diabolik0
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martedì 28 marzo 2017
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trasposizione cinematografica di un ottimo libro
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In questo periodo si sta parlando molto e bene della quadrilogia "l'amica geniale" di Elena Ferrante.Pare di capire che se ne voglia fare una "fiction" televisiva,dunque il lavoro di questa scrittrice validissima sta finalmente avendo molti riconoscimenti.Il mistero circa la sua identità rende ancora più intrigante la lettura dei suoi romanzi.L'amore molesto risale al 1995 e s'ispira proprio a una delle sue prime opere.E' la storia di una napoletana trapiantata al nord, che ritorna a Napoli per la morte della madre, pare suicida. Nella città partenopea ritrova il padre,altri amici e parenti, ma gli incontri sono penosi.
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In questo periodo si sta parlando molto e bene della quadrilogia "l'amica geniale" di Elena Ferrante.Pare di capire che se ne voglia fare una "fiction" televisiva,dunque il lavoro di questa scrittrice validissima sta finalmente avendo molti riconoscimenti.Il mistero circa la sua identità rende ancora più intrigante la lettura dei suoi romanzi.L'amore molesto risale al 1995 e s'ispira proprio a una delle sue prime opere.E' la storia di una napoletana trapiantata al nord, che ritorna a Napoli per la morte della madre, pare suicida. Nella città partenopea ritrova il padre,altri amici e parenti, ma gli incontri sono penosi. e difficili.La sua infanzia è stata segnata da inconfessabili segreti, che il ritorno nella sua città farà riemergere in tutta la loro dramaticità.Angela Luce ha una piccola parte, che però le consentirà di vincere un oscar come attrice non protagonista.Buonaiuto nel ruolo della protagonista è bravissima.La Napoli che s'intravede è autentica,il dialetto strettissimo che si sente, a volte incomprensibile, è altrettanto vero.Ottimo film
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fabio1957
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lunedì 17 febbraio 2014
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bellissimo
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Film di grande suggestione,riporta una Napoli malinconica, problematica dolorosa,lontana dagli stereotipi:pizza,amore e mandolino.Grande e realistica interpretazione di tutti in modo partcolare di Anna Buonaiuto, che qui trova la sua consacrazione di attrice.Per un napoletano come me è un tuffo nella vera città, non quella delle cartoline illustrate.
Da vedere e rivedere.
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enrico gasparro
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venerdì 10 agosto 2012
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al cinema trash non vi è limite
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delia,una giovana donna che vive nella provincia del nord,scopre che la madre è deceduta tanto improvvisamente quanto inspiegabilmente su di una spiaggia a Napoli;la giovane,convinta che non si tratti di una morte avvenuta per cause naturali,parte per napoli,ritornando nella vecchia casa della madre,sperando di trovare qualche indizio che possa aiutarla a risolvere l'enigma.poi,però,trova un vestito rosso,lo mette ,si trucca e invece di pensare alla madre deceduta,inizia a vestire come una prostituta,mettendo a nudo la sua vera natura di donna contorta,perversa e malata.giallaccio SPAZZATURA in stile napoletano,ridicolo oltre ogni limite,morboso sino alla nausea e con dialoghi e una sceneggiatura privi di qualsiasi nesso logico.
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delia,una giovana donna che vive nella provincia del nord,scopre che la madre è deceduta tanto improvvisamente quanto inspiegabilmente su di una spiaggia a Napoli;la giovane,convinta che non si tratti di una morte avvenuta per cause naturali,parte per napoli,ritornando nella vecchia casa della madre,sperando di trovare qualche indizio che possa aiutarla a risolvere l'enigma.poi,però,trova un vestito rosso,lo mette ,si trucca e invece di pensare alla madre deceduta,inizia a vestire come una prostituta,mettendo a nudo la sua vera natura di donna contorta,perversa e malata.giallaccio SPAZZATURA in stile napoletano,ridicolo oltre ogni limite,morboso sino alla nausea e con dialoghi e una sceneggiatura privi di qualsiasi nesso logico.ANNA D'AIUTO,GIà BRUTTISSIMA DI SUO,CERCA ATTRAVERSO IL TRUCCO DI AGGIUSTARSI,ANCHE SE DEL TUTTO INUTILMENTE,COSì COME è DEL TUTTO INUTILE IL SUO TENTATIVO DI RECITARE,DOVE PERò RAGGIUNGE QUANTO MENO MENO LA MEDIOCRITà.
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paride86
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mercoledì 10 febbraio 2010
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sufficiente
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La morte della madre servirà a Delia per far luce sul suo passato di bambina cresciuta nell'entroterra napoletano.
Il film è ben recitato, purtroppo la realizzazione e la regia appaiono un po' "rudimentali", forse nel tentativo di fare di "L'amore molesto" un novello film neorealista.
Anche alcuni passaggi nella trama rimangono piuttosto oscuri, lasciando lo spettatore più perplesso che incuriosito o affascinato.
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kronos
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domenica 5 luglio 2009
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affascinante e sensuale
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Si potrebbero usare molti aggettivi, ognuno pertinente, per definire "L'amore molesto": giallo psicanalitico, melodramma partenopeo, saggio etnografico, affresco...
Di certo, al di là della chiave di lettura che ognuno può dare, questa è forse la pellicola d'ambientazione napoletana più affascinante e sensuale mai girata.
Alcuni dettagli non sono risolti in maniera limpida dalla sceneggiatura (i rapporti di rivalità-affari-complicità fra gli uomini che ruotano attorno a Delia), ma il valore complessivo dell'opera non è in discussione: un classico del cinema italiano.
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milomar
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mercoledì 14 maggio 2008
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tra i migliori film italiani degli anni '90
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Film bellissimo, con una storia forte ed intensa. L'approccio di Martone è quasi da neo-realismo, solo che qui gli attori sono fior di professionisti, tutti bravissimi. C'è qualche incongruenza nella sceneggiatura soprattutto dal punto di vista temporale. Infatti, dato che il film si svolge ne '92 (primo governo Berlusconi) con la protagonista quarantenne, i suoi ricordi da bambina non possono essere da secondo dopoguerra ma da inizi anni '60. Anche qualche altro piccolo particolare non funziona. Apparte questo è un noir bellissimo che fotografa la solitudine di tutti i protagonisti e i loro incubi. Il tutto in una reale Napoli degli anni '90, con i suoi rumori, il suo caos, le sue strade dissestate, la sua squallida periferia ma anche la sua bellezza.
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Film bellissimo, con una storia forte ed intensa. L'approccio di Martone è quasi da neo-realismo, solo che qui gli attori sono fior di professionisti, tutti bravissimi. C'è qualche incongruenza nella sceneggiatura soprattutto dal punto di vista temporale. Infatti, dato che il film si svolge ne '92 (primo governo Berlusconi) con la protagonista quarantenne, i suoi ricordi da bambina non possono essere da secondo dopoguerra ma da inizi anni '60. Anche qualche altro piccolo particolare non funziona. Apparte questo è un noir bellissimo che fotografa la solitudine di tutti i protagonisti e i loro incubi. Il tutto in una reale Napoli degli anni '90, con i suoi rumori, il suo caos, le sue strade dissestate, la sua squallida periferia ma anche la sua bellezza. Stupende le immagini "rubate" ad alcuni napoletani d.o.c.. Uno dei migliori film italiani degli anni '90. milomar
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(di tommaso)
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ornella
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mercoledì 25 maggio 2005
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il tratto sanguigno delle verità all'imperfetto
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Delia, indipendente e problematica fumettista, apprende della morte di sua madre per annegamento. Questo la spinge a partire da Bologna alla volta di Napoli, sua città natale che vorrebbe dimenticare per sempre, per i funerali di Amalia. Delia vive alcuni giorni nel caos della metropoli e dei suoi sentimenti, dei dolorosi ricordi di un passato da capire, da accettare.
Un metaviaggio tra i luoghi fisici della sua infanzia e i luoghi dimenticati e bui del suo inconscio in cui Clelia ridà senso al tormentato rapporto con sua madre e anche alla propria vita, toccando il punto più basso della coscienza prima di riuscire a risalire
[+] tre stelle
(di francesco2)
[ - ] tre stelle
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