La signora scompare

Film 1938 | Spionaggio 97 min.

Regia di Alfred Hitchcock. Un film Da vedere 1938 con Paul Lukas, Michael Redgrave, Margaret Lockwood, May Whitty, Cecil Parker, Linden Travers. Cast completo Titolo originale: The Lady Vanishes. Genere Spionaggio - Gran Bretagna, 1938, durata 97 minuti. - MYmonetro 3,10 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Un classico di Hitchcock nel periodo inglese. La storia, molto imitata, è quella di un intrigo internazionale che si svolge tutto su un treno. In un c...

Consigliato sì!
3,10/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,20
CONSIGLIATO SÌ

Durante un viaggio in treno dai Balcani verso Londra, Iris Henderson (Margaret Lockwood), una giovane inglese, si mette alla ricerca di un'anziana signora, Miss Froy, conosciuta durante il viaggio e poi misteriosamente scomparsa. Tutti i passeggeri, così come il personale di bordo, negano di averla mai vista, e cercano di convincere la ragazza che si tratta di un frutto della sua immaginazione. Sempre più allarmata, Iris si imbatte in Gilbert Redman (Michael Redgrave), un giovane studioso di musiche popolari con il quale la sera precedente aveva avuto un vivace battibecco, che però cerca di aiutarla. Le indagini alla fine aiuteranno a svelare il mistero: il treno è pieno di spie, e Miss Froy, che è un agente segreto, è stata catturata, e alla fine tutti i passeggeri si ritroveranno a Scotland Yard. Questa commedia nera costituisce l'unico caso in cui Hitchcock prestò esplicitamente la sua attenzione alla politica che, nel periodo, attanagliava l'Europa a causa dall'insorgenza del nazismo. E' infatti uno dei suoi rari film situati in un preciso contesto storico, l'immediato anteguerra pieno di minacce e ambiguità. Schierato su posizioni interventiste, Hitchcock approfitta degli ostacoli che l'eroina incontra e che nutrono la suspense del film, per denunciare l'indifferenza e l'egoismo delle scelte politiche inglesi.
Il film vanta un remake nel 1979, firmato da Anthony Page, Il mistero della signora scomparsa.

a cura della redazione
mercoledì 2 agosto 2006

Nell'autunno del 1937, di ritorno dal suo primo viaggio in America e dopo aver portato a termine il montaggio di Giovane e innocente (prodotto dalla Gainsborough Pictures), Hitchcock si mise subito alla ricerca di un nuovo soggetto. Il contratto che aveva firmato con la casa di produzione inglese nel 1936 prevedeva infatti la realizzazione di un secondo film e il regista non voleva perdere tempo. Dalla versione di Taylor risulta che fu Hitchcock stesso a pensare al romanzo di Ethel Lina White The Wheel Spins e a chiedere la collaborazione dei due sceneggiatori Sidney Gilliat e Frank Launder. Invece, secondo Spoto (l'altro biografo di Hitch), non riuscendo a trovare nulla che lo ispirasse davvero, il regista si rivolse al produttore Edward Black e gli chiese se per caso aveva qualcosa per lui. Black si rammentò allora di una bella sceneggiatura scritta l'anno precedente da Gilliat e Launder (tratta dal romanzo della White e proposta alla Gainsborough dallo stesso Launder), che era però stato necessario accantonare quando il film basato su di essa era già in fase di lavorazione. Infatti, nell'agosto del 1936, una troupe inviata in Jugoslavia per le riprese in esterni era stata fermata dalla polizia e rispedita in Inghilterra: esaminando la sceneggiatura, le autorità jugoslave avevano ritenuto alcune battute offensive per il loro Paese e avevano negato l'autorizzazione a continuare le riprese. Il regista Roy William Neill, a cui sarebbe spettato dirigere il film, preferì ritirarsi dall'impresa e il progetto fu dunque messo da parte.
Comunque siano andate le cose, Hitch fu assai contento del lavoro dei due sceneggiatori (che fra l'altro condividevano con lui lo stesso tipo di humour) e si limitò ad apportare alla sceneggiatura qualche piccola modifica, aggiungendo la scena della lotta con l'illusionista e la sequenza della battaglia a colpi di arma da fuoco nel bosco. In seguito, in fase di montaggio, per rendere più rapida l'azione provvedette a eliminare qualche dettaglio, fra cui una scena d'amore e la scena in cui i viaggiatori riescono ad avere la meglio sull'agente che li minaccia con la pistola (quest'ultimo taglio si avverte chiaramente: l'episodio sembra infatti incompiuto).
Felice fu anche la scelta degli interpreti principali. Margaret Lockwood, che qualche anno dopo sarebbe diventata l'attrice cinematografica più popolare in Gran Bretagna, era una grande fan dei libri di Ethel Lina White e interpretò quindi la sua parte con grande entusiasmo. Michael Redgrave, promettente attore teatrale, apparteneva alla compagnia del celebre John Gielgud e aveva già lavorato con Hitch nell'Agente segreto: questa era però la prima volta che gli veniva affidata, sullo schermo, la parte del protagonista. Tuttavia, al contrario della Lockwood, Redgrave ne era ben poco entusiasta. "A esser sinceri," dichiarò anni dopo "a quell'epoca appartenevo alla categoria degli intellettuali snob. Recitare in un film, in Inghilterra, non era considerato molto prestigioso. Nessun attore 'serio' si concentrava sul lavoro per il cinema o si presentava spesso davanti alla cinepresa. Penso che Hitchcock si sia accorto che preferivo il palcoscenico ". Fu proprio Gielgud -che aveva anch'e gli lavorato con Hitch nell'Agente segreto -a spingere Redgrave ad accettare la parte, affermando che sarebbe stata senz'altro una esperienza utile. E l'atteggiamento disinvolto e un po' altezzoso del giovane non dispiacque al regista, poiché si adattava benissimo alla parte. Anche gli attori che interpretavano personaggi minori recitarono ottimamente; Naunton Wayne e Basil Radford, nella parte dei due incorreggibili amanti del cricket, ebbero un tale successo che in seguito furono chiamati più volte a sostenere ruoli del genere, spesso in coppia. Il film fu realizzato con un budget molto modesto: fu infatti girato interamente in studio, utilizzando per gli esterni modellini (vedi quello della scena iniziale) e trasparenti. Quando, nell'ottobre del 1938, La signora scompare uscì nei cinema inglesi, riscosse un enorme successo, ben presto confermato negli Stati Uniti. A New York costituì l'evento della stagione cinematografica natalizia; il "New York Times" lo giudicò il film migliore dell'anno, mentre Hitchcock ricevette il New York Critics Award come migliore regista del 1938.
Un remake di La signora scompare è stato realizzato dal regista Anthony Page nel 1979, interpreti Elliott Gould e Cybill Shepherd (The Lady Vanishes, tit. it. Il mistero della signora scomparsa).
Un cortile, una stanza, una scialuppa di salvataggio, un treno: Hitchcock può ambientare una storia in pochi metri quadrati (un suo sogno nel cassetto era quello di girare tutto un film all'interno di.., una cabina telefonica) e non annoiare mai. La signora scompare è anzi uno dei film più movimentati di Hitchcock, più ricco di colpi di scena. Così come il treno su cui viaggiano Iris e Gilbert attraversa località e paesaggi diversi, il film "percorre" alcuni dei "luoghi" classici del cinema di Hitch: spionaggio, suspense, fuga, amore contrastato, identità falsa o incerta, affermazioni e testimonianze non credute, ostilità generale. Il tutto, però, confortato da un umorismo fresco e vivace che è tipico dell'Hitchcock più giovane (quello del Club dei trentanove, per intenderci) e che diverrà man mano con gli anni più nero e amaro. L'incubo angosciante che vive Iris Henderson fino a dubitare persino della propria lucidità mentale -circondata com'è dall'indifferenza, dall'incredulità o dalla spietatezza degli altri -è simile a quello che vivrà vent'anni dopo Roger O'Thornhill in Intrigo internazionale. Ma in La signora scompare Iris non incontra il male ovunque: non ve n'è in Miss Froy né in Gilbert, personaggi limpidi, onesti. Mentre invece non si può dire altrettanto di Eve Kendall, per quanto sincera sia la sua sofferenza per avere ingannato Thornhill: all'epoca di Intrigo internazionale tradimento, sospetto e diffidenza sembrano ormai inevitabili anche nei rapporti più intimi fra le persone (questa visione delle cose si evidenzia già a partire dal Sospetto e da L'ombra del dubbio). In La signora scompare il rapporto fra Iris e Gilbert fa invece circolare un'aria tutto sommato gioiosa nell'ambiente soffocante del treno, dove la deliberata crudeltà (Hartz, la baronessa) fa lega con la corruzione (Doppo) o la meschina cura dei propri interessi (i "civili" inglesi Charters, Caldicott e Todhunter). La cupezza della vicenda è riscattata dunque da diversi elementi: innanzitutto i riuscitissimi personaggi di Iris, giovane donna intraprendente, disinvolta e tenace, e di Gilbert, solo apparentemente strafottente, ma in realtà dotato di gran cuore. E poi, naturalmente, non si possono dimenticare l'azione agile e rapida, precisa come un balletto, i dialoghi arguti e alcuni episodi particolarmente spiritosi (la scena iniziale nella hall, quella della goffa danza popolare in albergo e quella nel bagagliaio).


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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 5 gennaio 2014
Matteo bettini corinaldo

un'amabile vecchietta,miss Froy(interpretata di Dame May Whitty,in seguito ancora tra alcuni cast dei film di Hitch,tra cui "Il Sospetto"),cela dietro il lavoro di bambinaia la sua reale occupazione:una collaboratrice antinazista che,tramite il treno,deve riuscire a oltrepassare il confine x consegnare un importantissimo messaggio all'ambasciata britannica.

mercoledì 13 marzo 2013
Gianni Quilici

Il film non ha profondità. Meglio non la vuole avere. Eppure convince, lasciandoci un sorriso sulle labbra. Perché? Perché è una commedia, in cui il thriller-spionistico, è al tempo stesso avvincente e ironico. Per due aspetti almeno. Primo: i personaggi, che, presi seriamente da Hitchcock e dagli sceneggiatori, per quello che sono, vengono delineati nella loro tipicità, corrosi dall’interno [...] Vai alla recensione »

giovedì 22 gennaio 2015
isin89

 Un simpatico e interessante thriller che gioca tutto sulla sparizione di una misteriosa signora e su una sceneggiatura impregnata di dialoghi esilaranti e personaggi di ogni tipo. Hitchcock si dimostra ancora una volta di essere un abile maestro nel fondere diversi generi tra di loro senza mai dare l'idea di esagerare né aggrapparsi troppo alle scelte stilistiche imposte da un genere [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 febbraio 2016
ralphscott

Deliziosa commedia gialla. Sul treno e ancor prima nell'albergo si ritrova una variegata umanità:la simpatica anziana insegnante di musica,la bella e ricca ragazza prossima al matrimonio,lo scrittore scapestrato,i due intimi amici appassionati di cricket,la coppia di amanti clandestini. Le situazioni comiche sono innumerevoli e,pertanto,si ride spesso,e di gusto.

lunedì 3 maggio 2010
Luca Scialo

Un piccolo albergo di un paesino ungherese viene preso d'assalto dai passeggeri di un treno, il cui treno si è fermato causa neve che bloccava i binari. Molti tra loro sono inglesi, e tra questi una ragazza futura sposa, Matilda, fa conoscenza con una distinta anziana donna, Mrs Froy, che dice di fare la domestica, ma anche con un musicista al piano di sopra che la importuna con le sue prove, [...] Vai alla recensione »

domenica 7 giugno 2020
biscotto51

E' un film girato quasi un secolo fa, con trama, personaggi, ambienti di allora. Sarebbe come dire, oggi, che una Ford model T sia ancora una bella macchina. Questo è vero solo nel campo dell'antiquariato, non paragonata alle auto di oggi. Così questo film di un secolo fa non regge il paragone con i thriller di oggi. Tutta un'altra adrenalina, un altro pianeta.

martedì 14 novembre 2017
Onufrio

In una nazione immaginaria dei Balcani, un gruppo di inglesi, dopo un pernottamento in una locanda alquanto bizzarra, sono pronti a ritornare a Londra in treno. Fra questi vi è la giovane e bella Iris Henderson, futura sposa, a farle compagnia vi è un'anziana vecchietta conosciuta all'albergo, miss Froy. Dopo aver fatto colazione assieme nel vagone ristorante, le due ritornano [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Stephanie Zacharek
The New York Times

Maybe the only problem with earning the heavyweight title in the Master of Suspense category is that people might forget you also know how to make pleasingly casual, conversational pictures like “The Lady Vanishes.” In Alfred Hitchcock’s trim 1938 thriller, set first in an unnamed Eastern European resort town and then on a train speeding toward a tense but strangely placid climax, a breezy young woman [...] Vai alla recensione »

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