Roberto Nepoti
La Repubblica
Esistono molti pregiudizi sul documentario: che sia sinonimo di oggettività, ad esempio, o di noia. Per ricredersi (se non fosse bastato il recente Bowling for Columbine) non c'è che da andare a vedere questo delizioso Essere e avere, presentato fuori-concorso a Cannes. Come Ricomincia da oggi di Tavernier, il film mette in scena le giornate di un gruppo di scolaretti e del loro maestro, in un paesino al centro dell'Alvernia. Niente di più soggettivo dello sguardo con cui Philibert osserva la realtà. Niente di più semplice, intenso e commovente che vedere le emozioni e le ribellioni di Jojo e di una dozzina d'altri bambini, la loro curiosità e i loro stuporiai primi incontri con il sapere. Più che un documentario un pezzo di vita, che illustra molto bene la radicale differenza tra "avere" e "essere".
Da La Repubblica, 8 febbraio 2003
di Roberto Nepoti, 8 febbraio 2003