byrne
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lunedì 14 ottobre 2013
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come fare un film, guida pratica in min. 222
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Forse il massimo regista inglese, David Lean ha lasciato alla storia del cinema tanti grandissimi film: ricordo ad esempio Breve Incontro, Grandi Speranze, Le avventure di Oliver Twist, Il ponte sul fiume Kwai, Passaggio in India (sicuramente ne sto scordando qualcuno). Lawrence d'Arabia è però il suo (capo)lavoro più celebrato ed influente, e con ogni ragione anche il più amato. Si, è un kolossal (IL kolossal), ma ricordarlo sempre e solo in questa luce (celebre la faraonica stima di Spielberg sul costo che avrebbe al giorno d'oggi realizzarlo) ne sminuisce in ogni senso la grandezza: Lawrence è il biopic più luciferino ed appassionato che mai sia stato trasmesso in sala cinematografica.
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Forse il massimo regista inglese, David Lean ha lasciato alla storia del cinema tanti grandissimi film: ricordo ad esempio Breve Incontro, Grandi Speranze, Le avventure di Oliver Twist, Il ponte sul fiume Kwai, Passaggio in India (sicuramente ne sto scordando qualcuno). Lawrence d'Arabia è però il suo (capo)lavoro più celebrato ed influente, e con ogni ragione anche il più amato. Si, è un kolossal (IL kolossal), ma ricordarlo sempre e solo in questa luce (celebre la faraonica stima di Spielberg sul costo che avrebbe al giorno d'oggi realizzarlo) ne sminuisce in ogni senso la grandezza: Lawrence è il biopic più luciferino ed appassionato che mai sia stato trasmesso in sala cinematografica. Sfruttando ad arte ogni centesimo della ricca produzione Lean girò col suo stile personalissimo, mai tanto folgorante, un film che pare miniato nell'oro: il deserto sembra letteralmente prendere vita e la sua sabbia e il suo cielo cristallino, compagni mortali e seduttori del bizzarro avventuriero Britannico, sono i veri protagonisti di una storia che, pur nel mettere in scena fatti reali, si incanta nella contemplazione del sentimento di Lawrence per la terra che ne inghiottirà l'anima ben più di quanto non si concentri sulla situazione politico-bellica dell'Arabia dell'epoca. Eroe ambiguo e fragile che ripudia la violenza ma ama uccidere, di fiero e spasmodico masochismo e dai poco velati sottintesi omosessuali, dotato di un carisma magnetico, il Lawrence di Peter O'Toole è un capolavoro nel capolavoro: machiavellico e trasognato nello stesso momento, spietato e fragile, disincantato ed emotivo al massimo grado. In breve dicotomicamente e contemporaneamente umano e figura leggendaria, oppure semplicemente miraggio che dopo tante avventure pericolose perderà infine (ma è la prima scena del film) la vita cui tiene (ingloriosamente?) così poco in un banale incidente di motocicletta nella sua terra natìa. Dalle centinaia di sfumature d'espressione all'aspetto angelico, con Lawrence il talentuoso irlandese è entrato di prepotenza nella storia dell'arte del recitare, risultando in anticipo sui tempi di decenni e, ad osservarlo oggi, sempre fresco e moderno attraverso le molte ere del cinema. Il pur eccezionale Gregory Peck de Il buio oltre la siepe, che gli strappò l'oscar, a modesto parere del sottoscritto non regge il confronto neanche alla lontana. Straordinaria sceneggiatura, scene di battaglia in grado di far ammutolire qualsiasi cgi, un gusto per la bellezza quasi animista e sovrannaturale, ironia tagliente e un cast straordinario anche all'infuori di O' Toole sono le frecce all'arco di Lawrence. L'altra menzione speciale va alla fotografia, senza una pecca, perfetta e limpida quasi a distaccarsi con decisione dalle tematiche di un'ambiguità inquietante. Non so quanti film dello stesso livello siano stati girati. Di certo pochi. Nella mia personale classifica dei dieci più grandi capolavori della storia del cinema, Lawrence brilla come una supernova inquadrando la meraviglia di albe e tramonti sul deserto e i penetranti, chiarissimi occhi del proprio protagonista. La sintesi di ciò che il cinema può essere l'avrete per un buon terzo anche solo guardando questo.
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il cinefilo
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lunedì 25 aprile 2011
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il kolossal-capolavoro di david lean
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Non sono poi molti i film-kolossal che meritano veramente di entrare nella leggenda del cinema...e l'opera di David Lean(già regista de IL PONTE SUL FIUME KWAI)sul condottiero inglese alla testa della rivolta araba contro i turchi(concepita grazie alla sceneggiatura di Robert Bolt)merita a pieni voti di entrare a far parte di questi"pochi"che hanno avuto,tra gli altri,anche il merito di ricevere gli elogi unanimi di critica e pubblico.
Gli attori sono ottimi(in particolare Peter O'Toole che rende magnificamente l'idea del fascino misterioso e apparentemente ingenuo del suo personaggio),le sequenze nel deserto sono"monumentali"in tutti i sensi,la colonna sonora stupenda e l'unico dubbio che può sorgere riguarda il quesito circa il dato di fatto che la spettacolarità e il respiro epico(teso all'intrattenimento della massa)prevalicano,almeno parzialmente,la concisa analisi storica con tutti gli eventi descritti.
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Non sono poi molti i film-kolossal che meritano veramente di entrare nella leggenda del cinema...e l'opera di David Lean(già regista de IL PONTE SUL FIUME KWAI)sul condottiero inglese alla testa della rivolta araba contro i turchi(concepita grazie alla sceneggiatura di Robert Bolt)merita a pieni voti di entrare a far parte di questi"pochi"che hanno avuto,tra gli altri,anche il merito di ricevere gli elogi unanimi di critica e pubblico.
Gli attori sono ottimi(in particolare Peter O'Toole che rende magnificamente l'idea del fascino misterioso e apparentemente ingenuo del suo personaggio),le sequenze nel deserto sono"monumentali"in tutti i sensi,la colonna sonora stupenda e l'unico dubbio che può sorgere riguarda il quesito circa il dato di fatto che la spettacolarità e il respiro epico(teso all'intrattenimento della massa)prevalicano,almeno parzialmente,la concisa analisi storica con tutti gli eventi descritti...anche se,a conti fatti,è un dettaglio prettamente secondario.
Conclusione:lo reputo il più grande film avventuroso di sempre.
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filippo catani
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lunedì 24 settembre 2012
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lawrence e il deserto
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Prima guerra mondiale. Nello scacchiere arabo si inserisce il tenente Lawrence che, mandato in avanscoperta per saggiare le possibilità di una guerra antiturca, decide di appoggiare la causa dei beduini e li porta alla conquista di Damasco cercando anche di favorire la creazione di un'unica identità araba.
Splendido kolossal che narra parte della leggendaria e mitica vita del tenente poi colonnello Lawrence; un uomo sicuramente enigmatico e però dal grande carisma. Autore di un'opera monmentale che raccoglie i suoi pensieri, Lawrence seppe distinguersi anche nel conflitto successivo salvo trovare probabilmente la morte in un incidente stradale con una motocicletta (ci sono varie ricostruzioni dell'accaduto ma il regista sceglie questa che ci mostra all'inizio e con un richiamo proprio nell'ultima sequenza del film).
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Prima guerra mondiale. Nello scacchiere arabo si inserisce il tenente Lawrence che, mandato in avanscoperta per saggiare le possibilità di una guerra antiturca, decide di appoggiare la causa dei beduini e li porta alla conquista di Damasco cercando anche di favorire la creazione di un'unica identità araba.
Splendido kolossal che narra parte della leggendaria e mitica vita del tenente poi colonnello Lawrence; un uomo sicuramente enigmatico e però dal grande carisma. Autore di un'opera monmentale che raccoglie i suoi pensieri, Lawrence seppe distinguersi anche nel conflitto successivo salvo trovare probabilmente la morte in un incidente stradale con una motocicletta (ci sono varie ricostruzioni dell'accaduto ma il regista sceglie questa che ci mostra all'inizio e con un richiamo proprio nell'ultima sequenza del film). La pellicola ci restituisce meravigliosi scenari desertici e anche la grande varietà della cultura araba che rispondeva anche delle diverse divisioni tra le varie fazioni. Il film si avvale oltre al regista già pluripremiato per il ponte sul fiume Kwai di grandissimi interpreti quali Omar Sharif, Anthony Quinn e il quasi esordiente Peter O'Toole che venne lanciato nell'Olimpo degli attori da questa sua sontuosa interpretazione. Uno degli ultimi grandi kolossal per cast, durata, costumi e comparse che è degnamente iscritto nell'albo dei migliori film della storia del cinema.
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jayan
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lunedì 15 novembre 2010
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splendido film sul deserto e sulla sua gente
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Un capolavoro colossal della storia del cinema, uno splendido film sul deserto e sulla gente che ci vive. Il regista riesce, attraverso le immagini, la musica travolgente e l'eccezionale interpretazione di O'Toole, Guiness e Quinn, a farci percepire il deserto e la vita di questa gente che viene ispirata dal tenente Lawrence a unirsi agli inglesi per cacciare i turchi da Damasco. Lui entra tra gli arabi e si fa arabo per penetrare nel loro modo di vivere e farsi accettare come uno di loro. Un film indimenticabile! Merita in pieno tutti gli oscar ricevuti.
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dario fireman
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lunedì 13 gennaio 2014
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il deserto..l'unico posto "pulito".magnifico
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Impossibile non annoverare questo kolossal tra i più belli e ben riusciti della storia del cinema.David Lean si è attenuto molto fedelmente ai fatti reali,a dettagli storici non indifferenti e ad una scenografia unica e inimitabile nel tempo.Lo straordinario Peter O'Toole interpreta perfettamente il tenente Lawrence,soldato poco consone alle regole ed affascinato dall'oriente(dove tra l'altro studiò e ne fece tesi di laurea), che si innamora della cultura araba e della voglia di rivalsa del popolo,guidato da altri due grandi interpreti(Omar Sharif ed Anthony Quinn)che fino alla fine lottano insieme nonostante rancori storici tra le tribù del luogo.Le scene ambientate nel deserto,con le dune,nelle oasi,nei villaggi scarni di passaggio.
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Impossibile non annoverare questo kolossal tra i più belli e ben riusciti della storia del cinema.David Lean si è attenuto molto fedelmente ai fatti reali,a dettagli storici non indifferenti e ad una scenografia unica e inimitabile nel tempo.Lo straordinario Peter O'Toole interpreta perfettamente il tenente Lawrence,soldato poco consone alle regole ed affascinato dall'oriente(dove tra l'altro studiò e ne fece tesi di laurea), che si innamora della cultura araba e della voglia di rivalsa del popolo,guidato da altri due grandi interpreti(Omar Sharif ed Anthony Quinn)che fino alla fine lottano insieme nonostante rancori storici tra le tribù del luogo.Le scene ambientate nel deserto,con le dune,nelle oasi,nei villaggi scarni di passaggio...tutto ha qualcosa di magico. Anche un cinico principe Feisel, interpretato da uno dei fedelissimi di Lean,Alec Guinness, fa la sua parte in un cast davvero eccezionale.Film pluri-premiato,forse neanche in minima misura di ciò che avrebbe meritato.Storicamente uno dei film meglio riusciti e che dopo più di mezzo secolo continua a raccontarci la storia di un popolo e di un grande uomo...diversamente inglese,forse anche per questo rimasto nella storia mondiale.
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