Juno

Divertentissimo, sostenuto da una raffica di battute che attutiscono il dramma centrale. Una giovanissima ragazza rimane incinta e decide(forse la cosa più matura che abbia mai fatto) di dare in adozione il bambino. Parallelamente si muove un'altro dramma, forse più profondo: l'impossibilità di avere figli. E come se non bastasse il regista ci pone il più arduo degli interrogativi: può l'amore durare in eterno? Incorniciato da una colonna sonora eccellente, il film fa sorridere della disperazione, fa gioire della grandezza(in tutti i sensi) della gravidanza e fa commuovere della magia della vita. Una bravissima Ellen Page tiene le redini di 1 ora e mezza di pellicola, anche se lo spettatore si chiede se sia possibile che una sedicenne possa avere quel linguaggio spiccato ed intellettualoide e possa guidare la macchina per giunta in cinta di 8 mesi e da sola. 10 e lode alla Garner e a Bateman nell'incarnazione delle indecisioni e dell'instabilità della coppia. Il regista del fantastico "Thank you for smoking" ha fatto centro anche stavolta