stefanocapasso
|
sabato 25 gennaio 2014
|
sulla scoperta
|
|
|
|
Nell'ora in cui il giorno va a a finire e anche la vita stessa volge al termine il bisogno di chiudere i conti si fa forte. Svuotare il sacco per risistemare i tasselli mancanti diviene una necessità da svolgere anche e soprattutto con chi non ne conserverà traccia. Salvo poi scoprire che nessuna verità raccontata potrà essere considerata l'ultima, se non quella che assumiamo autonomamente. Un film d lunghi silenzi, dove il movimento è ridotto al necessario e soprattutto di attese che non trovano un esito conclusivo
|
|
[+] lascia un commento a stefanocapasso »
[ - ] lascia un commento a stefanocapasso »
|
|
d'accordo? |
|
vjarkiv
|
domenica 28 aprile 2013
|
cinema allo stato puro!
|
|
|
|
Un maestro del cinema portoghese, de Oliveira, incontra e omaggia un maestro del cinema iberico, Bunuel. E lo fa "agganciando" uno dei film più noti di quest'ultimo "Belle de jour" e lo intitola "Belle toujours", parafrase che suona allo stesso modo in francese. Ovviamente lo fa a modo suo, con lo stile che lo contraddistingue. Riprende il personaggio principale del vecchio film Séverine (la "bella sempre" Bulle Ogier al posto della Deneuve non disponibile) e lo relaziona con Henri Husson (lo stesso Michel Piccoli dell'altro film). Avevamo lasciato Henri che nel film di Bunuel, avrebbe dovuto svelare l'inconfessabile comportamento della "bella di giorno" al marito (ma non ci è dato sapere se l'ha fatto), e ce lo ritroviamo nel film di de Olivera che insegue la protagonista per svelargli un segreto e che alla fine non svelerà.
[+]
Un maestro del cinema portoghese, de Oliveira, incontra e omaggia un maestro del cinema iberico, Bunuel. E lo fa "agganciando" uno dei film più noti di quest'ultimo "Belle de jour" e lo intitola "Belle toujours", parafrase che suona allo stesso modo in francese. Ovviamente lo fa a modo suo, con lo stile che lo contraddistingue. Riprende il personaggio principale del vecchio film Séverine (la "bella sempre" Bulle Ogier al posto della Deneuve non disponibile) e lo relaziona con Henri Husson (lo stesso Michel Piccoli dell'altro film). Avevamo lasciato Henri che nel film di Bunuel, avrebbe dovuto svelare l'inconfessabile comportamento della "bella di giorno" al marito (ma non ci è dato sapere se l'ha fatto), e ce lo ritroviamo nel film di de Olivera che insegue la protagonista per svelargli un segreto e che alla fine non svelerà. Il tutto in una Parigi notturna che si intercala con la partitura musicale. Ambientazioni, ricerca dei particolari, gesti e silenzi tipici dei film di de Oliveira fino alla ironica surreale presenza di un gallo e del trillo della
misteriosa scatola "oggetto del desiderio" presente in ambedue film. Cinema allo stato puro!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vjarkiv »
[ - ] lascia un commento a vjarkiv »
|
|
d'accordo? |
|
lisa
|
mercoledì 28 maggio 2008
|
mi ha toccata profondamente.
|
|
|
|
Bellissimo! Fantastica la fotografia. Intenso e magistrale film, artisticamente a livello di "Belle de jour" di Buñuel. Un omaggio alla femminilità più vera. Forse, mi è piaciuto perfino di più di "Belle de jour".
|
|
[+] lascia un commento a lisa »
[ - ] lascia un commento a lisa »
|
|
d'accordo? |
|
gianmaria s
|
mercoledì 30 aprile 2008
|
girato con maestria, ma la trama è impenetrabile
|
|
|
|
Film di 70 minuti presentato a Venezia dell'ormai novantaquattrenne maestro portoghese. E' girato con maestria, ma la trama è impenetrabile. Forse è necessario vedere con attenzione Bella di Giorno di Bonuel del quale è un omaggio. Comunque restano impresse le magnifiche sequenza della cena (minuti e minuti senza una parola) e di Parigi, catturate come si cattura un'immagine in un quadro. Questo film sembra proprio un quadro e come accade spesso, questo deve essere interpretato. Un film molto particolare, non ho ben capito di cosa parla ma mi ha lasciato una bella sensazione... misto sonno...
|
|
[+] lascia un commento a gianmaria s »
[ - ] lascia un commento a gianmaria s »
|
|
d'accordo? |
|
teddy
|
lunedì 22 ottobre 2007
|
un insulto al cinema
|
|
|
|
il film più brutto che io abbia mai visto:
-Non c'è trama;
-I dialoghi sono pochi e costruiti orrendamente;
-Il 95% della pellicola è costituita da tempi morti;
-Le locations sono micidialmente banali;
-L'interpretazione degli attori è solo patetica;
-La regia è bruttissima;
-Non c'è finale;
-Non succede nulla dall'inizio alla fine.
Mi sono sentito preso in giro.
A una certa età, a meno che non si è certi del proprio talento bisognerebbe salutare tutti e godersi la ricca pensione in qualche posto da favola.
|
|
[+] lascia un commento a teddy »
[ - ] lascia un commento a teddy »
|
|
d'accordo? |
|
piernelweb
|
domenica 1 aprile 2007
|
bella...una volta
|
|
|
|
Praticamente un seguito-omaggio del famoso Bella di giorno, film del 1967 di Luis Buñuel. De Oliveira alla stupefacente età di 98 anni è ancora capace di fare cinema, e solo questo basterebbe per gridare al miracolo. Tuttavia prescindendo dall'ammirazione per tale smisurata passione per il cinema non si può non riconoscere che Belle toujours è un film non del tutto riuscito. Nella cornice lussuosa e raffinata della Parigi bene, un uomo casualmente rincontra una donna della quale era confidente e complice di un passato scomodo e peccaminoso: l'avvenimento susciterà in lui un irrefrenabile necessità di far luce e raccontare ciò che non era mai stato detto. Fotografia notevole e il fascino del mistero sono i punti di forza di questo lavoro; peccato che De Oliveira all'atto del sospirato incontro diventi eccessivamente criptico e la narrazione si faccia preda di un formalismo esasperato e inconcludente.
[+]
Praticamente un seguito-omaggio del famoso Bella di giorno, film del 1967 di Luis Buñuel. De Oliveira alla stupefacente età di 98 anni è ancora capace di fare cinema, e solo questo basterebbe per gridare al miracolo. Tuttavia prescindendo dall'ammirazione per tale smisurata passione per il cinema non si può non riconoscere che Belle toujours è un film non del tutto riuscito. Nella cornice lussuosa e raffinata della Parigi bene, un uomo casualmente rincontra una donna della quale era confidente e complice di un passato scomodo e peccaminoso: l'avvenimento susciterà in lui un irrefrenabile necessità di far luce e raccontare ciò che non era mai stato detto. Fotografia notevole e il fascino del mistero sono i punti di forza di questo lavoro; peccato che De Oliveira all'atto del sospirato incontro diventi eccessivamente criptico e la narrazione si faccia preda di un formalismo esasperato e inconcludente. La cena a due a lume di candela è splendida nella confezione ma rimane sospesa nei sui esagerati sottointendimenti. Peccato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a piernelweb »
[ - ] lascia un commento a piernelweb »
|
|
d'accordo? |
|
bickle
|
giovedì 16 novembre 2006
|
mattone
|
|
|
|
Come definire un film in cui non succede nulla per 72 lunghissimi minuti?
Un immobilismo esasperante pervade ogni fotogramma di questo film, e, se bisogna complimentarsi con Manoel de Oliveira per essere ancora in grado di dirigere un film alla veneranda età di 98 anni, dobbiamo ammettere che l'età la dimostra, eccome!
|
|
[+] lascia un commento a bickle »
[ - ] lascia un commento a bickle »
|
|
d'accordo? |
|
davide
|
sabato 16 settembre 2006
|
ma perché l'ha fatto?
|
|
|
|
Questo è un film inutile. E come tutte le cose inutili che però impongono uno sforzo, è anche dannoso. Pensare al film di Bunuel dopo aver visto questo "omaggio" di De Oliveira è un'esperienza quasi dolorosa: per quanto è bello quello e per quanto è insulso questo. Non c'era bisogno di fare un film (brutto) per ribadire il "silenzio" di un altro film (bello). C'è posto solo per la dolorosa visione della vecchiaia alcolica di Piccoli, in questo film di de Oliveira. I dialoghi sembrano scritti a "due dita" da una persona che ha visto Bunuel in fast-forward e che di quel piccolo capolavoro sul senso dell'intimità nella borghesia europea ha ritenuto solo il racconto di una perversità del resto abbastanza banale (che solo l'ironia di Bunuel poteva elevare).
[+]
Questo è un film inutile. E come tutte le cose inutili che però impongono uno sforzo, è anche dannoso. Pensare al film di Bunuel dopo aver visto questo "omaggio" di De Oliveira è un'esperienza quasi dolorosa: per quanto è bello quello e per quanto è insulso questo. Non c'era bisogno di fare un film (brutto) per ribadire il "silenzio" di un altro film (bello). C'è posto solo per la dolorosa visione della vecchiaia alcolica di Piccoli, in questo film di de Oliveira. I dialoghi sembrano scritti a "due dita" da una persona che ha visto Bunuel in fast-forward e che di quel piccolo capolavoro sul senso dell'intimità nella borghesia europea ha ritenuto solo il racconto di una perversità del resto abbastanza banale (che solo l'ironia di Bunuel poteva elevare). La stella, l'unica, che merità il film è dovuta alla durata: il supplizio dura poco e lo spettatore può utilizzare il tempo risparmiato per tornare a casa un po' prima e vedere Belle de jour.
[-]
[+] reminiscenze di un passato.
(di silvana)
[ - ] reminiscenze di un passato.
[+] ben detto.
(di marina)
[ - ] ben detto.
|
|
[+] lascia un commento a davide »
[ - ] lascia un commento a davide »
|
|
d'accordo? |
|
|