La damigella d'onore |
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Un film di Claude Chabrol.
Con Benoît Magimel, Aurore Clément, Laura Smet, Suzanne Flon, Bernard Le Coq.
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Titolo originale La demoiselle d'honneur.
Drammatico,
durata 110 min.
- Francia 2004.
uscita venerdì 23 settembre 2005.
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Paolo D'Agostini
La Repubblica
La profonda antipatia dei due attori protagonisti, così come dei loro personaggi, impedisce di entrare come si dovrebbe dentro questo che se contiamo bene è il cinquantaquattresimo film del prolifico e quasi mai deludente Claude Chabrol, vero grande e consacrato erede dell’arte hitchcockiana dell’inquietudine. E non è che per riuscire i personaggi debbano essere sempre accattivanti: per stare ai più prossimi precedenti dello Stesso regista francese prendiamo la isabelle Huppert di Grazie per la cioccolata, che non era certo una santa. Ma altra stoffa di attrice, la sua. Lui, qui, è quel Benoit Magimel che aveva affiancato proprio la sublime Huppert nel film La pianista, era il giovane allievo seduttore; mentre lei è Laura Smet, figlia di Johnny Halliday e NathalieBaye, che ricordiamo nell’altrettanto insopportabile parte della sorella tentatrice in La donna di Gilles.
Nella cornice di una provincia smorta e monotona, ricorrendo per la seconda volta dopo Il buio nella mente a un romanzo dell’inglese Ruth Rendell di cui trasloca l’ambientazione in Francia, Chabrol indaga sul labile e oscuro confine tra gesti di una quotidianità scolorita, senza scosse né grilli per la testa - quella di cui fa comodamente parte il commercialista Philippe dividendosi tra giornate di lavoro e coabitazione con mamma e due sorelle - e folle uscita dagli schemi: quella incarnata dalla ragazza Senta, conosciuta come damigella d’onore al matrimonio di una delle due sorelle.
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