Scusa ma ti chiamo amore

Devo dire che "Scusa ma ti chiamo amore" è senza dubbio la migliore trasposizione dei libri di Moccia, superiore persino all' intramontabile "Tre Metri sopra il cielo" che ha fatto sognare milioni di ragazzine qualche anno fa. Moccia ha la grande capacità di rappresentare l'amore, soprattutto adolescenziale, come se fosse un sogno, non utopico ma tramutabile in realtà. Ho molto apprezzato Raul Bova in questo ruolo da trentasettenne in crisi di abbandono, restio ad affrontare una storia impossibile che poi si tradurrà nel vero amore. Anche la Quattrociocche ha dimostrato di essere idonea al ruolo pur non avendo alcuna esperienza cinematografica. La storia riproduce fedelmente quanto raccontato nel libro ed è una storia appassionante, forse eccessivamente mielosa e banale nel finale ma nel complesso carina. Inoltre non mancano spunti per fragorose risate che rendono questa commedia un pò più interessante dei soliti filmetti romantici. Ho molto apprezzato anche la scena d'amore tra i gelsomini, molto romantica e le citazioni d'autore che scorrevano durante il film. Insomma è un bel film soft per ridere e soprattutto per sognare o ricordare i propri diciotto anni, in cui l'amore muove il mondo. Certe emozioni, così importanti e forti, talvolta sono precluse al mondo dei " grandi" ed è per questo che oggi si vive ogni cosa in maniera mediocre. Dunque la conclusione a cui giungo dopo questo divertente film è: "Adulti: ritorniamo a sognare e ad avere il coraggio di concretizzare i nostri sogni."