Il grande sonno |
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Un film di Howard Hawks.
Con Humphrey Bogart, Lauren Bacall, Dorothy Malone, John Ridgely, Martha Vickers.
continua»
Titolo originale The Big Sleep.
Giallo,
Ratings: Kids+16,
b/n
durata 114 min.
- USA 1946.
MYMONETRO
Il grande sonno
valutazione media:
4,17
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Culmine del "nero" anni '40di Ermanno67Feedback: 600 | altri commenti e recensioni di Ermanno67 |
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mercoledì 30 dicembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il culmine del genere "nero" anni '40, il che vuol dire uno dei capolavori assoluti del cinema. Howard Hawks rende magistralmente l'atmosfera, il cupo fascino di una città notturna, tentacolare e aberrante, dal cattivo tempo e piena di malviventi. Il film mostra il crimine stratificato in tutte le classi sociali, ognuno avendo possibili motivazioni e possibili mezzi per delinquere. Un universo corrotto, popolato da ogni specie di depravati: il buio che alberga nel cuore degli uomini viene messo a nudo (censura di allora permettendo). La vicenda, da un romanzo di Raymond Chandler, é volutamente tortuosa, complicata, inestricabile - una delle ragioni del fascino di un film in cui il viaggio conta più che la destinazione - ma terribilmente divertente grazie alla sceneggiatura dell'esperto Jules Furthman, scrittore molto intonato al regista col suo stile secco e incisivo e un sottile senso dell'umorismo, il futuro premio Nobel William Faulkner e la giovane Leigh Brackett; alla fotografia plumbea di Sid Hickocx e alla musica particolarmente suggestiva di Max Steiner. Come in tutti i film seri di Hawks c'è una parte di commedia, nelle schermaglie di Bogart in generale con le donne - tutte quelle del film praticamente gli si buttano addosso - e in particolare con Laureen Bacall. L'attore, in una delle sue interpretazioni mitiche, ha battute memorabili (come "In giro non si fa che vedere un sacco di pistole e niente cervello") e con la Bacall - che gli tiene testa - ha una particolare alchimia, formando una coppia splendida. Si susseguono scene da antologia, momenti magici. La genialità di Hawks nel mescolare dramma e commedia trova, raccontando un pazzo mondo, una finissima realizzazione. Tutti gli attori sono eccezionali, dall'indimenticabile Elisha Cook Jr. a Dorothy Malone, un talento che il cinema non ha valorizzato come avrebbe meritato, agli efficacissimi John Ridgely e Martha Vickers, ammaliante, di grande presenza schermica in grado da rubare la scena persino a Bogart. Il detective Marlowe rappresenta con particolare autorevolezza l'aspirazione alla indipendenza e alla autonomia dell'eroe hawksiano, contro ogni prepotenza. Hawks era un liberale della vecchia frontiera che reagiva all'appiattimento e all'assoggettamento dell'individuo nella civiltà di massa della società americana moderna.
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