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Io comprendo benissimo l'importanza di alcuni attori su altri, ma mymovie nella sua stpidità ha messo a volte al terzo o quarto posto l'attore principale nel cast artistico; qui addirittura manca, e non credo sia giusto, bravo o no, non menzionare affatto chi ha portato un film intero. Comunque...Il film è molto bello, la descizione di una pwersonalità contorta degli anni 80, figlio dei suoi tempi, eroinomane e genio creativo, sensibile ed eccentrico: Jean Michelle Basquiat. Se le sue relazioni amorose(si dice sia stato anche con Madonna), passano in secondo piano, le sue opere sono contese dai più prestigiosi musei americani. Il film è un avviso a stare attenti a chi abbiamo di fronte, il paragone con Van Ghog è giusto ed appropriato, l'artista che muore senza avere mai riconoscimenti per la sua grandezza è l'ossessione di chi a prescindere dall'amore per l'arte, vuole diventare famoso. Quella di Basquiat fu una scalata al successo fatta di gradini sempre instabili a causa dell'eroina e dei pregiudizi razziali. Ottima l'interpretazione di Wright di una Basquiat che vaga per la città in pigiama, ma ancor più magistrale è l'interpretazione di Bowie di un Warhol accondiscendente, debole e tremante che sorride se i suoi quadri vengono stravolti. Schnabel coglie inoltre appieno il substrato culturale degli anni 80(solo la musica esce dagli schemi con un Halleluja finale che fu composta molti anni dopo)
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