Le Brahmane Du Komintern

   
   
   

Ma che ci fa un indiano nel Komintern? Si chiamava M.N. Roy, veniva dal Bengala.

di Marco Cicala Il Venerdì di Repubblica

Rivoluzionario e alto esponente comunista. Il suo volto scuro (e oscuro) emerge dal passato attraverso una foto che lo ritrae accanto a Lenin e compagni. Ora un film riscopre il bramina rosso.
Cospiratore in Bengala a 14 anni; trafficante d'armi in Birmania, Indonesia, Filippine; clandestino negli Usa; agitatore nel Messico zapatista; ospite di Lenin al II Congresso dell'Internazionale comunista; emissario del Komintern in Cina; oppositore interno di Gandhi... Sembrano le avventure di un personaggio di Malraux: ë la vera storia di M. N. Roy, il bramino della lotta di classe, il più leggendario - sebbene oggi pressoché dimenticato - dei marxisti indiani, uno di quei personaggi come poteva cavarne dal cilindro solo il Novecento, quando la rivoluzione, oltre che una pandemia, era pure un mestiere.
Questa vicenda starebbe ancora nei sottoscala della storia, se non fosse rispuntata una foto. Di gruppo. Pietrogrado, 19 luglio 1920: secondo Congresso dell'Internazionale comunista. In posa, davanti al Palazzo di Tauride - già sede della Duma, poi del Governo provvisorio, quindi del Soviet - c'è tutto il sinedrio del bolscevismo. Tra gli altri, Grigorij Zinoviev, dalla gonfia capigliatura gramsciana. Maxim Gorky che, pelata a parte, sembra il baffone della Birra Moretti. Nikolaj Bukharin che, baffi e pizzetto, sembra Lenin. E Lenin che assomiglia solo a Lenin. Il più alto della squadra è però un giovanotto dalla pelle più scura di tutti. Un indiano. Il suo nome è Narendranath Bhattacharya. Ma da qualche anno si fa chiamare Manabendra Nath Roy. Per sfuggire a chi gli dà la caccia.
«Tempo fa, a Parigi, uno storico di Calcutta mi mostrò la "foto di famiglia" dei dirigenti sovietici. Mi incuriosì la figura di quello strano indiano. Feci qualche ricerca. Trovai poco. Decisi che (indagine sul misterioso personaggio meritava di diventare un film» a parlare è Vladimir Léon, regista francese. All'enigma M. N. Roy ha dedicato un documentario Le Brahmane du Komintern («Il bramino del Komintern». Info: www.capricci.fr) avvincente inseguimento di un fantasma, anzi due: il compagno Roy e l'internazionalismo rivoluzionario.
Narendranath Bhattacharya nasce nel 1887 nella regione di Calcutta da una famiglia di bramini. La più alta delle caste. Dirà: «Sentivo che un aristocratico, intellettualmente emancipato dai pregiudizi della propria classe, sarebbe potuto diventare un rivoluzionario più entusiasta e disinteressato del più appassionato dei proletari».
Sovversivo, il bramino lo diventa prestissimo. Adolescente, cospira per un colpo di stato che rovesci il potere coloniale britannico. Allo scoppio della Prima guerra mondiale cerca contatti con emissari del Kaiser: ingenuamente, spera che dall'aggressiva Germania schierata contro l'Inghilterra venga un aiuto per l'indipendenza indiana. Dopo aver girovagato per l'Asia in cerca di rifornimenti d'armi approda negli States. Qui simpatizza con gli anarco-sindacalisti. Spacciandosi per seminarista di Pondichéry si iscrive all'Università di Stanford. Scopre Hegel e Marx. Si sposa con una studentessa americana che milita nei gruppi radicali californiani. Ma ha sempre la polizia alle costole. Prende il nome di M.N. Roy. È costretto a riparare in Messico, quello insurgente di Villa e Zapata. Nel 1919, con un pugno di militanti fonda il Partito comunista messicano. Che ha vita difficile - più che il marxismo, è il nazionalismo campesino a infiammare i peones - ma lo fa entrare in contatto con Mikhail Borodin, agente del Komintern, fedelissimo di Lenin.
Nel 1920 è il Gran Mogol del bolscevismo in persona ad invitarlo al Secondo Congresso dell'Internazionale comunista. Quello della foto di gruppo. Al summit, Roy espone le sue tesi sul colonialismo. Rifiuta la linea leninista di appoggio ai movimenti nazionalisti di liberazione in quello che si sarebbe poi chiamato il Terzo Mondo. No, per il «bramino rosso» quelle restano forze feudali, ostacoli alla rivoluzione. Malgrado i dissidi con il Capo, M. N. Roy diventa elemento di spicco del Komintern. Viaggia. Mosca, Parigi, Berlino, dove conoscerà, tra gli altri; Max Horkheimer e Theodor W. Adorno, animatori dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte, assai diffidenti nei confronti della Russia sovietica e di chi ne cura il marketing.
in Cina prova a convincere Mao ad armare l contadini. Elettrone libero della rivoluzione, Roy guadagna potere ma suscita invidie tra i nuovi apparatchik. Gelosie che, sotto Stalin, diventano ostilità aperta e censura: nel 1929 è espulso dal Komintern. Dopo essersi risposato, torna in India. È subito arrestato. Passa sei anni in galera. In suo favore intervengono Albert Einstein, Bertrand Russell, Pandit Nehru. Liberato, anima l'opposizione interna al Partito del Congresso di Gandhi, di cui non approva l'impronta spiritualistica. Nella baraonda della Seconda guerra mondiale decide che, pur di fronteggiare il Moloch nazifascista, si possono sostenere perforo gli odiati inglesi. E il marxismo, ormai, gli va stretto. In prigione ha letto e scritto immensamente: psicologia, teoria della relatività, storia antica, filosofia. Le sue posizioni scivolano verso un socialismo scientista, umanistico e libertario. Per il suo Paese sogna un sistema prossimo alla democrazia diretta. Fonda il Partito democratico radicale, ma alle elezioni del 1946 è un flop totale. La storia dell'India sta correndo da un'altra parte. Verso altre conquiste. Altre euforie. Altre tragedie. Malgrado abbia sconfessato il comunismo, M. N. è ormai fuori gioco. Un pezzo di passato. O forse, chissà, un visionano troppo in avanti.
Muore nel '54, in una casetta bianca di Dehradun. Di lui restano libri di memorie, politica o filosofia, che non legge quasi più nessuno. E quella foto di gruppo. Epica, malinconica, imbarazzante come tutte le foto di scuola.
Da Il Venerdì di Repubblica, 16 Novembre 2007

di Marco Cicala, 16 Novembre 2007

Sei d'accordo con la recensione di Marco Cicala?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
0%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico
Le Brahmane Du Komintern | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
Rassegna stampa
Marco Cicala
Scheda | Cast | News | Frasi | Rassegna Stampa | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità