Anno | 1986 |
Genere | Giallo |
Produzione | USA |
Attori | Dennis Farina, Tony Denison, Darlanne Fluegel, Stephen Lang, Bill Smitrovich Steve Ryan, Billy Campbell, Paul Butler, John Santucci. |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento martedì 8 gennaio 2013
Telefilm firmato da Michael Mann.
CONSIGLIATO N.D.
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“Dopotutto i polizieschi non si differenziano molto uno dall’altro. Ma una cosa è certa: Crime Story è il migliore di tutti”: così il “Time” all’indomani della prima puntata in onda in America nel settembre del 1986. In realtà il telefilm firmato da Michael Mann (Miami Vice) è una sorta di lungometraggio a puntate che vede protagonisti un polizotto, i suoi uomini e i gangster che combattono quotidianamente. La serie si apre a Chicago nel 1963, dove il tenente Mike Torello (Dennis Farina), a capo della squadra speciale anticrimine, ha un solo scopo nella vita: quello di incastrare Ray Luca (Anthony Denison), un giovane turco che sta acquistando sempre più potere nella malavita organizzata, un delinquente senza legge che non rispetta neanche quella dei clan da cui proviene. “Sarò ovunque tu vada e se succederà qualcosa ai miei ragazzi l’ultima faccia che vedrai sarà la mia”, minaccia Torello rivolgendosi a Luca. Proprio la lotta a tutto campo del tenente contro l’astuto criminale diventa il leit motiv del serial: tanto è passionale e ossessionato dalla giustizia il primo, tanto è freddo e determinato il secondo. I confini tra il Bene e il Male svaniscono: Torello minaccia fisicamente i testimoni, picchia la moglie Julie (Darlanne Flugel) in scenate di gelosia, mente pur di incastrare i colpevoli; una sorta di antieroe con la faccia butterata (come quella di Edward James Olmos in Miami Vice di Mann), che piange la morte di un collega giurando vendetta. Pur di ammanettare Luca, il protagonista coinvolge anima e corpo i suoi uomini: il sergente Danny Krycheck (Bill Smitrovich), gli investigatori Nate Grossman (Steve Ryan), Joey Indelli (Bill Campbell), Walter Clemmons (Paul Butler). Stephen Lang interpreta il pubblico ministero David Abrams, un avvocato liberal; John Santucci veste i panni di Paulie Taglia, il braccio destro di Ray Luca. A metà della prima stagione Torello divorzia dalla moglie; Luca e Taglia lasciano Chicago per Las Vegas. David Caruso compare nel ruolo di Johnny O’Donnell, Jon Polito è Phil Bartoli. Il primo ciclo si chiude in modo rocambolesco: inseguiti dai federali, i due malviventi si rifugiano in quello che dovrebbe essere un posto sicuro nel Nevada, salvo poi scoprire che la zona viene utilizzata per alcuni esperimenti nucleari; Luca fugge allora in un paese del Sudamerica, sempre inseguito dall’infaticabile Torello. Prima di diventare attore Dennis Farina ha vestito per diciotto anni la divisa di poliziotto a Chicago; John Santucci è stato un criminale vero. Ma non sono le due sole note autobiografiche: il soggetto è scritto da Chuck Adamson, ex detective della polizia di Chicago ed ex capo di Farina. L’ottima fotografia di James Contner; le ambientazioni notturne e piovose di Chicago contrapposte a quelle luccicanti di Las Vegas, teatri di scontri non solo a fuoco, ma anche di struggenti conflitti interiori; le musiche DOC di Todd Rundgren (Del Shannon reinterpreta “Runaway” nella sigla iniziale); i cameo di Julia Roberts, Kevin Spacey, Christian Slater, Miles Davis, Paul Anka, Vincent Gallo e Pam Grier: sono alcuni degli ingredienti che fanno di questo telefilm, costato un milione e mezzo di dollari a puntata, un piccolo gioiello sottovalutato. Tra i vari registi che si alternano: lo stesso Micheal Mann (nel 21esimo episodio), Mimi Leder, Gary Sinise e David Soul (gli ultimi due compaiono anche da guest-stars). La puntata-pilota, diretta da Abel Ferrara, è un capolavoro da videoteca.