Guido Aristarco
Spesso è così assurdo e ridicolo il mondo dei ricchi, dell'alta borghesia, che chi non entra in esso profondamente, non riesce cioè a scoprirne le radici, invece di dare un giudizio critico rischia a sua volta di cadere nell'assurdo e nel ridicolo. È quanto è accaduto, appunto, nella prima parte di Le infedeli (1952), a Steno e Monicelli. Sarebbe interessante ricercare le cause del fatto che il cinema realistico italiano non ha ancora prodotto un grande documento sull'alta borghesia in Italia. [...]
di Guido Aristarco, articolo completo (4214 caratteri spazi inclusi) su 15 febbraio 1953