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Attraverso i continui zoom,gli ingrandimenti di dettagli insignificanti,le immagini oscurate,sfocate,i movimenti frenetici e le eseltazioni psichedeliche della musica Warhol trasforma la jam-session dei "Velvet Underground"(che nello stesso anno avrebbero prodotto il loro primo Lp) in un frammento di arte sottratta alla vita e allo scorrere del tempo.Straniante,ipnotico,affascinante ma anche un tantino fastidioso per gli occhi.Reed e soci,statuari con occhiali neri hanno l'aspetto più di artisti concettuali che di musicisti.Gli assoli di chitarra si intrecciano perfettamente con le nenie ammalianti della viola di Nick Cale,e Nico suona il tamburello senza cantare,col figlioletto Ari ai piedi.Poi la polizia irrompe(chiamata a quanto pare da un vicino infastidito dal rumore)e la magia si interrompe(anche se stranamente dopo che il primo poliziotto appare la musica continua per altri 10 minuti buoni).Un film-documentario figlio del suo tempo,e del suo regista,dove alla musica e ai musicisti viene talvolta privilegiato lo sfondo,quello che c'è attorno.Per chi apprezza il regista e il gruppo, perfetto esempio del periodo d'oro della pop-art.
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