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Michael Clayton (George Clooney)
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Io non sono quello da uccidere, sono quello da comprare…
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Altre citazioni dal film Michael Clayton
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Michael Clayton (George Clooney)
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Le sembro uno che sta negoziando?
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Michael Clayton (George Clooney) e Arthur Edens (Tom Wilkinson)
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Credi che il tuo giudizio sia scintillante in questo momento? Stanno mettendo tutte le carte in tavole. Tu ti devi fermare a riflettere, io ti aiuterò a riflettere, troverò qualcuno che ti aiuti a riflettere. Non fare così. Gli rendi la vita più semplice.
Michael, io ho un grande affetto per te. Tu conduci una vita molto ricca e interessante, ma sei un esattore, non un avvocato. Se intendevi farmi internare, dovevi tenermi nel Wisconsin, dove il verbale dell'arresto, la videocassetta, i testimoni oculari, il mio comportamento inappropriato avrebbero avuto rilevanza giuridica. Ho la fedina penale pulita nello stato di New York. E l'unico determinante criterio per un'incarcerazione forzata è il pericolo. L'imputato è un pericolo per sé o per gli altri. Tu credi di avere delle basi per questo? Be', tanti auguri e Dio ti benedica, ma ti avverto: l'ultimo posto dove vuoi vedermi è in tribunale.
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Arthur Edens (Tom Wilkinson)
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Io sono Shiva, il Dio della morte!
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Michael Clayton (George Clooney)
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Io non faccio miracolo, faccio le pulizie. Il calcolo qui è semplice: meno casino c'è, più facile è per me pulire.
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Michael Clayton (George Clooney)
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Ho venduto Arthur per 80.000 dollari e un contratto di tre anni e lei vuole uccidermi?
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Michael Clayton (George Clooney) e Karen Crowder (Tilda Swinton)
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Ha visto Arthur? È qui che gironzola da qualche parte. Sto scherzando. Riprenda fiato. C'è l'ha uno di questi? Bel promemoria, vecchio ma sempre attuale. Le faccio battere il cuore, vero?
Non so cos'è, che diavolo crede di fare?
Secondo lei che sto facendo?
È finita, abbiamo un accordo. Qualunque cosa sia è insignificante a questo punto.
Lei dice? Devo aver capito male. Credevo fosse una bozza di proposta, non che aveste firmato tutti quegli assegni. Che fregatura, ne ho un migliaio di questi cosi, che cavolo ci faccio?
Adesso chiamo Marty.
Brava, brava, lo faccia. È un ottimo punto di partenza. Scopriamo chi ha detto a Marty che Arthur chiamava Anna, scopriamo chi intercettava le telefonate.
Questo, questo memorandum, anche se autentico, del che dubito, ho grandi dubbi...
Io so che cosa ha fatto ad Arthur.
... è riservato, appartiene della U-North...
So che l'ha ucciso.
... è una violazione della fiducia avvocato cliente.
Vede, ora questo non è il modo di proseguire, Karen. Lei è una persona in gamba ma si sente persa, vero?
Questa conversazione è conclusa.
Io non sono quello da uccidere, io sono quello da comprare. È talmente cieca da non vedere neanche che cosa sono. Sono il lato più semplice del suo maledetto problema e lei vuole uccidermi?
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Arthur Edens (Tom Wilkinson) e Michael Clayton (George Clooney)
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E per cinquanta milioni di dollari di parcella ho passato il 12% della vita a distruggere la perfetta Anna, i suoi genitori morti e suo fratello morente.
Quando è stata l'ultima volta che le hai prese?
No, no, no, no, non offusco questa cosa. Ora ha tutto finalmente un significato. Il mondo è un posto bellissimo e raggiante. Non lo cambio con queste.
Non lo distruggono le pillole se è reale.
Io ho le mani insanguinate.
Tu sei il socio anziano più importante di uno dei più grossi e più rispettati studi legali del mondo. Sei una leggenda.
Sono un complice!
Sei un maniaco depressivo.
Io sono Shiva, il dio della morte.
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Arthur Edens (Tom Wilkinson)
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Michael, caro Michael, certo che sei tu, chi altri potevano mandare, chi altri è così affidabile? Hai fatto tanta strada e sei pronto a metterti al lavoro, lo so, ti dico solo aspetta, solo aspetta, solo aspetta, ti prego stammi a sentire, perché questo non è un'episodio, una ricaduta, una cazzata. È... Ti supplico Michael, ti supplico, prova a cercare di credere che questa non è pura follia, perché questa non è pura follia. Due settimana fa, esco dall'edificio, mi segui, attraverso di corsa la sesta Avenue, mi attende una macchina, ho esattamente 38 minuti per arrivare all'aeroporto e sto delirando c'è una collega nel panico che arranca a fianco a me, scarabocchiando su un blocchetto e di botto si mette ad urlare e mi rendo conto che siamo in mezzo alla strada. Il semaforo è scattato e c'è un muro di traffico, forte traffico, che ci viene addosso. Io, io ... Mi blocco, non riesco a muovermi e all'improvviso sono divorato dalla travolgente sensazione di essere ricoperto di una sorta pellicola, c'è l'ho sui capelli, in faccia ed è come una glassa, come uno strato. All'inizio penso "O dio mio", so che cos'è, una sorta di liquido amniotico, embrionale, sono... Sono ricoperto di placenta, ho superato la crisalide, sono rinato. Ma poi, con il traffico, la folla, le macchine, i clacson, i camion, quella poveretta che urla, io penso "No, no, no resetta", non è una rinascita è una specie di vorticosa illusione di rinnovamento che capita nel momento finale prima della morte. E poi realizzo "No, no, no, qui è tutto sbagliato" perché mi volto a guardare l'edificio ed ho un impressionante momento di chiarezza. Mi, mi, mi rendo conto, Michael, che ero emerso non dalle porte di Kenner, Bach & Lebeen, non dai portali del nostro vasto e potente studio legale, ma dal buco del culo di un organismo la cui funzione è espellere il veleno, le munizioni defogliante necessari perché altri organismi più grandi e più potenti possano distruggere il miracolo dell'umanità, e che io ero stato avvolto da questa patina di merda per gran parte della mia vita e per eliminarne il fetore e la sporcizia ci avrei messo con tutta probabilità il resto della mia vita, e sai cosa ho fatto? Ho preso un respiro profondo e purificatore e ho accantonato questa nozione, l'ho rinviata e mi sono detto per quanto chiara possa essere la cosa, per quanto potente sia questa sensazione, per quanto veritiero sia ciò che credo di aver vissuto oggi, bisogna aspettare, bisogna superare la prova del tempo. E Michael, il tempo è ora.
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Michael Clayton (George Clooney) e Arthur Edens (Tom Wilkinson)
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Ora hai delle ottime carte, se ti tiene i vestiti addosso puoi fare praticamente tutto quello che vuoi. Vuoi esserne fuori? Sei fuori. Vuoi fare il panettiere? Va con Dio. C'è solo una risposta sbagliata in tutta questa dannata sfilza e ci stai abbarbicato sopra.
Be', io... Io ti ho chiesto scusa.
L'albergo era opprimente? Continua a pisciare su questo caso e ti taglieranno le gambe.
Io non so di che stai parlando.
Continuo a coprirti. Gli dico che va tutto bene, che tu stai bene, che tutto quanto finirà bene, che tutti sono a posto. Mi vendo la storia del "prezzo della genialità" a chiunque voglia ascoltarla. Poi stamattina mi sveglio e scopro che stai chiamando quella ragazza di Wisconsin, fai casini con i documenti e Dio sa cos'altro.
Come fai a saperlo?
Ti porteranno via qualsiasi cosa, la quota societaria...
Come fai a saperlo?
Verrai espulso dall'albo.
Come sai che ho chiamato Anna?
Me l'ha detto Marty. Lo vuoi negare?
E lui come lo sa?
Non lo so e non me ne frega un cazzo.
Mi controllate il telefono.
Santo Dio...
E allora spiegami, come fa Marty a saperlo?
Perché te ne vai in giro in un parcheggio, insegui una ragazza. In un parcheggio. Con il pisello sbandierato.
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