sabnock
|
giovedì 27 luglio 2006
|
samuel, non è il tuo genere!
|
|
|
|
Si tratta di un film inutilmente pesante, sconclusionato e spesso gratuito, indubbiamente il peggior film in cui recita una figura leggendaria del cinema come Jackson (che comunque recita sempre ad alto livello).
La trama è assolutamente scontata ed ha il potere di cancellare già dai primi dieci minuti di film ogni sorta di interesse da parte dello spettatore, oltre a questa pecca le tematiche raziali annacquano troppo la storia ottenendo il risultato contrario: l'insensibilizzazione verso il problema.
Non mi sento di consigliare minimamente questa pellicola che è il solito polpettone sulla situazione degli afroamericani maltrattati sottoforma di uno squallido thriller/poliziesco che non vale i soldi del biglietto.
|
|
[+] lascia un commento a sabnock »
[ - ] lascia un commento a sabnock »
|
|
d'accordo? |
|
cronix1981
|
domenica 31 ottobre 2010
|
colore sbiadito
|
|
|
|
Punto primo, questo film non è un thriller. Partendo da questa premessa è possibile considerarlo un film accettabile. Corretto nella forma e nella sostanza. Con una trama sì scontata, ma comunque valida e solida. Supportato da un ottimo cast (Samuel L. Jackson, Julianne Moore e William Forsythe). Meno valida la prova della regia, e una sceneggiatura a volte lacunosa e quasi inconcludente.
Sullo sfondo di una rivolta razziale, il quartiere ghetto di Dempsy viene letteralmente chiuso per trovare il figlio di Brenda Martin (Julianne Moore), donna bianca che si presenta sotto shock all'ospedale dichiarando di essere stata aggredita e rapinata della macchina sulla quale stava dormendo il figlio.
[+]
Punto primo, questo film non è un thriller. Partendo da questa premessa è possibile considerarlo un film accettabile. Corretto nella forma e nella sostanza. Con una trama sì scontata, ma comunque valida e solida. Supportato da un ottimo cast (Samuel L. Jackson, Julianne Moore e William Forsythe). Meno valida la prova della regia, e una sceneggiatura a volte lacunosa e quasi inconcludente.
Sullo sfondo di una rivolta razziale, il quartiere ghetto di Dempsy viene letteralmente chiuso per trovare il figlio di Brenda Martin (Julianne Moore), donna bianca che si presenta sotto shock all'ospedale dichiarando di essere stata aggredita e rapinata della macchina sulla quale stava dormendo il figlio.
I due drammi che si svolgono in parallelo, fanno fatica a fondersi, e se del primo (il rapimento del bambino) già dopo pochi minuti se ne intuisce l'esito, del secondo si fa fatica ad esserne coinvolti. Proprio qua sta il limite di questo film. Nonostante la brillante interpretazione sia della Moore che di Jackson, lo spettatore rimane comunque distante, freddo e distaccato rispetto a quanto sta accadendo.
In questo caso "Il colore del crimine" rimane un affresco a tinte sbiadite anziché forti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cronix1981 »
[ - ] lascia un commento a cronix1981 »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
lunedì 21 ottobre 2019
|
film sociale più che d0altro...
|
|
|
|
Un avvertenza previa per chi eventualemtne creda che"Freedomland"(2006, Joe Roth)sia un film d'azione o semplicemente thriller: l'elemento di detection c'è, ma è decisamente marginale rispetto alla produzione di senso del film: in un quartiere(pià che in una cittadina)quasi esclusivamente "nero"del New Jersey una cittadina bianca racconta di essere stata vittima di una pesante violenza da parte di uno sconosciuto, nero, che le avrebbe sottratto(rapito o forse ucciso) il figlio di sei anni. TUtto il"downtown"è in subbuglio, ritenendo che sia tornato il razzismo, mentre il detective competente della polizia dello stato indaga.
[+]
Un avvertenza previa per chi eventualemtne creda che"Freedomland"(2006, Joe Roth)sia un film d'azione o semplicemente thriller: l'elemento di detection c'è, ma è decisamente marginale rispetto alla produzione di senso del film: in un quartiere(pià che in una cittadina)quasi esclusivamente "nero"del New Jersey una cittadina bianca racconta di essere stata vittima di una pesante violenza da parte di uno sconosciuto, nero, che le avrebbe sottratto(rapito o forse ucciso) il figlio di sei anni. TUtto il"downtown"è in subbuglio, ritenendo che sia tornato il razzismo, mentre il detective competente della polizia dello stato indaga... Decisamente, la ricerca dell'assassino(si rivelerà tale, nel corso del film)ha un peso, ma non certo il peso determinante, in un film nel quale il contrasto tra i personaggi , che embelmatizzano valori antropologici differenti, è fondamentale e nel quale il tema del rimontante razzismo(all'epoca il presidente era George Bush junior, non ancora Obama, sia detto a mero titolo di cronaca)è senza'altro onnipresente; anche se non è l'0unico modo per leggere il film, è però la chiave di volta di fondo, accanto al tema dell'atavica diffidenza verso la polizia, in certi ambienti, dove Sanuel L,Jackson, che sa rnedere sia l'appartenenza di nascita e di formazione al"barrio"sia anche però la capacità di immedesimarsi nel suo ruolo di detective dunque "super partes" rispetto alle contrapposizioni etncihe riesce moltoe fficacemente e a suo modo anche la contraversa interprete(lo è praticamente da sempre) JUlianne Moore impersona in modo convincente la"contropoarte", nel ruolo dlela vittima che però fin da subito appare anche sospettatata o almeno"sospetta". Anche gli(le altri/e interpreti convincono, in fun film certo non"Piacecvole", non"gradevole", che anzi ha vari ingredienti che possono"distogliere"piuttosto che"attrarre"sorprattutto un pubblico che cerchi la mera"action", che però, se guardato e seguito con attenzione, risercva sorprese decisamente interessanti per capire la società odierna senza paraocchi,,, El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
fabio1957
|
giovedì 11 giugno 2015
|
imperfetto
|
|
|
|
Con questo cast e in considerazione del tema importante trattato, questo lavoro poteva venire senz'altro meglio.Il film è sostanzialmente la solita denuncia dell'incompatibilità a volte latente, qui manifesta, tra la comunità sfro-americana e quella bianca.Le tensioni razziali sono ovviamente d'attualità, ma forse cinematograficamente parlando, se ne ha abbastanza,la trama thriller pare solo un pretesto per portare l'attenzione su questa materia, che effettivamente è molto sentita in America,dove la convivenza tra queste etnie è difficile e spesso sfocia in episodi d'intolleranza con conseguenze anche tragiche.
[+]
Con questo cast e in considerazione del tema importante trattato, questo lavoro poteva venire senz'altro meglio.Il film è sostanzialmente la solita denuncia dell'incompatibilità a volte latente, qui manifesta, tra la comunità sfro-americana e quella bianca.Le tensioni razziali sono ovviamente d'attualità, ma forse cinematograficamente parlando, se ne ha abbastanza,la trama thriller pare solo un pretesto per portare l'attenzione su questa materia, che effettivamente è molto sentita in America,dove la convivenza tra queste etnie è difficile e spesso sfocia in episodi d'intolleranza con conseguenze anche tragiche.
Julian Moore riesce a passare da registri frivoli (vedi the english thacher ) a ruoli drammatici ed intensi come questo,veramente brava,come del resto Samuel L.Jackson.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio1957 »
[ - ] lascia un commento a fabio1957 »
|
|
d'accordo? |
|
|