Stand By Me - Ricordo di un'estate |
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Un film di Rob Reiner.
Con River Phoenix, Wil Wheaton, Corey Feldman, Kiefer Sutherland, Richard Dreyfuss.
continua»
Titolo originale Stand by Me.
Avventura,
Ratings: Kids+13,
durata 89 min.
- USA 1986.
MYMONETRO
Stand By Me - Ricordo di un'estate
valutazione media:
3,51
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Avventura di 4 ragazzi in gamba sulla ferrovia.di Great StevenFeedback: 70023 | altri commenti e recensioni di Great Steven |
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mercoledì 15 aprile 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
STAND BY ME – RICORDO DI UN'ESTATE (USA, 1986) diretto da ROB REINER. Interpretato da WIL WHEATON, RIVER PHOENIX, COREY FELDMAN, JERRY O'CONNELL, KIEFER SUTHERLAND, CASEY SIEMASZKO, JOHN CUSACK, RICHARD DREYFUSS
Oregon, estate 1959: quattro ragazzini partono per un’avventura di cinquanta chilometri nel bosco vicino a Castle Rock (città immaginario), dove sanno che è nascosto il cadavere di un ragazzo morto qualche giorno prima, ucciso da una banda di mascalzoni che decidono sfortunatamente di pedinare il quartetto per evitare che il corpo venga scoperto, così da renderli colpevoli agli occhi della giustizia e dunque incriminabili. Colpi di scena in arrivo e contrattempi mozzafiato movimenteranno questa peripezia che aiuterà i ragazzini a crescere interiormente e a rinforzare la loro amicizia. Tutto parte da un racconto (The Body, 1982) di Stephen King, nell’ordine il terzo contenuto nel volume Stagioni diverse, e la sceneggiatura non se ne dissocia poi molto, tant’è che mantiene inalterato lo spirito scanzonato e agreste della scampagnata sbarazzina che però si pone come obiettivo il recupero di una persona non più vivente per salvarla dalle grinfie dei suoi carnefici, intenzionati solo a non comparire rei di fronte a chi potrebbe far passare loro guai molto seri. Indubbiamente, nel panorama cinematografico statunitense degli anni 1980, è uno dei migliori film sull’adolescenza, grazie al preciso e altalenante gioco fra l’avventura il sentimento e l’abile alternanza di pathos e ironia genuina. L’interpretazione dei quattro giovanissimi protagonisti è la carta giocata meglio, il diamante che impreziosisce questo piccolo, grande tesoro che racconta uno dei periodi più turbolenti e agitati dell’esistenza umana con la serenità disincantata e la lucidità caritatevole di capaci cantori del nostro tempo. Forse la migliore prova filmica di Reiner, se associata al successivo Harry ti presento Sally, uscito tre anni dopo: il suo dialogo privo di retorica e la sua messinscena fulminante e carichissima lo rendono un prodotto appetibile per ogni fascia di età, godibile per l’autenticità delle emozioni e formidabile per due tipi fondamentali di grinta, quella registica e quella attoriale, che sono poi una la conseguenza dell’altra. Una superba fotografia arricchisce ancora di più un’opera che non merita complimento più adatto se non quello di trasporre in immagini audiovisive un racconto lungo che sa narrare l’importanza dell’amicizia virale come strumento per risolvere questioni spinose ma specialmente come mezzo di cui servirsi per affrontare difficoltà apparentemente insormontabili ma che si riescono a superare con la forza d’animo e un’incrollabile e focosa volontà. Probabilmente l’unico pezzo debole è la digressione sulla gara di torte e l’esposizione delle aspirazioni letterarie del bambino che, una volta diventato adulto, rievoca quella fenomenale esperienza rammentando i compagni di viaggio adesso scomparsi. Effettivamente queste due "pause narrative" non fanno una bella figura nemmeno nel testo di King, ma si sa: non tutte le ciambelle vengono col buco. In compenso, i punti di forza superano brillantemente le pecche e i momenti meno funzionanti e regalano al pubblico un gioiello di strepitoso divertimento e avventurosa pazzia da fruire con occhio critico ma anche con la spensieratezza che il quartetto dei protagonisti riesce sempre ad infilare nel proprio carattere comune, malgrado i diverbi e le differenze di personalità, anche nell’oscurità notturna di una foresta pericolosa, alla luce di un fuoco o su un binario morto sul quale potrebbe all’improvviso travolgerli un treno solitario.
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