28 settimane dopo

scontato, inverosimile, artefatto, macelleria ordinaria, la solita roba. In un'Inghilterra deserta causa pestilenza viene ammesso - fra 15.000 coloni che ricostruiranno la città con l'aiuto del presidio militare americano - un solo unico bambino. In città e per le campagne solo cadaveri e desolazione. Anzi no: un solo (uno!) superstite su migliaia, forse milioni di morti: coincidenza abnorme e smodatamente coraggiosa vuole che quel superstite è proprio - guarda caso - la mamma del bambino. Il quale, con l'aiuto della sorella adolescente, riesce a ritrovarla scappando dall'area protetta da migliaia di marines e cecchini appostati ovunque semplicemente camminando nascosto dietro un tubo. Ma daaai.... c'è da capire come il Mullah Omar gli sia scappato per davvero a bordo di una Kawasaki! Ma non è finita: i due bambini rubano le chiavi di uno scooter dalla borsetta di un cadavere putrefatto pieno di vermi e blatte e raggiungono la vecchia casa dove la mamma è nascosta sotto il letto. Finalmente i marines arrivano e salvano il bimbo dalla mamma rabbiosa (causa virus) che stava per stritolarlo vivo: una volta portata al centro medico in isolamento con un bacio al marito ritrovato ella re-infetterà tutto il mondo. Inutile il mostruoso ordine di sterminio totale di tutti i 15.000 coloni: ai marines incazzatissimi sfuggiranno un paio di superstiti che infetteranno l'Europa, da cui si deduce che 28 mesi dopo uscirà il terzo film girato a Parigi. Prima 28 giorni, poi 28 settimane: a me veramente sono bastati 28 minuti di b-movie sanguinolento e piuttosto scontato. L'ho già detto e lo ripeto: vorrei dare in mano ai nostri Crialese, Salvatores o Tornatore LA META' del budget speso per questo film: purtroppo - spesso - chi ha pane non ha i denti e viceversa.