parsifal
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mercoledì 14 febbraio 2018
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svastiche e giarrettiere
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Tinto Brass, controverso e bizzarro regista nostrano, capace di sollevare scandali ad ogni sua opera, nel 1975, ispirandosi all'omonimo romanzo di Peter Norden, che ha in oggetto una casa di tolleranza realmente esistita durante il periodo della Berlino nazista, crea un'opera che destò , per l'ennesima volta, un grande scalpore sia tra i critici e gli addetti ai lavori sia ovviamente nel pubblico , che esaltò e denigrò al tempo questo film, che si rivelò di non facile lettura. La casa di tolleranza , frequentata dall'elite berlinese e dagli alti ufficiali del Reich, è gestita da Kitty, matura ed esperta maitresse, che , pur di guadagnare è disposta ad ogni sorta di compromesso.
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Tinto Brass, controverso e bizzarro regista nostrano, capace di sollevare scandali ad ogni sua opera, nel 1975, ispirandosi all'omonimo romanzo di Peter Norden, che ha in oggetto una casa di tolleranza realmente esistita durante il periodo della Berlino nazista, crea un'opera che destò , per l'ennesima volta, un grande scalpore sia tra i critici e gli addetti ai lavori sia ovviamente nel pubblico , che esaltò e denigrò al tempo questo film, che si rivelò di non facile lettura. La casa di tolleranza , frequentata dall'elite berlinese e dagli alti ufficiali del Reich, è gestita da Kitty, matura ed esperta maitresse, che , pur di guadagnare è disposta ad ogni sorta di compromesso. Anche a rendere il suo budoir una fonte di informazioni preziose per l'ufficiale Helmut Wallenberg e tutti i suoi degni alleati, che decidono di requisire il postribolo, riempirlo di microspie al fine di impossessarsi dei segreti militari e personali di coloro che lo frequentano: Lo scopo è quello di rendere ricattabili tutti i notabili tedeschi clienti di Kitty per poi giungere rapidamente alla presa di potere, al raggiungimento dei vertici , in modo non certo limpido e cristallino. Per far sì che ciò accada più rapidamente, tutte le ragazze che svolgono la professione, vengono scelte accuratamente tra le fila delle ausiliarie delle SS , alle quali viene richiesta la massima dedizione ed abnegazione, in ogni frangente. Spicca tra di loro Margherita ( indimenticabile Ann Terese Savoy), figlia dell'alta borghesia tedesca, pervasa da un sentimento di profonda esaltazione per l'ideologia nazional- socialista ed il più totale arrivismo , privo di scrupoli. HA una relazione con Wallenberg ( un luciferiano Helmut Berger) , somigliante più ad una sindrome di Stoccolma, un rapporto vittima- carnefice senza confini che non altro. All'interno del budoir ne accadono di tutti i colori; Vizi privati dei gerarchi, giochi proibiti, crolli nervosi deìi alcune delle ragazze ed edonismo sfrenato da parte della proprietaria e della sua corte variopinta, di cui fanno parte persone di tutti i sessi , intenti a vivere una realtà a sè , totalmente scollata da ciò che la nazione sta vivendo. La scaltrezza di Teresa e la sua eterna smania di arrivismo, ribaltano senza pietà i piani di Wallenberg, e non solo....Uno spaccato di Germania degli anni'30, un affresco a tinte forti ed indelebili, ovviamente realizzato alla maniera del regista, con il suo inconfondile marchio, ricco di ironia , pruderie e voyeurismo.
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emanuelemarchetto
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sabato 18 marzo 2017
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quando brass aveva talento
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Liberamente adattato dal romanzo omonimo di Peter Norden.
A Berlino Kitty Kellermann è proprietaria della più prestigiosa casa d'appuntamenti: il "Salon Kitty". In realtà, il locale è, a sua insaputa, un sofisticatissimo centro di spionaggio, dove le prostitute, rigorosamente selezionate, cercano d'individuare eventuali disertori tra i loro clienti.
Il film che ha inaugurato il filone "Porno-Nazi"(sottogenere erotico ambientato durante il nazismo) in Italia è anche uno dei lavori più ispirati del regista, almeno dal punto di vista visivo.
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Liberamente adattato dal romanzo omonimo di Peter Norden.
A Berlino Kitty Kellermann è proprietaria della più prestigiosa casa d'appuntamenti: il "Salon Kitty". In realtà, il locale è, a sua insaputa, un sofisticatissimo centro di spionaggio, dove le prostitute, rigorosamente selezionate, cercano d'individuare eventuali disertori tra i loro clienti.
Il film che ha inaugurato il filone "Porno-Nazi"(sottogenere erotico ambientato durante il nazismo) in Italia è anche uno dei lavori più ispirati del regista, almeno dal punto di vista visivo. Recuperando l'iconografia decadente de La caduta degli Dei di Luchino Visconti, il regista intende raccontare i rapporti ambigui tra potere e sesso, mostrando quest'ultimo sia come arma di persuasione che come mezzo di ribellione. Brass non è mai stato un gran narratore e soffoca le sue ambizioni in un intreccio da fotoromanzo. Ma molte sequenze ancora oggi rimangono memorabili, come la parte dedicata alle selezioni delle prostitute naziste.
è anche il primo film italiano che mostra organi genitali in primo piano, fatto che ovviamente portò non pochi guai con la censura.
Curiosità: nel film compare anche, non accreditato, l'artista messicano Tito LeDuc, componente del gruppo Sorelle Bandiera, autore anche delle coreografie.
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fabio57
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venerdì 4 settembre 2015
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così così
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Rispetto alla produzione successiva occore sottolineare che questo è l'ultimo buon film di Brass,prima che passi il guado e approdi definitivamente al cinema erotico-pornografico.Pur non essendo un capolavoro ha una sua cifra erotica,la ricostruzione storica non è malvagia,l'ambientazione pure.
così così
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giovannispada
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mercoledì 5 agosto 2015
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make love no war
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L'albergo diventa un bordello. Tinto Brass non gira la parodia de IL PORTIERE DI NOTTE di Liliana Cavani, il maestro del trash d'autore destruttura l'esistente e con gli strumenti del parossismo e dell'ironia arreda il suo SALON KITTY.
Il trash è la commedia dell'arte del cinema. La Bella e Bestia sono icone dai tempi di Omero, della Rivoluzione Francese e del terzo Reich quando esordì la regista Leni Riefenstahl.
La bella vittima, carnefice, strega o débauche ama e rifugge il male, la divisa, la notte, la caverna.
Il geniale Brass inserisce il tema della libertà e della diserzione dall'esercito, siamo nel 1975 e dilaga il pacifismo.
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L'albergo diventa un bordello. Tinto Brass non gira la parodia de IL PORTIERE DI NOTTE di Liliana Cavani, il maestro del trash d'autore destruttura l'esistente e con gli strumenti del parossismo e dell'ironia arreda il suo SALON KITTY.
Il trash è la commedia dell'arte del cinema. La Bella e Bestia sono icone dai tempi di Omero, della Rivoluzione Francese e del terzo Reich quando esordì la regista Leni Riefenstahl.
La bella vittima, carnefice, strega o débauche ama e rifugge il male, la divisa, la notte, la caverna.
Il geniale Brass inserisce il tema della libertà e della diserzione dall'esercito, siamo nel 1975 e dilaga il pacifismo.
MAKE LOVE, NO WAR !!!!
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dandy
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sabato 3 novembre 2012
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salon boring!
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La definitiva consacrazione del "porno-nazi",nonchè primo grande successo del regista.Sull'onda della fama de "Il portiere di notte" con espliciti rimandi a "La caduta degli dei",a cominciare dalla presenza di Berger e le ultime scene.La versione corrente,tagliuzzata,dovrebbe durare 130'.Io ho visto il director's cut di tre minuti più lungo.Ma anche così arrivare alla fine è stato davvero difficile,senza addormentarsi intendo.Un anticipo del "Caligola" in versione disastrosamente "pudica".Pochissimo soft,praticamente zero hard(forse tre masturbazioni in tutto),e un'estenuante soporifera parata di nudi,amplessi dilettanteschi,banali perversioni che in seguito diventeranno proprie di Brass(a cominciare dagli onnipresenti specchi)e ridicoli balletti.
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La definitiva consacrazione del "porno-nazi",nonchè primo grande successo del regista.Sull'onda della fama de "Il portiere di notte" con espliciti rimandi a "La caduta degli dei",a cominciare dalla presenza di Berger e le ultime scene.La versione corrente,tagliuzzata,dovrebbe durare 130'.Io ho visto il director's cut di tre minuti più lungo.Ma anche così arrivare alla fine è stato davvero difficile,senza addormentarsi intendo.Un anticipo del "Caligola" in versione disastrosamente "pudica".Pochissimo soft,praticamente zero hard(forse tre masturbazioni in tutto),e un'estenuante soporifera parata di nudi,amplessi dilettanteschi,banali perversioni che in seguito diventeranno proprie di Brass(a cominciare dagli onnipresenti specchi)e ridicoli balletti.Uno sprazzo alla Jacopetti(la mecellazione di due maiali)e un paio di rivoltanti sequenze con un nano deforme e un mutilato.Se è scontato che sotto il profilo storico sia nullo,cast e intreccio sono degni delle peggiori fiction di mediaset.Ci si aspetterebbe un Berger sopra le righe,assatanato e animalesco(come sarà in futuro ne "La belva col mitra")ma è soltanto rigido,a tratti in evidente imbarazzo.La bellezza della giovanissima Savoy lascia senza fiato(accentuata dalla quasi perpetua espressione da bambinetta imbronciata),ma non può reggere quasi due ore e mezza da sola.Comparsata per Aldo Valletti,presidente del "Salò" di Pasolini.All'epoca ovviamente non poteva non generare scandali e polemiche,da cui il successo che seguì.Forse la versione che ho visto era comunque censurata.In caso contrario,è una vera sagra dello sbadiglio!
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paolo 67
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mercoledì 7 marzo 2012
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un film che ha vinto la sua battaglia
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Brass, che all'inizio aveva rifiutato, accettò di dirigere il film a condizione di riscrivere la sceneggiatura di Ennio De Concini con Maria Pia Fusco, per darne un intento etico e politico, quello che difese in un'appassionato memoriale alla Commissione di revisione di secondo grado dopo la bocciatura in prima istanza. Il produttore Sbarigia, per cautelarsi da possibili sequestri, rimontò il film, che già aveva subito alcuni tagli, portando Brass a disconoscere la versione ufficiale che comunque, forse proprio perchè comunque piena di nudi, è stato il suo primo grande successo internazionale.
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Brass, che all'inizio aveva rifiutato, accettò di dirigere il film a condizione di riscrivere la sceneggiatura di Ennio De Concini con Maria Pia Fusco, per darne un intento etico e politico, quello che difese in un'appassionato memoriale alla Commissione di revisione di secondo grado dopo la bocciatura in prima istanza. Il produttore Sbarigia, per cautelarsi da possibili sequestri, rimontò il film, che già aveva subito alcuni tagli, portando Brass a disconoscere la versione ufficiale che comunque, forse proprio perchè comunque piena di nudi, è stato il suo primo grande successo internazionale. Il film trascolora magistralmente, sveltamente e efficacemente tra tanti registri: musical, politico, satirico, horror, giallo, parodistico, sentimentale, grottesco. Un tema di Brass è la contraddizione tra l'autoritarismo e il piacere sensuale. Al Salon Kitty i nazisti cercarono di combinare le due cose. Brass voleva svelare i metodi usati dai nazisti per il controllo. Splendido il lavoro di Ken Adam che ha curato al minimo geometriche, gelide scenografie, cupe ed eleganti. Adam considerava Tinto Brass un grande talento, ed ha dichiarato di avere bellissimi ricordi della lavorazione del film, a differenza dell'esperienza psicologicamente devastante di “Barry Lyndon” con Kubrick, che gli aveva fatto vincere un Oscar ma anche procurato un esaurimento nervoso (e forse l'inizio di un ictus). Adam ha dichiarato di essere stato colpito sia dall'intelligenza di Brass che dalla sua forza e energia. Lo disturbava un po' la pornografia del film, ma ha continuato a considerarlo come un capolavoro del regista. La fotografia di Silvano Ippoliti è accurata, l'interpretazione di tutto il cast è molto buona, specie Ingrid Thulin. La meravigliosa conturbante Teresa Ann Savoy, andata per un provino per una piccola parte, fu suggerita come protagonista dalla moglie di Brass, Carla Cipriani. Fu contenta di interpretare il film. Bella e accurata la fotografia di Silvano Ippoliti.
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paolo 67
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sabato 29 ottobre 2011
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il primo e unico degno nazi-erotico italiano
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Il primo grande successo di pubblico di Brass, che all'epoca destò grande scandalo per la esposizione (è la prima volta in un film italiano) di organi sessuali in primo piano, si avvale di una buona ricostruzione d'epoca, di numeri musicali molto ben coreografati e di un cast eccellente, nel quale spicca Therese Ann Savoy, attrice dalle movenze feline di una bellezza insolita, un fascino ambiguo da adolescente e una provocante naturale carica erotica. Mentre opera una satira della borghesia, il regista sdrammatizza e ironizza distinguendosi dalla disperata cupezza di quasi tutti gli altri film sull'argomento. Prolungata esibizione di nudi femminili.
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pisciulino
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sabato 22 ottobre 2011
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il primo (e l'unico decente) nazi-erotico italiano
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Pregi: la ricostruzione d'epoca, la coreografia dei numeri musicali, il cast (soprattutto Therese Ann Savoy, di insolita bellezza e di un fascino morboso e sensuale con un sex-appeal felino naturale), la satira della borghesia, l'ironia. Difetti: la versione finale non è quella di Brass (il produttore l'ha rimontata), la morbosità, il compiacimento, la caduta di livello drammaturgico dopo i primi dieci minuti, di folgorante parodismo della letteratura cinematografica sul nazismo.
Primati: il primo film italiano che mostra organi genitali in primo piano e il primo successo internazionale di Brass.
Traversie: lotta di Brass con la censura (visto negato in primo grado, concesso in appello con alcuni tagli).
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Pregi: la ricostruzione d'epoca, la coreografia dei numeri musicali, il cast (soprattutto Therese Ann Savoy, di insolita bellezza e di un fascino morboso e sensuale con un sex-appeal felino naturale), la satira della borghesia, l'ironia. Difetti: la versione finale non è quella di Brass (il produttore l'ha rimontata), la morbosità, il compiacimento, la caduta di livello drammaturgico dopo i primi dieci minuti, di folgorante parodismo della letteratura cinematografica sul nazismo.
Primati: il primo film italiano che mostra organi genitali in primo piano e il primo successo internazionale di Brass.
Traversie: lotta di Brass con la censura (visto negato in primo grado, concesso in appello con alcuni tagli).
Caratteristica storica: l'inizio per Brass della divaricazione tra il successo di pubblico e l'avversione della critica intellettuale (che fino ad allora lo aveva apprezzato).
Destino storico: la conquista (derubricato a vm 14 anni) della programmazione in notturna su raiuno, segno della conquistata simpatia da parte del regista della cultura ufficiale (nel senso popolare).
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giuseppe paolo caraglia
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martedì 8 dicembre 2009
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tra libertinismo e questioni razziali
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All'epoca di Hitler i ceti sociali medio-alti davano ampio spazio ai divertimenti, alle scelleratezze d'ogni genere e al libertinismo gratuito. Un posto dove poter esibire pubblicamente le proprie passioni era il "Salone Kitty", ripreso magistralmente per raccontare le vicende che avvenivano al suo interno. La Germania di Hitler desiderava divenire padrona assoluta del pianeta conducendo una guerra lampo, con l'intenzione di vincere dapprima in Europa per poi stare a capo delle nazioni d'oltreoceano. Kitty, la proprietaria del salone, non sembra molto interessata alla politica, nè alle questioni razziali, tant'è che quando gli ufficiali tedeschi pretendono che il suo salone chiuda e mandi via l'intero personale, lei, con battutine sarcastiche, fa capire non soltanto che conduce quel lavoro da una vita e non può acconsentire alla loro richiesta ma anche di non concordare, in generale, coi provvedimenti delle SS.
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All'epoca di Hitler i ceti sociali medio-alti davano ampio spazio ai divertimenti, alle scelleratezze d'ogni genere e al libertinismo gratuito. Un posto dove poter esibire pubblicamente le proprie passioni era il "Salone Kitty", ripreso magistralmente per raccontare le vicende che avvenivano al suo interno. La Germania di Hitler desiderava divenire padrona assoluta del pianeta conducendo una guerra lampo, con l'intenzione di vincere dapprima in Europa per poi stare a capo delle nazioni d'oltreoceano. Kitty, la proprietaria del salone, non sembra molto interessata alla politica, nè alle questioni razziali, tant'è che quando gli ufficiali tedeschi pretendono che il suo salone chiuda e mandi via l'intero personale, lei, con battutine sarcastiche, fa capire non soltanto che conduce quel lavoro da una vita e non può acconsentire alla loro richiesta ma anche di non concordare, in generale, coi provvedimenti delle SS. D'altro canto, contro la sua volontà, chiuderà il locale e si trasferirà in un altro posto; è costretta ad affidarsi all'aiuto di donne delle SS, assai inesperte e leggermente più riservate per cercare di raggiungere gli stessi effetti e la stessa popolarità di prima. Nelle stanze da letto del salone, pronte per accogliere i clienti di Kitty, vengono installati apparati elettronici in grado di trasmettere agli ufficiali tedeschi le conversazioni di chi vi entrasse. Una delle SS si innamora di un soldato britannico, ma in seguito verrà impiccato per i giudizi che aveva espresso contro il regime nazionalsocialista. Margherita, la ragazza protagonista delle SS, metterà su un complotto per uccidere l'organizzatore e l'uomo più rappresentativo del suo gruppo SS.
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