fabio t.
|
sabato 13 ottobre 2007
|
un film potente, ma non abbastanza...
|
|
|
|
Se tra gli obiettivi di Stone vi fosse la volontà di spiazzare, di scandalizzare, di stupire e di ubriacare con una baraonda di suoni, trip, eccessi e dissolutezze, allora "The Doors" è un film riuscitissimo e al regista va tutto il merito. Se però qualcuno, come me, cercasse l'anima poetica, riflessiva, corrosiva di Jim nonché soprattutto l'anima e la formazione della musica dei Doors, allora rimarrebbe di certo deluso. Stone ha saputo costruire con maestria un grande film-tributo a Jim Morrison (più che ai Doors) focalizzando il tutto sulla nota triade sesso, droga e rock'n roll, ma quello che non funziona affatto è l'aver deciso di far prevalere nettamente i primi due a discapito del rockblues e della musica, nonostante quest'ultima ci sia.
[+]
Se tra gli obiettivi di Stone vi fosse la volontà di spiazzare, di scandalizzare, di stupire e di ubriacare con una baraonda di suoni, trip, eccessi e dissolutezze, allora "The Doors" è un film riuscitissimo e al regista va tutto il merito. Se però qualcuno, come me, cercasse l'anima poetica, riflessiva, corrosiva di Jim nonché soprattutto l'anima e la formazione della musica dei Doors, allora rimarrebbe di certo deluso. Stone ha saputo costruire con maestria un grande film-tributo a Jim Morrison (più che ai Doors) focalizzando il tutto sulla nota triade sesso, droga e rock'n roll, ma quello che non funziona affatto è l'aver deciso di far prevalere nettamente i primi due a discapito del rockblues e della musica, nonostante quest'ultima ci sia. Emerge un Jim sbandato e lussurioso, drogato e apparentemente avulso dalla creatività musicale, come se questa scaturisse da sola semplicemente vivendo da trasgressivo. Si ha l'impressione che i mitici brani entrati nella storia del rock riguardassero esclusivamente gli altri membri della band, i quali giungono quasi a non tollerare più le stravaganze del loro leader. Con ciò, difficilmente credo che qualche neofita venga incoraggiato ad acquistare un album dei Doors vedendo il film, fatta eccezione per i fans. Ovviamente il regista ha voluto realizzare un film scomodo, maledetto, aggressivo e autologorante, e in questo Val Kilmer emerge con indiscutibile professionalità e ipnotica immedesimazione. Ma allora Stone avrebbe dovuto scegliere un titolo come "Jim Morrison's life", sebbene comunque la gran parte dei suoi strani comportamenti, nel film, pare non abbiano alcuna motivazione.
Un gran bel film, tutto sommato, ma che a mio avviso non ha colto nel segno allontanando, non volendo, la figura di Jim da quella dei Doors, dalla ricerca musicale e dall'introspezione poetica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio t. »
[ - ] lascia un commento a fabio t. »
|
|
d'accordo? |
|
jo87
|
domenica 12 agosto 2007
|
semplicemente wow!!!
|
|
|
|
Val Kilmer è assolutamente grande nel ruolo di Jim!!!! certo la trama tralascia (o nn rispetta)alcuni punti cruciali della vita di Morrison come l'incontro cn Pam o come è davvero nato il grupppo e nn sviluppa alla perfezione gli anni in cui Jim stava davvero male ma cmq è un bel film da vedere consiglierei comunque (ai fan di Jim che sicuramente già l'hanno fatto) di acquistare un libro sulla vera storia dei Doors e di Jim Morrison....Non è importante che una cosa sia vera,l'importante è crederci.
This is the end....
|
|
[+] lascia un commento a jo87 »
[ - ] lascia un commento a jo87 »
|
|
d'accordo? |
|
cineofilo92
|
giovedì 13 aprile 2006
|
un capolavoro onirico, tributo al grande jim
|
|
|
|
Mozzafiato, inquietante, da sogno, lussurioso... ecco un grande e indimenticabile film sotto la buona regia di Stone. Film così non se ne trovano molti. Può essere addirittura paragonato con Arancia Meccanica di Kubrick, e in effetti si denota la stessa linea onirica, le stesse interpretazioni "indiavolate", le stesse emozioni dure e crude.
Ottime sequenze e fotografia, doppiaggio e sceneggiatura.
Non solo un cult, un grande film da avere, vedere e rivedere!
[+] o.o allucinante
(di midnight_sun)
[ - ] o.o allucinante
[+] ma stone conosceva davvero i doors?
(di fabian t.)
[ - ] ma stone conosceva davvero i doors?
|
|
[+] lascia un commento a cineofilo92 »
[ - ] lascia un commento a cineofilo92 »
|
|
d'accordo? |
|
bella earl!
|
giovedì 21 aprile 2011
|
le vicende di jim non appassionano quanto credevo
|
|
|
|
Sono veramente mortificato nel dover dare un voto così basso alla biografia di una delle persone che trovo più carismatiche della storia. La storia dei Doors (ma soprattutto di Jim Morrison) non appassiona come dovrebbe. Complice, forse, l'utilizzo un po' "ubriaco" delle telecamere in continuo movimento ma forse è proprio ciò che caratterizza il film e la musica dei Doors. Ascoltare i Doors è come, in una qualche lontanissima parentela, raggiungere la pace interiore. Guardare questo film (nonostante sia supportato da una grandissima interpretazione di Val Kilmer) è annoiarsi a seguire delle vicende che possono essere molto interessanti.
[+]
Sono veramente mortificato nel dover dare un voto così basso alla biografia di una delle persone che trovo più carismatiche della storia. La storia dei Doors (ma soprattutto di Jim Morrison) non appassiona come dovrebbe. Complice, forse, l'utilizzo un po' "ubriaco" delle telecamere in continuo movimento ma forse è proprio ciò che caratterizza il film e la musica dei Doors. Ascoltare i Doors è come, in una qualche lontanissima parentela, raggiungere la pace interiore. Guardare questo film (nonostante sia supportato da una grandissima interpretazione di Val Kilmer) è annoiarsi a seguire delle vicende che possono essere molto interessanti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a bella earl! »
[ - ] lascia un commento a bella earl! »
|
|
d'accordo? |
|
francesco manca
|
sabato 22 dicembre 2007
|
"una vita...allucinata..."
|
|
|
|
La musica, la vita, la passione, la struggente armonia di uno dei più grandi poeti della storia della musica rock: JIM MORRISON. Il regista più provocatorio di Hollywood Oliver Stone, porta sullo schermo la storia della più nota band degli anni '60 e '70, i "Doors", usando la macchina da presa proprio come la usava Morrison nei suoi filmini alla UCLA Film School, in modo irrequieto, curioso, invadente, morboso, riducendo praticamente tutto ad un'unica, immensa e forte allucinazione, facendoci provare tutte le emozioni provate dal poeta maledetto, in un mix di sinfonie psichedeliche, sesso e acidi. Val Kilmer, che interpreta appunto il grande Morrison, ci regala una delle sue prestazioni più singolari e intense, assolutamente degno di un premio Oscar, mostrando allo spettatore tutta la complessità e la purezza dell'arte in una storia torbida e soffocata, che ha come unico obiettivo, quello di sfogare un grande e indomabile senso di rabbia e di rancore, ponendosi delle domande sul significato della vita, e se veramente ne abbiamo bisogno.
[+]
La musica, la vita, la passione, la struggente armonia di uno dei più grandi poeti della storia della musica rock: JIM MORRISON. Il regista più provocatorio di Hollywood Oliver Stone, porta sullo schermo la storia della più nota band degli anni '60 e '70, i "Doors", usando la macchina da presa proprio come la usava Morrison nei suoi filmini alla UCLA Film School, in modo irrequieto, curioso, invadente, morboso, riducendo praticamente tutto ad un'unica, immensa e forte allucinazione, facendoci provare tutte le emozioni provate dal poeta maledetto, in un mix di sinfonie psichedeliche, sesso e acidi. Val Kilmer, che interpreta appunto il grande Morrison, ci regala una delle sue prestazioni più singolari e intense, assolutamente degno di un premio Oscar, mostrando allo spettatore tutta la complessità e la purezza dell'arte in una storia torbida e soffocata, che ha come unico obiettivo, quello di sfogare un grande e indomabile senso di rabbia e di rancore, ponendosi delle domande sul significato della vita, e se veramente ne abbiamo bisogno. Morrison ha sempre cercato una risposta a questi tremendi enigmi, introducendosi nel più profondo del suo "Io" mediante droghe, alcool e allucinogeni, in cerca della morte, non temendola ma sfidandola, tant'è che lo stesso Jim, durante la sua permanenza terrena, scrisse un verso che recita in questo modo: "la vita è un'avventura dalla quale nessuno è ancora uscito vivo…" e come non si può restare affascinati di fronte a tale bellezza, alla poesia di un mito, di un colosso, di un'icona universale… I personaggi che fanno da spalla a Kilmer, ovvero la splendida Meg Ryan e gli straordinari Kyle MacLachlan, qui nelle vesti del musicista membro dei "Doors" Ray Manzarek, Kevin Dillon, fratello del noto Matt Dillon, nel ruolo del chitarrista John Densmore e Frank Whaley nel ruolo del batterista Robby Krieger. La fotografia è, a mio avviso, uno degli aspetti più mistificatori della pellicola, che ritrae le scene nel deserto facendo sembrare allo spettatore di essere lì, con Jim e suoi compagni a soffrire e asognare, sulle note di un capolavoro quale "The End", e non è da meno il montaggio, sfumato ed eterogeneo, così come la scenografia che in alcuni tratti sembra fin troppo reale. Detto con tutto il cuore: uno dei migliori film degli anni '90.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francesco manca »
[ - ] lascia un commento a francesco manca »
|
|
d'accordo? |
|
paride86
|
domenica 1 agosto 2010
|
appena sufficiente
|
|
|
|
La storia è quella di Jim Morrison e del gruppo "The Doors", lo stile è il preludio al successivo (e brutto) "Natural Born Killers".
Quello che ne viene fuori è un film disomogeneo e un po' sconclusionato che parte dalla musica e finisce col delineare un ritratto personale del protagonista piuttosto sfocato, con Oliver Stone che cerca di essere visionario pur non avendone il talento.
Tutto sommato il film, però, può fregiarsi delle belle interpretazioni di Meg Ryan e, soprattutto, di Val Kilmer, identico a Jim Morrison.
Per il resto è un'occasione sprecata per parlare dei "The Doors", del rock e degli anni '60.
|
|
[+] lascia un commento a paride86 »
[ - ] lascia un commento a paride86 »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
sabato 29 agosto 2015
|
stasera ci facciamo un acido ????
|
|
|
|
Un grande plauso a Val Kilmer che sfodera una grande interpretazione e somiglia tantissimo a Morrison,non vedo sinceramente chi avrebbe potuto sostituirlo in questo ruolo.
Stone dunque ,indovina il protagonista ma per il resto non mi sembra che abbia fatto un grande lavoro.
La prima parte del film sembra mirare a un prodotto più introspettivo e ricercato sull'animo del povero Jim,tuttavia in seguito c'è un solo tema ricorrente :droga,droga,droga.
Morrison,Pam e tutta la combriccola al seguito vengono dipinti come una simpatica tribù di fattoni.
Ora che la droga abbia avuto un ruolo fondamentale nella vita dell'artista e dei gruppi rock di quella generazione non c'è dubbio, ma sicuramente si poteva offrire un prodotto più complesso nell'introspezione dei personaggi.
[+]
Un grande plauso a Val Kilmer che sfodera una grande interpretazione e somiglia tantissimo a Morrison,non vedo sinceramente chi avrebbe potuto sostituirlo in questo ruolo.
Stone dunque ,indovina il protagonista ma per il resto non mi sembra che abbia fatto un grande lavoro.
La prima parte del film sembra mirare a un prodotto più introspettivo e ricercato sull'animo del povero Jim,tuttavia in seguito c'è un solo tema ricorrente :droga,droga,droga.
Morrison,Pam e tutta la combriccola al seguito vengono dipinti come una simpatica tribù di fattoni.
Ora che la droga abbia avuto un ruolo fondamentale nella vita dell'artista e dei gruppi rock di quella generazione non c'è dubbio, ma sicuramente si poteva offrire un prodotto più complesso nell'introspezione dei personaggi.
Anche perchè il film è dedicato ai Doors,non alla singola vita di Jim Morrison, anche se ovviamente era lui che sosteneva la baracca.
La colonna sonora è ovviamente costituita dalle canzoni del gruppo e quindi eccellente.
Appena sufficiente invece,per me, il film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
sirio
|
venerdì 20 maggio 2011
|
un commento per procura - parte ii
|
|
|
|
Ecco la seconda parte della recensione di GIANFI
... E Jim Morrison era proprio questo, il divo adorato dalle masse, che godeva di un potere e di una influenza enorme sulle persone; questo concetto è ben esplicitato dalla frase di una fotografa nel film che dice “La macchina fotografica può essere tutto quello che vuoi, Jim: una donna da sedurre, un uomo che vuoi uccidere. Tutto quello che vuoi. [...] Hai idea del potenziale di queste foto? Una sola immagine controlla milioni di persone”.Ma nel suo essere amato da tutti, come spesso capita in questi casi, era in realtà solo. A questa solitudine viene rapidamente “in aiuto” prima la droga e poi l’alcol.
[+]
Ecco la seconda parte della recensione di GIANFI
... E Jim Morrison era proprio questo, il divo adorato dalle masse, che godeva di un potere e di una influenza enorme sulle persone; questo concetto è ben esplicitato dalla frase di una fotografa nel film che dice “La macchina fotografica può essere tutto quello che vuoi, Jim: una donna da sedurre, un uomo che vuoi uccidere. Tutto quello che vuoi. [...] Hai idea del potenziale di queste foto? Una sola immagine controlla milioni di persone”.Ma nel suo essere amato da tutti, come spesso capita in questi casi, era in realtà solo. A questa solitudine viene rapidamente “in aiuto” prima la droga e poi l’alcol. Che da strumenti “classici” per trarre ispirazione e forza diventano sempre di più un morbo che mangiano Jim dall’interno allontanandolo sempre di più dal mondo.Per concludere, posso dire che l’ho considerato un ottimo film, soprattutto ben calato nell’atmosfera torbida e densa dell’America degli anni 60 che ha fatto da “ventre” per la nascita dello storico gruppo dei Doors. Si percepisce tutto, le passioni, la tensione, la disperazione e la ricerca di un posto e di una identità in un mondo che non te la vuole dare. Ed allora è li che devi imbracciare la chitarra, acchiappare il microfono e cominciare a farti sentire.
Gianfi
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sirio »
[ - ] lascia un commento a sirio »
|
|
d'accordo? |
|
mauro
|
domenica 20 gennaio 2013
|
quello che sapevamo di jim più qualche invenzione
|
|
|
|
Comincio col dividere subito il film da quello che si sia proposto di fare Stone, perchè non è detto che mancando parzialmente il bersaglio, non si possa comunque fare qualcosa di buono. Il film è bello, a tratti un video musicale vero e proprio, è da apprezzare lo sforzo emulativo e di ricostruzione del periodo, dei protagonisti reali nei loro tratti somatici, un po' troppo onirico e in "acido", però è chiaro che sia più sensazionale enfatizzare la parte bella del viaggio, rispetto a quella dove gli effetti passano. Dove manca il bersaglio? Lo manca non dicendoci nulla di nuovo, qualcosa che noi appassionati dei Doors non sapessimo.
[+]
Comincio col dividere subito il film da quello che si sia proposto di fare Stone, perchè non è detto che mancando parzialmente il bersaglio, non si possa comunque fare qualcosa di buono. Il film è bello, a tratti un video musicale vero e proprio, è da apprezzare lo sforzo emulativo e di ricostruzione del periodo, dei protagonisti reali nei loro tratti somatici, un po' troppo onirico e in "acido", però è chiaro che sia più sensazionale enfatizzare la parte bella del viaggio, rispetto a quella dove gli effetti passano. Dove manca il bersaglio? Lo manca non dicendoci nulla di nuovo, qualcosa che noi appassionati dei Doors non sapessimo. A mio avviso è stato snobbato e le recriminazioni di qualcuno dei protagonisti reali circa gli avvenimenti ricostruiti nel film mi dà ragione, proprio da coloro che avrebbero potuto dire qualcosa in più. Ci sono alcuni avvenimenti e dialoghi che non sono stati confermati da nessuna biografia, nè da chi era presente, insomma c'è anche parecchia invenzione. Anche a mio avviso, come succede sempre, il film continua un processo sterile tra accusa e difesa, su Jim Morrison e sul rapporto con gli altri elementi del gruppo. Chi sia il traditore, se Jim sia stato i Doors, oppure, se non sarebbe stato nulla senza di loro, oltre il solito bigottismo sulla scelta personale di un uomo anche di auto distruggersi. Penso che importi poco stabilire queste cose, come forse importa altrettanto meno ricostruire esattamente la vicenda dei Doors, credo che nemmeno loro si ricordino i particolari ed un bel po' di segreti se li porteranno con loro, questo è certo. Il limite del film è proprio la sua presunzione di fare qualcosa d'impossibile. Bello ed affascinante l'omaggio ad uno dei gruppi più magnetici della storia, ma si ferma lì. Protagonisti tutti molto bravi, ed il film nel su aspetto formale è impeccabile. Non ci presenta la vita dei Doors in forma verosimile, più che altro è l'immaginario ripulito degli aspetti più crudi e realistici che l'avrebbero senza dubbio reso molto più tetro ed angosciante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mauro »
[ - ] lascia un commento a mauro »
|
|
d'accordo? |
|
fabio1957
|
lunedì 29 giugno 2015
|
onirico
|
|
|
|
Pur essendo un'opera importante di Oliver Stone,si fatica a credere che Jim Morrison e i Doors fossero realmente così.Ovviamente non ci sono indizi per saperlo,tuttavia il film sembra attraversato da un'onda psichedelica, che lo rende più simile a un trip d'acido, che alla storia di un musicista, tanto geniale, quanto sregolato e sfortunato .Indubbiamente è facile pensare che tutta la vita di jim, fosse pervasa e guidata dalle droghe che lui abitualmente assumeva,ma il film sembra veramente un lungo sballo.Il regista ancora una volta vuole a tutti i costi estremizzare e denfatizzare i suoi personaggi, rendendoli però, in questo modo,poco credibili.
[+]
Pur essendo un'opera importante di Oliver Stone,si fatica a credere che Jim Morrison e i Doors fossero realmente così.Ovviamente non ci sono indizi per saperlo,tuttavia il film sembra attraversato da un'onda psichedelica, che lo rende più simile a un trip d'acido, che alla storia di un musicista, tanto geniale, quanto sregolato e sfortunato .Indubbiamente è facile pensare che tutta la vita di jim, fosse pervasa e guidata dalle droghe che lui abitualmente assumeva,ma il film sembra veramente un lungo sballo.Il regista ancora una volta vuole a tutti i costi estremizzare e denfatizzare i suoi personaggi, rendendoli però, in questo modo,poco credibili.
Onirico
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio1957 »
[ - ] lascia un commento a fabio1957 »
|
|
d'accordo? |
|
|