa più bella sia una fila di cavalieri,// o di opliti, o di navi.// io dico: quello che s'ama (SAFFO)
[+] lascia un commento a paola di giuseppe »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Paola Di Giuseppe:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | fulvieri 2° | paola di giuseppe 3° | peer gynt 4° | paolorol 5° | reservoir dogs 6° | oh dae soo 7° | wilsons 8° | estonia 9° | ennio |
Festival di Venezia (1) Nastri d'Argento (1) European Film Awards (7) Articoli & News |