Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Germania, Italia, Israele, Francia |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Amos Gitai |
Attori | Juliette Binoche, Liron Levo, Jeanne Moreau, Dana Ivgy, Hiam Abbass, Tomer Russo Uri Klauzner, Barbara Hendricks, Israel Katorza. |
MYmonetro | 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ana torna in Israele per ritrovare la figlia abbandonata al momento della nascita
CONSIGLIATO NÌ
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Se il precedente lavoro di Amos Gitai Free Zone si apre con un lungo pianto, in Disengagement la scena di apertura unisce un israeliano e una palestinese in un bacio appassionato. La scelta di ambientare questo incontro passionale e intenso su un treno non è casuale.
Il tema della frontiera o, più in generale, di una situazione liminare torna in questo film mettendo in relazione persone che comunemente considereremmo separate. I due protagonisti del film, Ana e Uli, si riconciliano con la morte del padre. Tra di loro non esiste un rapporto di sangue essendo nati da madri diverse. Questo elemento conferma la volontà da parte del cineasta di sottolineare uno stato di provvisorietà e fuggevolezza che, in qualche modo, appartiene all'intera umanità. Non solo alle persone che vivono con dolore e ansia un conflitto bellico.
Come spesso avviene nella cinematografia di Gitai, intimo e pubblico si fondono senza trovare un giusto equilibrio. Da un lato abbiamo lo sradicamento di esseri umani, dall'altro la raffigurazione del Medio Oriente che reinventa ogni giorno se stesso. Nello specifico, sia Ana che Uli vogliono liberarsi da un passato storico e personale. I loro desideri e speranze sono troppo deboli per poter sovrastare la forza di condizioni geopolitiche difficili da gestire con il solo strumento dell'amore. Ana deve recuperare il rapporto con la figlia che non vede da vent'anni. Uli si trova, invece, a sciogliere l'ambiguità di essere un ufficiale di polizia incaricato di mantenere l'ordine ma nello stesso tempo il fratellastro della sensibile Ana.
Il "disimpegno" del titolo fa riferimento allo sgombero dei coloni israeliani insediatisi nelle Striscia di Gaza e in alcune colonie in Cisgiordania avvenuto nel 2005. Le scene dell'evacuazione alla base vogliono fuggire l'idea di film-verità ma nei fatti rischiano di cadere in un frettoloso documentarismo viziato non tanto dai dialoghi quanto da una ristretta angolazione del regista. Gitai non riesce nell'intento di farsi ispirare dalla realtà. Impresa non semplice ma possibile da raggiungere in un lungometraggio di finzione. Fluida e lucida l'interpretazione di Juliette Binoche.
Infatigable chroniqueur de la société israélienne, Amos Gitai est de ces cinéastes qui réalisent au minimum un film par an. Dernier en date, Désengagement doit son titre à l'opération qui conduisit l'armée Tsahal, en 2005, à évacuer les colonies de Gaza. Elle donne son cadre à ce film, bancal au début mais puissant à la fin, porté par Juliette Binoche et qui fut sélectionné en compétition au Festival [...] Vai alla recensione »