Anno | 2003 |
Genere | Commedia |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Nigel Cole |
Attori | John Alderton, Annette Crosbie, Linda Bassett, Julie Walters, Helen Mirren, Ciarán Hinds Geraldine James, Celia Imrie. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,98 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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The Women’s Institute è una istituzione femminile che difende le buone maniere e parteggia per le marmellate fatte in casa, il ricamo, il lavoro a maglia.
Ma quando si tratta di beneficenza sono disposte a "spogliarsi" di tutto… Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Calendar Girls ha incassato 1,4 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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The Women’s Institute è una istituzione femminile che difende la tradizione e le buone maniere e parteggia per le marmellate fatte in casa, il ricamo, il lavoro a maglia e la buona creanza.
Ogni anno l'istituto realizza un calendario che si compone per lo più di paesaggi e vasi di fiori. Il calendario ha lo scopo di raccogliere fondi da destinare ad una giusta causa.
Questa volta, però, le pie donne si sono impegnate in una difficile crociata: raccogliere soldi per salvare l'ospedale locale.
Fiori secchi e paesaggi non bastano a realizzare la somma necessaria. La soluzione; posare nude…
Calendar Girls è un buon esempio dello stato attuale del cinema inglese. Un cinema sempre ben scritto, magnificamente recitato, che cerca agganci con la realtà quotidiana (la pellicola è del resto basata su una storia vera). Ma un po' troppo edulcorato, ammiccante, in definitiva programmaticamente medio. Ci si diverte (specie nella prima parte), si apprezzano le intrepide attrici, qua e là capita anche di pensare: ma sempre senza esagerare, quasi temendo di chiedere troppo allo spettatore. Per chi gradisce l'intrattenimento, va beissimo: lo spettatore con maggiori ambizioni, però, potrebbe rimanere un po' deluso.
Un film con il tipico umorismo britannico, il gusto, la grazia e il senso per i toni morbidi e un po' di profondità. Molto rinfrescante in un momento in cui si spara a tante sciocchezze vuote! A film with typical British humor, taste, grace and a sense of soft tones and a little depth. Very refreshing at a time when so much hollow nonsense is being shot!
«Girasoli sparsi in ogni pagina / e donne di una certa età 7 fotografie prese con intelligente accuratezza / solo perle e cappelli come vestiti / con una dedica a un uomo speciale». Questi versi, tratti da una poesia di Miss Novembre Rosalyn Fawcett riportata da Miss Settembre Tricia Stewart nel suo libro Calendar Girl (2001), riassumono con felice sintesi il senso di questa incredibile storia vera. [...] Vai alla recensione »
Presentato trionfalmente al Festival di Locarno, come lo fu a suo tempo The Full Monty, potrebbe replicare il successo del film di Peter Cattaneo, che ricorda per molti versi: però Calendar Girls è basato su un fatto autentico; tanto che alcune delle sue protagoniste recitano, in piccoli ruoli, accanto alle attrici professioniste. Nel villaggio rurale di Knapely, Yorkshire, le frequentatrici del locale [...] Vai alla recensione »
L'età pone un limite alla bellezza o è la bellezza che annulla l'età? Ruth ha sessant'anni. Quando le amiche le chiedono di posare nuda per il calendario di beneficenza, risponde sprezzante: "Mai. Il mio boschetto è dedicato a un solo uomo nella mia vita. E non è mio marito!". Divertente, a volte esilarante, comunque edificante, è un film sull'influenza massmediale del corpo femminile e sulla fragilità [...] Vai alla recensione »
Carissime velone che incrociatesui nostri teleschermi, un consiglio: correte al cinema e non perdetevi Calendar girls. Prime perché è una commedia divertentissima; secondo perché racconta come anche timorate signore in età pensionabile possono conquistare la celebrità posando nude per un calendario. Non occorre un corpo da pin up, basta una giusta causa oltre ai coraggio e allo spirito necessari.
Ogni cinematografia esporta un territorio ideale in cui accadono cose che noi umani possiamo apprezzare («ogni mondo è paese» sussurra un vecchio proverbio che aveva profetizzato l’affettività globale degli esseri viventi) e riconoscere. Il cinema britannico ha la bellissima e “pittoresca” risorsa dello Yorkshire. In questo territorio c’è anche una storia vera da adattare e da raccontare.