raskolnikov
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mercoledì 23 marzo 2011
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il compleanno.
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Due coppie; Matteo/Francesca e Diego/Shary, hanno deciso di prendere una casa al mare per trascorrere le vacanze.
L'equilibrio già precario viene totalmente distrutto dall'arrivo del figlio diciottenne di Diego e Shary, interpretato dal bellissimo Thyago Alves alla sua prima prova di attore, con la speranza che resti l'unica. Matteo prova un'attrazione incontrollabile verso l'adolescente, motore per cui si svilupperà una vera e propria tragedia.
I personaggi del Compleanno sfiorano il ridicolo. Matteo (Massimo Poggio) fa l'analista, è l'intellettuale del gruppo, annoiato si sente superiore agli altri personaggi.
Come facciamo a capire che è l'intellettuale del gruppo?
Filiberti ha pensato bene di fargli dire e fare “cose” da intellettuale; nella prima sequenza a teatro commenta l'opera Tristano e Isotta con “C'è troppo Shopenauer”.
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Due coppie; Matteo/Francesca e Diego/Shary, hanno deciso di prendere una casa al mare per trascorrere le vacanze.
L'equilibrio già precario viene totalmente distrutto dall'arrivo del figlio diciottenne di Diego e Shary, interpretato dal bellissimo Thyago Alves alla sua prima prova di attore, con la speranza che resti l'unica. Matteo prova un'attrazione incontrollabile verso l'adolescente, motore per cui si svilupperà una vera e propria tragedia.
I personaggi del Compleanno sfiorano il ridicolo. Matteo (Massimo Poggio) fa l'analista, è l'intellettuale del gruppo, annoiato si sente superiore agli altri personaggi.
Come facciamo a capire che è l'intellettuale del gruppo?
Filiberti ha pensato bene di fargli dire e fare “cose” da intellettuale; nella prima sequenza a teatro commenta l'opera Tristano e Isotta con “C'è troppo Shopenauer”. In spiaggia tutti sono a giocare spensierati tranne lui che legge Proust. Insomma per fare l'intellettuale basta pensare molto, leggere un autore ritenuto un maestro della letteratura e ogni tanto dire un nome di un filosofo a caso.
Diego (Alessandro Gassman) dovrebbe essere il contrario, un fancazzista (cit.), per pigrizia è finito a lavorare nello studio del padre che odia. Chiaramente è frustrato, chiaramente tradisce la moglie e così via per la strada dei clichè.
Shary (Michela Cescon) è una pazza isterica, perché se una donna cresce sola il figlio ed ha anche una carriera figurati se non ha un esaurimento nervoso.
Francesca (Maria De Medeiros) è succube del marito si sente sempre inadeguata, però è tanto sensibile, e qui un'altra trovata geniale dello sceneggiatore: muore una sconosciuta affogata, Francesca si dispera come fosse figlia sua e voilà la sensibilità.
Thyago Alves, tralasciando che il personaggio ha 18 anni e l'attore una trentina, ha solo due espressioni, quella da stoccafisso e quella da “quanto sono fico”.
La tensione sessuale che si dovrebbe percepire per tutto il film fino all'estasi finale è imbarazzante.
Anche in questo caso tutto viene esplicitato attraverso delle situazioni banali, la crema sulla schiena in spiaggia, Matteo che spia David mentre si fa la doccia.
Ah e siccome c'è la pulsione erotica ci si masturba un casino.
Il regista crede poi che per alimentare la tensione e il turbamento interiore di Matteo sia necessario un montaggio alternato veloce, ai limiti del sopportabile e far vibrare di continuo il viso di Matteo per sottolineare quanto è teso.
Filiberti sceglie di fare un film per un pubblico esigente e attivo ma senza dargli spunti di riflessione, senza lasciare qualcosa alla libera interpretazione.
Non può non venire alla mente Morte a Venezia che con sobrietà e tensione dimostra quanto può essere contorta la psiche umana o l'attenzione di Almodovar per i corpi desiderati.
Se l'intento era quello di creare un melò contemporaneo riprendendo i due grandi registi, l'opera piuttosto ricorda una telenovela sud-americana, c'è una dissolvenza incrociata all'inizio fra paesaggio marino e primo piano di Matteo che è raccapricciante, forse osa di più giusto per la tematica omosessuale, ridotta al minimo e mai approfondita.
Il parallelismo tra la storia dell'elisir d'amore , che permette di abbandonarsi alle passioni carnali, di Tristano e Isotta e il bicchiere di birra tra Matteo e David è un altro esempio di come Filiberti strizza l'occhio ad un pubblico colto che conosce l'opera e Wagner, che interviene nella colonna sonora nei momenti di maggior pathos ed eros.
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ralphscott
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venerdì 4 ottobre 2013
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trama intrigante,realizzazzione scolastica
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Patinato allestimento che perde in sostanza privilegiando una forzata ricerca delle immagini,per quanto belle. Frequenti le panoramiche da cartolina,a "Il compleanno di David" manca tensione narrativa,nonostante gli umori intensi emergano rovinosamente ed offrano tensioni di sicura presa sullo spettatore. L'ossessione di Matteo (un Massimo Poggio specializzato in ruoli omo) viene urlata da una sceneggiatura a cui gioverebbe un registro più ricco di sfumature. Certe scene sono ben realizzate,come la corsa in moto. Nel complesso piacevole,ma Filiberti non é né Sirk né Almodovar.
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franto70
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venerdì 11 febbraio 2011
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bravi attori
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Film interessante, con ottime ambientazioni che fanno venir voglia di partire subito per le vacanze. Una Piera degli Esposti in un ruolo secondario ma da antologia. Unica pecca: la scena col sottofondo di "Maledetta Primavera" che ho trovato alquanto ridicola
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