jack
|
mercoledì 14 gennaio 2009
|
apologia di un deficiente
|
|
|
|
il sottotitolo di W. è "a life misunderestimated", da uno dei celebri nelogisimi coniati da George W. bush durante il suo mandato. E tanto basta a capire che Oliver Stone non è certo un fan dell'uscente Presidente. Quello che Oliver Stone sceglie di raccontare , in un 'alternanza di piani temporali ,è un insieme di momenti significativi, ma quasi mai pubblici, della vita di George W., dagli anni del college agli inizi della guerra in Iraq. Impietosamente, assistiamo all'ascesa di un uomo mediocre ma determinato, ottusamente granitico, complessato, alla ricerca di un'approvazione paterna che nemmeno con la presidenza degli Stati Uniti sembra definitivamente essere concessa. Josh Brolin è bravissimo nel caratterizzare la difficoltà di una persona sempre al limite delle proprie capacità intellettuali, costretto a rinunciare alle proprie modeste ambizioni da americano medio per sobbarcarsi il peso del nome Bush.
[+]
il sottotitolo di W. è "a life misunderestimated", da uno dei celebri nelogisimi coniati da George W. bush durante il suo mandato. E tanto basta a capire che Oliver Stone non è certo un fan dell'uscente Presidente. Quello che Oliver Stone sceglie di raccontare , in un 'alternanza di piani temporali ,è un insieme di momenti significativi, ma quasi mai pubblici, della vita di George W., dagli anni del college agli inizi della guerra in Iraq. Impietosamente, assistiamo all'ascesa di un uomo mediocre ma determinato, ottusamente granitico, complessato, alla ricerca di un'approvazione paterna che nemmeno con la presidenza degli Stati Uniti sembra definitivamente essere concessa. Josh Brolin è bravissimo nel caratterizzare la difficoltà di una persona sempre al limite delle proprie capacità intellettuali, costretto a rinunciare alle proprie modeste ambizioni da americano medio per sobbarcarsi il peso del nome Bush. Niente di nuovo sotto il sole, che Bush non sia acutissimo è risaputo, e infatti Stone non calca la mano, lasciando agli epigoni di Micheal Moore e a Youtube la testimonianza delle varie assurdità dette e fatte in otto anni di presidenza, e si concentra sul tortuoso percorso umano fatto di problemi caratteriali, alcol e redenzione religiosa, tanto da mostrare un Bush convinto che sia Dio stesso a chiedergli di candidarsi per la Presidenza. Una sorta di Forrest Gump tristemente reale, la vittoria della volontà e della mediocrità sull'intelligenza e la cultura, la vita di un uomo che senza il cognome Bush sulle spalle sarebbe finito... a votare qualcuno con il nome Bush sulle spalle. Le riunioni del governo americano, sperando che non siano davvero così, mostrano un Bush attaccato agli ideali Dio-Patria-Famiglia ottimo strumento di mass-distraction per la Banda Bassotti Cheney-Rumsfeld alla conquista dei pozzi di petrolio del medio oriente. E anche qui, al di là delle varie prove d'attore più o meno buone, non è che ci sia molto da dire. Si sa già tutto, Oliver Stone si spreca a metterci qualche canzoncina popolare americana in versione grottesca e divertente, in modo da infarcire di ridicolo, o di tragico, il tutto.
E il problema di W. forse è proprio questo, che il tono del film oscilla in continuazione tra il necessariamente grottesco e il realmente tragico, due facce della stessa medaglia, quando a prendere le decisioni del Paese più importante del mondo è chiamato un uomo che non ha le capacità di farlo. Non c'è attacco, non c'è apologia, sembra solo uno sconcertato " guardate in mano a chi siamo in grado di metterci, meno male che è finita". Per ora. W. non è un capolavoro, ma visto l'argomento scelto, forse era difficile fare di meglio.
[-]
[+] recensione splendida
(di para)
[ - ] recensione splendida
|
|
[+] lascia un commento a jack »
[ - ] lascia un commento a jack »
|
|
d'accordo? |
|
jw
|
martedì 20 gennaio 2009
|
piatto per rappresentare un presidente mediocre
|
|
|
|
Credo che sia stato fatto volutamente piatto e vuoto di ideali proprio per rappresentare un presidente piatto, mediocre, senza ideali se non quella specie di fanatismo religioso inculcatogli dal pastore protestante. Si vede il desiderio di Bush figlio di superare Bush padre per riscattare la sua nomea di figlio "non eccellente... decisamente mediocre". Un film molto sottile a livello psicologico in cui il regista sa raffigurare in pieno la storia dell'ascesa di George W. Bush a Presidente degli Stati Uniti. E' un film abbastanza grottesco, ben interpretato. C'è una scena in cui viene rivelato il vero scopo della guerra in Iraq: impadronirsi del petrolio iracheno. Mancano scene importanti della vita di Bush: quando disse che sarebbe bene tagliare tutti gli alberi per evitare che possano formarsi incendi, e allo stesso tempo incrementare l'industria del legno - frase che l'ha reso il più "cretino" dei presidenti d'America (oltre che il peggiore per altri fatti commessi).
[+]
Credo che sia stato fatto volutamente piatto e vuoto di ideali proprio per rappresentare un presidente piatto, mediocre, senza ideali se non quella specie di fanatismo religioso inculcatogli dal pastore protestante. Si vede il desiderio di Bush figlio di superare Bush padre per riscattare la sua nomea di figlio "non eccellente... decisamente mediocre". Un film molto sottile a livello psicologico in cui il regista sa raffigurare in pieno la storia dell'ascesa di George W. Bush a Presidente degli Stati Uniti. E' un film abbastanza grottesco, ben interpretato. C'è una scena in cui viene rivelato il vero scopo della guerra in Iraq: impadronirsi del petrolio iracheno. Mancano scene importanti della vita di Bush: quando disse che sarebbe bene tagliare tutti gli alberi per evitare che possano formarsi incendi, e allo stesso tempo incrementare l'industria del legno - frase che l'ha reso il più "cretino" dei presidenti d'America (oltre che il peggiore per altri fatti commessi). Si vedono poco (o niente) le sofferenze causate tra gli iracheni dai bombardamenti americani. Simpatica la scena in cui Bush porta una maglietta a un militare colpito con le dita mancanti e la faccia mutilata... e non potendo fargliela indossare subito, gliela pone sul petto... E' un film ben fatto, ma manca quella drammaticità e intensità che Oliver Stone ha messo negli altri suoi film. Forse perché la vita di Bush è senza valori, come un burattino in mano alle multinazionali del petrolio, tra cui eccelle la Exxon, da noi chiamata Esso, che finanziò la campagna di Bush e ottenne in cambio la mancata firma agli accordi di Kyoto sull'inquinamento globale e il contratto con cui si sarebbe usato il petrolio della Exxon per tutte le attività belliche della guerra in Iraq. Nell'insieme mi è piaciuto, ma me l'aspettavo migliore, più forte. Non mi è piaciuto il preoccuaprsi di Bush perché non siano torturati i prigionieri di Guantanamo, anche se lì si fa una caricatura...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jw »
[ - ] lascia un commento a jw »
|
|
d'accordo? |
|
pep
|
venerdì 20 febbraio 2009
|
il ritratto di un buffone
|
|
|
|
L'ho visto neanche un mese fa su LA7.Sicuramente non è uno dei migliori film di Stone visto che i suoi capolavori sono altri come Platoon,JFK,Nato il 4 di luglio e altri,ma devo dire che rispetto a come è stato valutato mi aspettavo di peggio.Il film l'ho trovato molto piacevole e mi ha dato modo di conoscere meglio l'ex presidente degli Stati Uniti,o per meglio dire l'ex pagliaccio degli Stati uniti.Una persona forte presuntuosa e arrogante che per tutta la vita ha creduto di essere speciale e portato per fare grandi cose...ma niente sarà come lui aveva sperato.Inoltre il Stone ha descritto il rapporto quasi "Conflittuale"che George aveva nei confronti del padre.Inoltre in un'intervista il regista ha dichiarato di aver frequentato l'università con Bush.
[+]
L'ho visto neanche un mese fa su LA7.Sicuramente non è uno dei migliori film di Stone visto che i suoi capolavori sono altri come Platoon,JFK,Nato il 4 di luglio e altri,ma devo dire che rispetto a come è stato valutato mi aspettavo di peggio.Il film l'ho trovato molto piacevole e mi ha dato modo di conoscere meglio l'ex presidente degli Stati Uniti,o per meglio dire l'ex pagliaccio degli Stati uniti.Una persona forte presuntuosa e arrogante che per tutta la vita ha creduto di essere speciale e portato per fare grandi cose...ma niente sarà come lui aveva sperato.Inoltre il Stone ha descritto il rapporto quasi "Conflittuale"che George aveva nei confronti del padre.Inoltre in un'intervista il regista ha dichiarato di aver frequentato l'università con Bush.Non ricordo se disse se si conoscevano,ma questo è stato forse un punto a suo vantaggio visto che avrà avuto modo di vedere com'era l'ex presidente da giovane.Un film interessante che mi ha dato la possibilità di conoscere aspetti di Bush che non conoscevo e poi credo che Oliver Stone sia il regista più adatto per un film biografico sul presidente degli Stati Uniti
[-]
[+] uhm
(di schwarzenegger)
[ - ] uhm
|
|
[+] lascia un commento a pep »
[ - ] lascia un commento a pep »
|
|
d'accordo? |
|
inesperto
|
martedì 13 novembre 2018
|
bravo brolin
|
|
|
|
C'è meno parodia di quanto ci si aspetti. E' soprattutto un film biografico, Stone non ha calcato la mano: appena qualche congiuntivo inciampato e dei modi di fare da guascone di buona famiglia. L'11 settembre non è affrontato (lo si lascia in sottofondo come ragione di ogni decisione militare); così come sui brogli della prima elezione c'è giusto una battuta di Bush senior. Nel complesso, si racconta la giovinezza di George W. ed il suo primo mandato. Ciò che viene messo in evidenza è la particolare crudezza di Dick Cheney e l'impotenza politica di Colin Powell all'interno del gabinetto di guerra.
|
|
[+] lascia un commento a inesperto »
[ - ] lascia un commento a inesperto »
|
|
d'accordo? |
|
paolp78
|
domenica 3 marzo 2024
|
troppo fazioso
|
|
|
|
Le opere biografiche sono solitamente realizzate da autori (siano essi scrittori o cineasti, come in questo caso) che ammirano o comunque nutrono un forte interesse per il personaggio che raccontano, sicché le biografie o sono una fedele e quanto più esaustiva ricostruzione dei fatti, realizzandosi così qualcosa di preminente valore storiografico, oppure accentuano tratti positivi della storia narrata, romanzandola quindi per renderla più accattivante per il pubblico.
In questo caso il grande regista Oliver Stone sfugge da questo schema, realizzando una biografia che si schiera apertamente contro il protagonista, l’es Presidente americano George W. Bush, che chiaramente non è ammirato né tanto meno amato da Stone.
[+]
Le opere biografiche sono solitamente realizzate da autori (siano essi scrittori o cineasti, come in questo caso) che ammirano o comunque nutrono un forte interesse per il personaggio che raccontano, sicché le biografie o sono una fedele e quanto più esaustiva ricostruzione dei fatti, realizzandosi così qualcosa di preminente valore storiografico, oppure accentuano tratti positivi della storia narrata, romanzandola quindi per renderla più accattivante per il pubblico.
In questo caso il grande regista Oliver Stone sfugge da questo schema, realizzando una biografia che si schiera apertamente contro il protagonista, l’es Presidente americano George W. Bush, che chiaramente non è ammirato né tanto meno amato da Stone.
L’opera risulta marcatamente denigratoria e faziosamente incompleta. Bush viene descritto come un uomo privo di qualità, rozzo, ignorante, debole e insicuro. Molte fasi fondamentali della vita di Bush e della sua presidenza non sono raccontate, proprio al fine di omettere vicende che inevitabilmente avrebbero assunto un significato contrastante con l’ostile resto del racconto. Non sono mostrate le vittorie elettorali di Bush, ed in particolare viene del tutto omessa quella esaltante, ottenuta sul filo di lana alle presidenziali per il primo mandato, contro il favoritissimo Al Gore. Non viene neppure raccontata la tragedia dell’11 settembre e soprattutto la reazione avuta dall’America guidata da Bush (omissione davvero imperdonabile), di cui a mio avviso resta simbolo emblematico il discorso che il Presidente fece dalle macerie di “Ground zero” all’indomani del terribile attacco terroristico.
Il film è comunque ben costruito e ben diretto da Stone, sebbene si nota qualche tempo morto che poteva essere eliminato.
La parte del protagonista è affidata a Josh Brolin, che non sfigura ma nemmeno lascia il segno. Accanto a Brolin c’è un nutrito cast, impegnato a ricoprire i ruoli dei familiari di Bush e dei componenti del suo gabinetto, questi ultimi in particolare descritti in modo spiccatamente negativo, quasi diffamatorio. Abbiamo così Elizabeth Banks nella parte della moglie di Bush, Laura; il bravo caratterista James Cromwell nella parte del padre di Bush; e la grande Ellen Burstyn in quelli della madre Barbara. I collaboratori di Bush sono invece interpretati da Richard Dreyfuss, che veste i panni di un viscido Dick Cheney; Scott Glenn nella parte di Donald Rumsfeld, quello che viene dipinto peggio di tutti, manco fosse un matto invasato; e poi ancora Thandie Newton, Jeffrey Wright, Toby Jones e Bruce McGill rispettivamente nelle parti di Condoleezza Rice, Colin Powell, Karl Rove e George Tenet; si ricorda infine Stacy Keach che fa una buona riuscita nei panni del reverendo che fece diventare Bush un fervente cristiano.
Ottima la tecnica registica di Stone, molto brava anche ad alternare le parti della narrazione ambientate nel presente con quelle del passato.
L’opera resta penalizzata dall’eccessiva faziosità e mancanza di equilibrio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
|
d'accordo? |
|
dablo
|
domenica 1 marzo 2009
|
ma non riesco a capire
|
|
|
|
A parte il fim estremamente noioso che mi sembra batta e ribatta sul rapporto conflittuale con il padre, con un lavoro stabile, con i rappori familiari; insomma con tutte quei modi di essere "buon americano" che il buon Stone ha sempre combattuto e criticato. Insomma a parte questo, quello che mi stupisce è che gli stessi americani che hanno confermato per due volte Bush alla Casa Bianca eleggendo, secondo Stone un'inconcludente ubriacone caduto sulla strada di Damasco e risorto seguendo una stella (cometa a stelle e strisce s'intende)sono poi rinsaviti votando per Obama. Che i mutui subprime abbiano operato il miracolo?
[+] pensa che noi abbiamo ancora il buffone...
(di caroline)
[ - ] pensa che noi abbiamo ancora il buffone...
[+] pensa che noi abbiamo ancora il buffone...
(di caroline)
[ - ] pensa che noi abbiamo ancora il buffone...
|
|
[+] lascia un commento a dablo »
[ - ] lascia un commento a dablo »
|
|
d'accordo? |
|
|