Il vento fa il suo giro |
|||||||||||||
Un film di Giorgio Diritti.
Con Thierry Toscan, Alessandra Agosti, Dario Anghilante, Giovanni Foresti, Caterina Damiano.
continua»
Drammatico,
durata 110 min.
- Italia 2005.
uscita venerdì 4 maggio 2007.
MYMONETRO
Il vento fa il suo giro
valutazione media:
3,97
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Acquista »
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
un Italia chiusa che vive di un passato di famedi marioFeedback: 0 |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 28 ottobre 2007 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
condivido la maggiorparte delle reazioni degli spettatori.Io il film l'ho visto sta sera al Mexico di Milano, dove c'è da più di 100 giorni. Invito tutti quelli che amano il cinema e la montagna di andarlo a vedere. Si , per capirlo bisogna essere un pò montanari come me, piemontese per giunta.Vorrei portare qualche elemento di conoscenza. In Piemonte la coltura delle mucche è arte nobile e millenaria , mentre quella delle capre un pò meno. Le capre distruggono molto il territorio, mangiano anche gli alberi , mentre la mucca no.Le mucche hanno un costo molto elevato rispetto alle capre. Lo scontro finale avviente tra un allevamento d'importazione, la capra , con quello locale della signora Emma , della mucca. Nella società piemontese e nel cuneese in particolare ( si leggano i libri di Nuto Revelli) , la donna comandava la società era ed è la memoria della montagna.Lo scontro descritto nel film quindi a mio giudizio si svolge tra uno sradicato come il Berger francese e quel che rimane della vecchia cultura contadina ( Emma). Dalle mie parti qualche giovane è ancora rimasto a fare la vita dei padri , magari aiutato da qualche bosniaca o da qualche tunisino . Il francese invece viene da una società che ha perso le sue radici, che costruiscie centrali nucleari vicino alle montagne .E' un uomo in fuga, ateo , forse anarchico .Purtroppo l'unione tra questa nuova esigenza di ritornare alle origini dell'Europa ed il vecchio che rimane è quasi impossibili, specie in Italia dove valgono ancora i localismi basati sulla proprietà , molto sentiti in Piemonte . Un Italia quindi chiusa , ancora memore della fame e della miseria che aveva condannato all'emigrazione anche in Francia di migliaia di valligiani.Un Italia non vuole lasciare spazio al nuovo ed al diverso , e che è destinata a perdere in questo modo anche le sue origini . Mi sono chiesto più volte se esitano posti in montagna dove la gente sia più aperta , ma sono arrivato sempre alle conclusioni del film .No . E' un film quindi moloto realista , che però non da prospettive ,suggerimenti. Invece di esempi positivi ce ne sono . Come dicevo si osserava la progressiva integrazione di pastori provenienti da varie parti del mondo in spazi ormai in abbandono. Forse la storia raccontato al funerale dello scemo del villaggio è un segnale , un inviot ad aprirsi al modo di queste lande sempre più desolate e ridotte a giardini per turisti, che vivono solo di nostalgia e fasti , per così dire, del passato, forse sogni di una realtà che invece era assai più dura am che si deve nascondere per pudore. Buona visione.
[+] lascia un commento a mario »
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | francesco 2° | c.b. 3° | mario 4° | daniele 5° | fabrizio cirnigliaro 6° | angelo 48 7° | martino76 8° | stefano capasso 9° | fabal 10° | weach |
Nastri d'Argento (4) David di Donatello (6) Articoli & News |
Link esterni
Sito ufficiale |