parsifal
|
lunedì 25 ottobre 2021
|
ego ergo sum
|
|
|
|
Blasetti alla regia ed alla sceneggiatura, scritta insieme alle Penne d'Oro del Cinema Italiano, come Benvenuti, De Bernardi, Talarico e addirittura Flaiano. Protagonista Sandro, un frizzante e talentuoso W.Chiari, giornalista rampante ed ambizioso che osserva le scene di quotidiano egoismo e costante sopraffazione , nella società " civile " in cui vive e lavora. Mette sotto processo tutti, poichè nessuno degli interessati è esente da gesti egoistici nei confronti del prossimo. Mette sotto accusa anche sè stesso, per poi però assolversi nella maggior parte dei casi. Vasta e varia panoramica di casi di ogni genere, narrazione fondata spesso su flasback e rievocazioni, insieme a visioni oniriche e sogni ad occhi aperti.
[+]
Blasetti alla regia ed alla sceneggiatura, scritta insieme alle Penne d'Oro del Cinema Italiano, come Benvenuti, De Bernardi, Talarico e addirittura Flaiano. Protagonista Sandro, un frizzante e talentuoso W.Chiari, giornalista rampante ed ambizioso che osserva le scene di quotidiano egoismo e costante sopraffazione , nella società " civile " in cui vive e lavora. Mette sotto processo tutti, poichè nessuno degli interessati è esente da gesti egoistici nei confronti del prossimo. Mette sotto accusa anche sè stesso, per poi però assolversi nella maggior parte dei casi. Vasta e varia panoramica di casi di ogni genere, narrazione fondata spesso su flasback e rievocazioni, insieme a visioni oniriche e sogni ad occhi aperti. La Mangano interpreta la Donna del Mistero, che scuote il protagonista dal suo torpore larvale, instillando in lui una costante ed inappagata curiosità. Dalla capacità di osservazione degli autori scaturisce una lunga sequela di episodi assai significativi sulla Natura Umana ed il cosiddetto Vivere Civile. Incredibilmente attuale , nonostante il passare degli anni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
sabato 7 ottobre 2017
|
molto efficace, questo film di blasetti
|
|
|
|
Forse, questo "IO, io, io...e gli altri"(1965) di Alessandro Blasetti, è uno degli ultimi del notevole regista italiano, dove per l'intelligenza di varie situazioni, oltre all'apporto alla sceneggiatura dello stesso autore, vale il contributo di Suso Cecchi d'Amico, di De Beranrdi etc, ma, ritengo, soprattutto quello di Ennio Flaiano. Sul tema dell'egoismo, ma diremmo meglio, forse, soprattutto, dell'egocentrismo, dellì'egotismo, una sorta di poema-peana in forma filmica, particolarmente efficace, quando il giornalistia-artista protagonista del film(probabilmente uno dei film in cui la personalità di Walter Chiari emerge in modo più convincente), che si immedesima in differenti personaggi, per poi"tornare a sé", volendo anche nel Sé(dove la lettera iniziale maiuscola non è casuale, ma voluta, anche in riferimento a varie teorie psicologiche), con la sua-invero abbastanza"sperciolata"autoanalisi, non fa che esaminare, senza trarre alcuna conclusione, senza voler in alcun modo modficare-"emendare"(sarebbe peraltro moralismo.
[+]
Forse, questo "IO, io, io...e gli altri"(1965) di Alessandro Blasetti, è uno degli ultimi del notevole regista italiano, dove per l'intelligenza di varie situazioni, oltre all'apporto alla sceneggiatura dello stesso autore, vale il contributo di Suso Cecchi d'Amico, di De Beranrdi etc, ma, ritengo, soprattutto quello di Ennio Flaiano. Sul tema dell'egoismo, ma diremmo meglio, forse, soprattutto, dell'egocentrismo, dellì'egotismo, una sorta di poema-peana in forma filmica, particolarmente efficace, quando il giornalistia-artista protagonista del film(probabilmente uno dei film in cui la personalità di Walter Chiari emerge in modo più convincente), che si immedesima in differenti personaggi, per poi"tornare a sé", volendo anche nel Sé(dove la lettera iniziale maiuscola non è casuale, ma voluta, anche in riferimento a varie teorie psicologiche), con la sua-invero abbastanza"sperciolata"autoanalisi, non fa che esaminare, senza trarre alcuna conclusione, senza voler in alcun modo modficare-"emendare"(sarebbe peraltro moralismo...)ilo proprio comportamento. Vizi e limiti dell'essere umano, dove la bagarre in Parlamento è significativa, ma anche gli inserti sulla corruzione pubblica e privata(pensieri ed emozioni di donne e di qualche uomo in chiesa, per ex.), in specie la critica dell''autoritarismo(parte nella quale si ricorre, abbastanza ampiamente, a fimati documentari sul Hitler e Mussolini)vengono a giocare un ruolo determinante, anche considerando che "il tutto"non era passato da secoli ma, allora, appena da vent'anni... per non dire che anche oggi è"un passato che non passa"dove l'espressione, altrimenti abusata, ha un senso. Flask-back, inserti, in un bianco e nero terso ed efficace, in un'epoca nella quale il cinema italiano esprimeva certo molto di più e molto meglio di quanto non riesca a faree oggi... Chiari al meglio, ma anche Marcello Mastroianni, un Nino Manfredi"perfetto"in un operatore delle FFSS., un Lelio Luttazzi(peraltro indimenticabile)in una delle sue caratterizzazioni migliori, Randone, la Koscina, la Lollobrigida, Caprili, De Sica, un ottimo Mario Pisu. Chapeau a un film intelligente, il che non è certo poco...soprattutto se confrontato con un panorama filmico oggi molto spesso"desolante". . El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
venerdì 23 maggio 2014
|
la vita: un dono da condividere
|
|
|
|
Un’inchiesta sull’egoismo umano, che un noto giornalista e scrittore ha deciso di portare a termine, è il filo conduttore che lega in un’unica storia i diversi frammenti di vita quotidiana che compongono “Io, io, io… e gli altri” (1965) di Alessandro Blasetti.
A sostegno della sua posizione molto critica sull’argomento, lo scrittore identifica una serie di personaggi emblematici, rappresentati delle varie forme di egoismo che, a suo giudizio, è dato cogliere nei comportamenti individuali, sia nella realtà sociale che nel ‘mondo’ autoreferenziale della politica del nostro Paese in quegli anni.
Nel corso di tre giorni di lavoro la materia prende forma nella sua mente, ma contemporaneamente l’atto di accusa si trasforma in autocritica.
[+]
Un’inchiesta sull’egoismo umano, che un noto giornalista e scrittore ha deciso di portare a termine, è il filo conduttore che lega in un’unica storia i diversi frammenti di vita quotidiana che compongono “Io, io, io… e gli altri” (1965) di Alessandro Blasetti.
A sostegno della sua posizione molto critica sull’argomento, lo scrittore identifica una serie di personaggi emblematici, rappresentati delle varie forme di egoismo che, a suo giudizio, è dato cogliere nei comportamenti individuali, sia nella realtà sociale che nel ‘mondo’ autoreferenziale della politica del nostro Paese in quegli anni.
Nel corso di tre giorni di lavoro la materia prende forma nella sua mente, ma contemporaneamente l’atto di accusa si trasforma in autocritica. I ricordi, i rimorsi, gli incontri e le molteplici scoperte lo inducono gradualmente a sostituirsi alle persone sulle quali intendeva indagare. Attraverso le loro miserie e le debolezze si delinea un percorso interiore che lo porta dallo scetticismo e dalla condanna pregiudiziali alla presa di coscienza della propria condizione umana.
Al termine, capirà finalmente che solo la generosità fa sentire veramente vivi, e che la vita è un dono da condividere, non un bottino da strappare agli altri.
I mutamenti sociali, politici e culturali indotti dalle proteste studenteschee sindacali di fine decennio, e le prime avvisaglie della ‘strategia della tensione’, preludio degli ‘anni di piombo’, nonché la recessione economica che colpì duramente il cinema, e si protrasse nei decenni successivi, spensero la voglia di ridere, e dissolsero il clima di euforia, e magari di imprudenza, che favoriva ed alimentava la produzione di questo genere di film.
Salvatore Currieri
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
|