Donnie Darko

è nella descrizione ed espressione della normalità il ccuore e forse la qualità di un film apparentemente "strano".infatti è descritta la normale alienazione di un ragazzo dotato e sensibile, naturalmente stralunato dalla stupidità e piattezza del contesto che lo circonda e che ovviamente lo respinge, anzi lo costringe a rientrare nei canoni ortodossi dell'esistenza per mezzo di supporti framacologici; ma questi in realta slatentizzano ancora di più il bisogno della mente di fuggire, anzi di concretizzarsi in azione combattendo ciò che il ragazzo considera male. e naturalmente c'è un amore per cui vale la pena di gioire e morire; pervade il film quell'atmosfera di magia e mistero che rappresenta il pane primario per il mondo infantile e per coloro che ostinatamente non sfogliano mai il calendario. il tutto miscelato da movimenti di camera, musiche immagini rallentate che eccitano la mente "giovane" degli spettatori, che se ne vanno dalla sala, incerti ne giudizio, ma comunque rinfrancati dalla ulteriore conferma che gli spiritelli giovanili continuano a svolazzarci intorno. come è giusto e normale che sia.