Un film grottesco, divertente e a tratti poetico realizzato a basso budget. Eros Puglielli, malgrado la sua poca esperienza ha dimostrato di essere un regista molto promettente. Sicuramente migliore di altre acclamatissime produzioni italiane come "la finestra di fronte" che risultano sempre stucchevoli e patetiche, questo film è invece una finestra di fronte a tutto il panorama new age e a tutto quel movimento underground mai sopito dei "ricercatori della verità". Per "ricercatori della verità" qui si intendono le persone più comuni e smplici che potrebbero essere ciascuno di noi qundo ci troviamo di fronte a fatti inspiegabili o quando sentiamo il bisogno di avere fede o di scoprire cosa si cela "al di là della siepe".
In questo film si intrecciano le storie di diversi personaggi tutti accomunati da un inspiegabile quanto semplice desiderio di libera scoperta e ricerca. E' chiaro che Puglielli, malgrado la sua dichiarazione riportata sulla recensione, non ha sicuramente la pretesa di aver fatto un film di grande spessore filosofico, ma credo che abbia compiuto l'apprezzabile impresa di descrivere persone semplici alle prese con problemi complessi e naturali.
L'atmosfera che pervade il film è quasi surreale (come nel miglior gore italiano) e allo stesso tempo sa essere sarcastico, incantato, disincantato e demenziale.
Una piacevolissima favola in cui è dolce naufragare. Giorgio Albertazzi sostiene che questa è la sua miglior interpretazione e, non meno importante, gli attori hanno accettato di recitare gratis!
Giovanna Mezzogiorno e Giorgio Albertazzi sono sempre bravi. Marco Bonini è attore promettente.
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