Anno | 2003 |
Genere | Commedia |
Produzione | Svezia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Josef Fares |
Attori | Fares Fares, Torkel Petersson, Goran Ragnerstam, Sissela Kyle, Eva Röse, Christian Fiedler Erik Ahrnbom. |
MYmonetro | 3,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Arriva sugli schermi italiani la commedia svedese di maggior successo degli ultimi 15 anni: e la Columbia Pictures sta già preparando un remake americano con Adam Sandler.
CONSIGLIATO SÌ
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In una minuscola cittadina svedese il tasso criminale è pari a zero, roba da far invidia a chiunque. I quattro poliziotti della locale stazione di polizia, Jacob, Benny, Agneta e Lasse si occupano principalmente di bere caffè, giocare a carte e passare il tempo presso il chiosco dei wurstel. Un giorno arriva da Stoccolma una bella ispettrice che comunica loro una notizia: la stazione di polizia verrà chiusa perché inattiva. I quattro rimangono scioccati. Dovranno inventarsi qualcosa per rimanere insieme, un piano "geniale" anche se non proprio nei limiti della legalità: inventarsi o simulare dei crimini. Dopo il successo di "Jalla!Jalla!" Fazres raggiunge nuovamente il top del botteghino ribaltando i ruoli. I poliziotti senza reati che fanno? E' allora necessario realizzarli, in una commedia dalla sceneggiatura non sempre messa a punto ma godibile nelle sue invenzioni sempre al limitre del paradosso. Negli Stati Uniti già si pensa a un remake.
Commedia svedese, in parte prodotta da un danese (Lars von Trier), diretta da un libanese, destinata a venir rifatta dagli americani con Adam Sandler: ma si vede che il cosmopolitismo può essere una virtù, in Kops di Josef Fares si ride come a una farsa sfrenata e si apprezza la satira divertente dei polizieschi d'azione all'americana. Quattro poliziotti sono addetti al commissariato d'una cittadina [...] Vai alla recensione »
In Svezia, Kops è risultato il film più visto degli ultimi quindici anni, al punto che Hollywood ne ha già acquistato i diritti per un remake con Adam SandIer protagonista. Certo, sarà dura trasportare l’idea di base in una qualsiasi cittadina americana. Perché lo spunto della terza fatica registica di Josef Fares (Jalla!Jallah parte da un dato tanto clamoroso quanto ribaltato rispetto alla quasi totalità [...] Vai alla recensione »