Anno | 2003 |
Genere | Avventura |
Produzione | Italia |
Attori | Ezio Greggio, Enzo Iacchetti, Guglielmo Craig, Ervigio Zullo, Massimo Pongolini Gianni Palladino, Dimitri Pasquali, Gianmaria Biancuzzi. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 4 marzo 2010
CONSIGLIATO N.D.
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La serie vanta una delle sigle più riuscite della fiction seriale italiana, con Greggio e Iacchetti che ballano e cantano con il saio, circondati da fratiballerini e una “sventola” spaccaaureola: la storica coppia di Striscia la notizia debutta in un telefilm che li vede nei panni di due frati molto “alla mano”, pronti a risolvere piccole e grandi ingiustizie quotidiane. Fra Giacomo (Ezio Greggio) è un novizio appena entrato in convento (nonostante abbia passato i quaranta); ex uomo di mondo, risulta sempre pronto ad adattarsi alle situazioni più rocambolesche. Fra Martino (Enzo Iacchetti) è invece entrato in convento per vocazione e denota una visione del mondo più incantata. Nel corso delle loro avventure, i due protagonisti con il saio affrontano e risolvono casi di prostituzione, rapine in banca, bimbi abbandonati, truffatori senza scrupoli, bische clandestine, persone scomparse. Attorno alla coppia si fanno notare: il Frate superiore (Guglielmo Craig), Fra Gualberto (Ervigio Zullo), il Frate erborista (Massimo Pongolini), il Frate Economo (Giovanni Palladino), il Frate Guardiano (Dimitri Pasquali). La serie nasce da un’idea degli stessi Greggio e Iacchetti; la squadra degli autori è composta da Carlo ed Enrico Vanzina, Franco Ferrini, Fausto Brizzi, Marco Martani e dal regista Francesco Massaro. La canzonetema della sigla, “Testa”, è firmata da Eros Ramazzotti, Claudio Guidetti e da Greggio; la colonna sonora originale è composta da Chicco Santulli e Savino Cesario. La produzione è affidata ad Anna Stoppoloni, mentre la realizzazione è curata da Atmosphere Film. A margine della trasmissione, il serial ha irritato la Conferenza dei Ministri Provinciali dei Frati Minori d’Italia: “un prodotto mediocre che tende a divertire il pubblico usando il linguaggio della farsa e giocando sugli stereotipi, ma facendo riferimento a un’espressione della vita consacrata, quale il francescanesimo, che ha un grande spessore spirituale e culturale”. Amen.