Burn After Reading - A prova di spia

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Un film di Ethan Coen, Joel Coen. Con George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Brad Pitt, Tilda Swinton.
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Titolo originale Burn After Reading. Commedia, durata 96 min. - USA 2008. - Medusa uscita venerdì 19 settembre 2008. MYMONETRO Burn After Reading - A prova di spia * * * - - valutazione media: 3,03 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

I Coen o la suprema idiozia dell'indifferenza Valutazione 0 stelle su cinque

di sandra


Feedback:
domenica 21 settembre 2008

Scemo più scemo, ma non solo: ciò che colpisce nella girandola impazzita che travolge e stritola i personaggi di "Burn after reading" è la reciproca, totale cecità. Non si accorge l'agente della Cia Cox che sua moglie, oltre a disprezzarlo, lo tradisce con l'altrettanto ridicolo e indifferente agente del Tesoro; non vede Linda, la donna che vuole reinventare se stessa con la chirurgia estetica, l'uomo che l'ama silenziosamente e per lei perde la vita; a sua volta Harry, lo sceriffo dai riflessi automatici, non percepisce l'abbandono della moglie, preso com'è da avventure insensate; e così via. Ciechi e sordi a qualsiasi evento o sentimento che non rientri nel loro orizzonte autistico, i personaggi dimostrano una perversa attitudine al disastro. L'agente della Cia Cox non capisce che la grottesca telefonata di Chaz è proprio quello che è: un'offerta di aiuto, con l'aggiunta di una patetica speranza di ricompensa. Il suo codice interpretativo è la rabbia, ed è questa a guidare tutte le sue azioni, fino all'omicidio. Per Linda l'ossessione della reinvenzione chirurgica è tale da spingerla a sacrificare, uno dopo l'altro, tutti coloro che le sono accanto. E Harry, che in Linda aveva trovato un efficiente sostituto della moglie ormai lontana e della sua dolcezza materna, la perde e si perde fra i fantasmi immaginari delle sue paranoie. Ridiamo dell'idiozia dei personaggi dei Coen, ma con un fondo (non così fondo) di angoscia. E' un ritratto impietoso del mondo che viviamo senza essere consapevoli gli uni degli altri. E la suprema idiozia - e indifferenza - è quella dei dirigenti della CIA, impegnati a sistemare cadaveri per "mettere a posto il casino" senza nessuna intenzione né speranza di capirci davvero qualcosa.

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willy lunedì 22 settembre 2008
cecità: non l'avevo vista...
100%
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0%

Bella chiave di lettura...in effetti è proprio così!

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dudidade martedì 23 settembre 2008
qualcuno che ha capito il film..
50%
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50%

Penso che questa sia una delle poche recensioni che ha preso tutti (o quasi) vari aspetti del film, non capisco proprio chi l'ha trovato terribile..guardavano altro?

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mirty mercoledì 24 settembre 2008
brava
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Brava Sandra... hai interpretato perfettamente lo spirito del film che è semplicemente da Oscar.

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giacomo mercoledì 24 settembre 2008
centrato in pieno
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No
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Recensione davvero pregevole, soprattutto perchè racconta, argomenta e NON giudica. Credo che un film del genere o si ami o si odi. Grande pregio non lasciare indifferenti. L'idea di fondo della pellicola è molto interessante però il lato realizzativo mi ha lasciato qualche perplessità. I primi 20 minuti, davvero, mi sono parsi troppo lenti. Mi sono sentito oppresso da una atmosfera piatta, gravosa, avvolta su sè stessa. E' questo il malessere che forse alcuni hanno provato durante la visione. Ne "l'uomo che non c'era" il ritmo non è certo indiavolato, ma ricordo di aver provato un'empatia e un coinvolgimento profondissimo per tutto il film. Questo film invece manca di fluidità nel presentare l'intreccio. [+]

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giacomo mercoledì 24 settembre 2008
centrato in pieno /2
100%
No
0%

Il film rimane comunque importante, con una recitazione appropriata ma credo che i Coen abbiano raggiunto livelli ben più alti in altre pellicole, pur convogliando messaggi altrettanto impegnativi. Ritengo sia comunque da vedere, pur non ritenendolo personalmente un capolavoro.

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