Roberto Silvestri
Il Manifesto
Il set è inglese, il pretesto Bobby Sand, il poeta dell'Ira ucciso in galera dalla democrazia parlamentare più prestigiosa, sgozzato come i 100 di Attica perché lo stato di diritto è vendicativo come Hammurabi e pericoloso anche con gli amici più cari, come sappiamo. Sand non voleva indossare la divisa dei comuni: «sono un prigioniero politico non un bandito». Quasi un capriccio snob diventa quella che fu lotta di classe. Ivan Franek, slavo sex symbol alla moda, e pur senza cantare troppo, neanche nei flash back, interpreta il ruolo di chi condusse quella celebre, durissima lotta, nonostante torture e umiliazioni pressanti (che daranno idee e dettagli fertili ai sani ragazzi di Abi Ghraib), ispirandosi più allo spirituale Burt Lancaster di L'uomo di Alcatraz che al «politico» Clint Eastwood di Fuga da Alcrataz. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (1803 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 10 giugno 2005