La felicità porta fortuna - Happy Go Lucky

che sorpresa! dovevo uscire con una ragazza che mi ha dato il due di picche, dunque o me ne stavo a casa a chiedermi "perché" o me ne andavo al cinema a vedermi il nuovo film di leigh. ho fatto la cosa giusta: sono uscito. fin da subito si coglie lo spirito e lo stile del grande regista inglese, con le sue tipiche inquadrature verticali che costituiscono un vero e proprio marchio di fabbrica. ecco che, dopo i titoli, il formato si allarga a seguire la storia di pauline detta poppy, trentenne che lavora come insegnante in una scuola elementare, che divide l'appartamento con un'amica, nel tempo libero, segue lezioni di guida e di flamenco ed è a un passo dal trovare l'amore che, senza affanno, sta cercando. per quanto molti altri personaggi che incontra cerchino di "smontare" più o meno volontariamente la nostra eroina, poppy non può non sorridere alla vita, e in questo modo come insegna louis armstrong "sorride e il mondo le sorride". figure di contorno gustosissime e riuscite (uno su tutti, l'insegnante di guida), una colonna sonora quasi fiabesca (con all'inizio quella common people dei pulp che potrebbe essere l'inno del cinema di leigh, o di loach), la fotografia di dick pope ricca di colori e una sceneggiatura ricca di spirito collaborano con la straordinaria protagonista alla riuscita di un film che potrebbe essere accostato al più famoso amèlie, ma che probabilmente e ingiustamente non diverrà mai altrettanto famoso, ed è un peccato, perché questo "happy-go-lucky" alla fine lascia sensazioni non dissimili da quelle che ogni volta vengono offerte dalla visione de "la vita è meravigliosa". buona fortuna a tutti!